Gianni Rossi Barilli: Nulla ostia di Truijllo per le coppie di fatto
Ciò che va rimesso in discussione una volta per tutte è la ‟cosiddetta libera scelta politica, che avrebbe il primato sui principi evangelici ed anche sulla retta ragione”. I politici cattolici devono sapere che ‟non si può separare una cosiddetta opzione personale dal compito socio-politico” e devono marciare come tanti bravi soldatini alla musica del Vaticano. Altrimenti niente comunione, appunto, con tutti i benefits che comporta nell'aldiqua e nell'aldilà.
I politici e i legislatori ‟devono sapere che proponendo o difendendo leggi inique, come quelle che non tutelano la famiglia”, (divorzio, aborto, eterologa, unioni gay) si prendono ‟una grave responsabilità e devono porre rimedio al male fatto e diffuso per poter accedere alla comunione con il Signore”. Una volta bastava pentirsi e confessarsi, ma adesso sono tempi duri. D'altra parte, si chiede il cardinale, ‟si può permettere l'accesso alla comunione eucaristica a coloro che negano i principi e i valori umani e cristiani?”. Chissà quanto saranno fischiate le orecchie a tanti buoni cattolici del centrosinistra in odore di Pacs. ‟Quei sedicenti cattolici alla Prodi o alla Fassino”, come dice il presidente della consulta etico-religiosa di An, Riccardo Pedrizzi, ‟che credono di poter operare un divorzio tra la fede e la vita, e quindi anche la politica, con uno sdoppiamento schizofrenico della loro personalità”. Il dottor Prodi è mister Hyde? Di sicuro, chi ha in mente di cambiare le regole andando incontro a esigenze diverse da quelle della chiesa è il bersaglio privilegiato dei sempre più frequenti e grotteschi attacchi delle gerarchie. Perciò dovrà fare una scelta, possibilmente prima delle elezioni: o con il Vaticano o con il buonsenso.
Il cardinale Trujllo, comunque, si è guadagnato un invito a scendere di persona nelle bolge infernali in cui regnano coppie di fatto di tutti i sessi. Glielo manda il deputato Ds Franco Grillini, proponendogli di intervenire al congresso della Lega italiana famiglie di fatto in programma a Roma il 25 e 26 novembre prossimi. Il cardinale potrà così, spiega Grillini, ‟rendersi conto di persona che le nuove famiglie, che saranno presenti in massa, non sono `un attentato alla natura stessa della famiglia' o peggio ancora `denaro falso messo in circolazione'‟. Un invito anche più interessante lo rivolge a Trujillo l'associazione di credenti gay ‟Nuova proposta”, che già dal nome è di buon auspicio: invece di concentrarsi tanto sul sesso, la chiesa farebbe meglio a prendere la parola ‟contro quei politici che propongono e votano leggi sul traffico d'armi, sulle guerre preventive o no e per un'economia che distrugge il creato, opera di Dio”. Amen.