Tre metri sopra il cielo. Diventa “musical” l'opera cult di Moccia

05 Aprile 2007
È come un figlio, che continua a crescere, si fa le spalle sempre più larghe e, dopo averlo tenuto per mano con la forza dell'immaginazione, ti rendi conto che ora cammina da solo. ‟A questo punto, non so dire nemmeno io quali possono essere i confini di questa creatura”. Una parte di vero c'è, ma con queste parole sulla sua fortuna editoriale, Federico Moccia non dice veramente tutto. E cioè che in ognuna delle sue trasformazioni - dalle pagine allo schermo, fino al palcoscenico - il ‟figlio” è stato accudito (nella sceneggiatura) e controllato affinche non crescesse ‟scapestrato”. Perche di Step ne basta e avanza uno, quello che sfreccia in moto nel romanzo culto delle ultime generazioni, e va dritto nei cuori di tutte le teenager d'Italia. A Milano per presentare 3Metri sopra il cielo – lo spettacolo - al Teatro della Luna per la regia di Mauro Simone e Loredana Sartori - Federico Moccia non ha preparato la faccia dell'autore da best seller, ne quella da ‟superuomo letterario”. Anzi, sfodera un sorriso naturale e dice che ‟la versione teatrale, in chiave di musical, di 3Msc mi rende felicissimo. Il palcoscenico, rispetto al cinema, dà modo di avvicinarsi con più efficacia alla realtà immaginata nel romanzo. I particolari, le immagini scelte, al cinema vengono giocoforza filtrate dalle scelte del regista. Il teatro è molto più corale, e la forma in musical è quella corale per eccellenza”. Un cast di 20 performer completi (‟ognuno di loro canta, balla e recita allo stesso livello”, assicura il regista) si muove in una scenografia metropolitana che non vuole evocare necessariamente la cornice del romanzo, e cioè Roma: ‟Attraversando l'Italia dalla Calabria al Nord - prosegue Simone - ho avuto modo di ritrovare ovunque sui muri il messaggio simbolo della storia: ‘lo e te 3 metri sopra il cielo’. È la dimostrazione di come questa storia sia divenuta un fenomeno universale”. Maneggiare un culto, però, può provocare scottature impreviste: ‟Ecco perché Moccia ha seguito da vicino il lavoro di adattamento - spiega il regista - Si trattava di trasferire in uno spettacolo di due ore le fasi salienti della storia. La priorità era quella di far emergere i valori fondamentali di amicizia, famiglia, amore, e purtroppo anche morte”. Un racconto che vede all'incontro romantico e complicato tra Step (qui interpretato da Massimiliano Varrese, già rodato nel musical ma anche volto noto della tv), teppistello da strada motorizzato, e Babi (Martina Ciabatti), dolce ragazza di buona famiglia iscritta al miglior liceo della città. Boccascena e quinte riproducono in taglia gigante i famosi fogli fotocopiati dell'opera originale (datata 1992) che racconta la leggenda legata a 3Msc i teenager di Roma si passavano in modo famelico. Prima che l'editore Feltrinelli riacciuffasse Moccia (che quel libro, in poche copie, si era stampato da solo senza successo) e lo rilanciasse alle porte del nuovo millennio. Ora, Feltrinelli pubblica, in sinergia con lo spettacolo al Teatro della Luna, un libro 3MSC emozione e sogno) ricco di fotografie, contenente la cronaca della realizzazione del musical. La cui colonna sonora (musica o testi di Giovanni Maria Lori e Marcello De Toffoli) offre melodie struggenti, rock spigoloso e qualche classico anni '80.

Federico Moccia

È autore per la televisione e sceneggiatore per il cinema. Tre metri sopra il cielo (2004), il suo primo romanzo, pubblicato da Feltrinelli, ha superato la soglia di un milione …