Arriva in teatro l’amore di Babi e Step

06 Aprile 2007
Sarà un musical tutto italiano, non ambientato a Roma, come il film e il libro, ma in una città qualunque, ‟perché Tre metri sopra il cielo è un messaggio d’amore per tutta la nazione”: così il regista Mauro Simone ha presentato ieri la versione teatrale del romanzo cult di Federico Moccia, che debutterà il 19 aprile al teatro della Luna di Assago (fino al 9 maggio, poi dall’autunno in tournée italiana), con anteprima in stile Hollywood il 13 aprile.
Come scenografia le gigantografie delle pagine del libro più amato dagli adolescenti; come colonna sonora rock e pop anni 80; come protagonisti, nei ruoli di Step e Babi, Massimiliano Varrese (lanciato da Grandi domani, poi nel cast di Carabinieri) e Martina Ciabatti. I due attori ieri hanno fatto da testimonial al lancio dei ‟palloncini dell’amore” - non le chiavi dei lucchetti del romano Ponte Milvio del film - da parte di un gruppo di giovanissime coppie milanesi dalla terrazza di Porta Venezia, nel capoluogo lombardo.
Spaventato dal confronto con Riccardo Scamarcio? ‟Era la mia paura, se il pubblico pensa a Step pensa lui, ma - ha spiegato Varrese - io canto e recito dal vivo. Proporrò un mio Step, non un teppistello ma un ragazzo dolce che ha sofferto, un timido che si nasconde dietro una corazza. Se tiro fuori quello Step ho vinto!”. Comunque ‟ammiro Scamarcio e sono contentissimo del suo successo, uno stimolo per tutti i giovani attori, per chi vuole arrivare dove ha sempre sognato, come sto facendo io - ha concluso”.
Intanto Federico Moccia - l’autore del best seller Tre metri sopra il cielo, del seguito Ho voglia di te (di cui è recentemente uscita la versione cinematografica nelle sale) e del nuovo romanzo Scusa ma ti chiamo amore - ha annunciato che ‟Step potrà andare avanti, per la serenità delle ragazzine che lo vogliono sistemato con una donna”. A Milano per la presentazione del musical, ha risposto a chi gli chiedeva se le avventure dei suoi protagonisti, Step e Babi, avranno un ulteriore seguito dopo Ho voglia di te. Lo scrittore romano non ha voluto paragonare la riduzione cinematografica e quella teatrale del romanzo, sottolineando che ‟ognuno traduce attraverso il proprio vissuto”. Dall’incontro con il musical è nato intanto il libro 3MSC Emozioni e sogno, con l’introduzione dello stesso Moccia, il copione dello spettacolo e vari contributi.
‟Sarà un’emozione vedere sbocciare sul palco ciò che ho scritto - ha aggiunto, annunciando che sarà alla prima milanese del 19 aprile -. Per me è stato mi grande regalo, non me lo sarei mai aspettato, come tutto ciò che è capitato”. A proposito della sua imitazione fatta da Fiorello, che ne sottolinea il successo commerciale, ‟mi diverte molto ed è - ha detto, autoparodiandosi - un onore, anche se non abito ai Parioli, ma al Trionfale, zona più sana e serena”. ‟Alla prima del film - aggiunge - c’era un’invidia che non capisco. L’accanimento critico è contro l’espressione artistica che ha successo commerciale: gli italiani - sottolinea - hanno sempre fatto cose egregie nell’arte. Il fatto che oggi si recuperi questa capacità in modo intelligente è stato appannato da discussioni inutili.

Federico Moccia

È autore per la televisione e sceneggiatore per il cinema. Tre metri sopra il cielo (2004), il suo primo romanzo, pubblicato da Feltrinelli, ha superato la soglia di un milione …