Nel segno del romanticismo il debutto a teatro, il 19 aprile, di Tre metri sopra il cielo
06 Aprile 2007
Ci saranno il ponte con la scritta Io e te, tre metri sopra il cielo, la musica degli anni 80 e quella di oggi, i valori dell’amore e dell’amicizia, nel musical ispirato al romanzo cult di Federico Moccia, che debutterà il 19 aprile al teatro della Luna di Assago. Nei panni di Step, Massimiliano Varrese, impegnato nel confronto a distanza con Riccardo Scamarcio, lanciato nel 2004 proprio dal film di Luca Licini, sempre tratto dal libro dell’autore romano.
‟Quando mi hanno proposto il ruolo - racconta Varrese, lanciato dalla fiction Grandi domani - la mia prima domanda è stata ‟E Scamarcio?”, perché se il pubblico pensa a Step pensa a lui. Era la mia paura, ma questo non è cinema: io canto e recito dal vivo”. Per
tirare fuori il ‟suo” Step, il trentunenne ha letto i due romanzi di Moccia, ha parlato con lo Scrittore e si è convinto che il suo personaggio ‟non è il classico teppistello in moto, ma un ragazzo dolce, che ha sofferto, un timido che si nasconde dietro una corazza, ma che con Babi e la famiglia è romantico. Se tiro fuori quello Step - si augura tra gli applausi del cast - ho vinto”. Accanto a lui, nei panni di Babi, la ventunenne toscana Martina Ciabatti, scelta tra centinaia di aspiranti, nonostante non fosse bionda, per gli occhi azzurri e una voce, pare, incantevole.
Il romanticismo sembra il leit motiv del musical prodotto da Palazzo Irreale e diretto da Mauro Simone, che non lo ha voluto ambientare a Roma, come nell’originale, ‟ma in una qualunque città italiana, perché ‟3msc” è un messaggio d’amore per tutta la nazione: ovunque si vada, cè una scritta che lo ricorda”. ‟Del libro - anticipa - abbiamo ripreso i punti salienti: l’amicizia, la famiglia, l’amore e la morte”.
Tra le caratteristiche del musical, anche il fatto di essere tutto italiano, come sottolineato dallo stesso Moccia: ‟E una bella sfida che, da un testo italiano, nasca - dice lo scrittore - un musical italiano”. Nonostante Moccia abbia lasciato libertà interpretativa al regista, il legame con il libro sarà sottolineato da fotocopie delle sue pagine, che decoreranno quinte e boccascena. Le musiche, scritte su misura degli interpreti, passeranno dagli anni 80 al rock più attuale, così come le coreografie ondeggeranno dallo stile contemporaneo a quello del decennio in cui è ambientato il romanzo, cui si rifanno anche i costumi. Ad accompagnare il debutto, l’uscita del libro 3Msc - Emozione e sogno, con copione e prefazione di Moccia, che annuncia un seguito per Step e Babi.
Anche il musical, dopo Milano dove, dopo le preview stile Broadway dal 13 aprile, sarà ufficialmente in scena dall’9 aprile al 6 maggio, riprenderà il suo cammino da ottobre, con 150 repliche, tra cui un mese al teatro Olimpico di Roma.
Per lanciare le collezioni dedicate a Tre metri sopra il cielo, che avranno per testimonial Varrese e Ciabatti, lo sponsor Tribe By Breil ha proposto ai ragazzi milanesi di lanciare sotto forma di palloncini, dalla terrazza del casello ovest di Porta Venezia, le loro promesse d’amore.
‟Quando mi hanno proposto il ruolo - racconta Varrese, lanciato dalla fiction Grandi domani - la mia prima domanda è stata ‟E Scamarcio?”, perché se il pubblico pensa a Step pensa a lui. Era la mia paura, ma questo non è cinema: io canto e recito dal vivo”. Per
tirare fuori il ‟suo” Step, il trentunenne ha letto i due romanzi di Moccia, ha parlato con lo Scrittore e si è convinto che il suo personaggio ‟non è il classico teppistello in moto, ma un ragazzo dolce, che ha sofferto, un timido che si nasconde dietro una corazza, ma che con Babi e la famiglia è romantico. Se tiro fuori quello Step - si augura tra gli applausi del cast - ho vinto”. Accanto a lui, nei panni di Babi, la ventunenne toscana Martina Ciabatti, scelta tra centinaia di aspiranti, nonostante non fosse bionda, per gli occhi azzurri e una voce, pare, incantevole.
Il romanticismo sembra il leit motiv del musical prodotto da Palazzo Irreale e diretto da Mauro Simone, che non lo ha voluto ambientare a Roma, come nell’originale, ‟ma in una qualunque città italiana, perché ‟3msc” è un messaggio d’amore per tutta la nazione: ovunque si vada, cè una scritta che lo ricorda”. ‟Del libro - anticipa - abbiamo ripreso i punti salienti: l’amicizia, la famiglia, l’amore e la morte”.
Tra le caratteristiche del musical, anche il fatto di essere tutto italiano, come sottolineato dallo stesso Moccia: ‟E una bella sfida che, da un testo italiano, nasca - dice lo scrittore - un musical italiano”. Nonostante Moccia abbia lasciato libertà interpretativa al regista, il legame con il libro sarà sottolineato da fotocopie delle sue pagine, che decoreranno quinte e boccascena. Le musiche, scritte su misura degli interpreti, passeranno dagli anni 80 al rock più attuale, così come le coreografie ondeggeranno dallo stile contemporaneo a quello del decennio in cui è ambientato il romanzo, cui si rifanno anche i costumi. Ad accompagnare il debutto, l’uscita del libro 3Msc - Emozione e sogno, con copione e prefazione di Moccia, che annuncia un seguito per Step e Babi.
Anche il musical, dopo Milano dove, dopo le preview stile Broadway dal 13 aprile, sarà ufficialmente in scena dall’9 aprile al 6 maggio, riprenderà il suo cammino da ottobre, con 150 repliche, tra cui un mese al teatro Olimpico di Roma.
Per lanciare le collezioni dedicate a Tre metri sopra il cielo, che avranno per testimonial Varrese e Ciabatti, lo sponsor Tribe By Breil ha proposto ai ragazzi milanesi di lanciare sotto forma di palloncini, dalla terrazza del casello ovest di Porta Venezia, le loro promesse d’amore.
Federico Moccia
È autore per la televisione e sceneggiatore per il cinema. Tre metri sopra il cielo (2004), il suo primo romanzo, pubblicato da Feltrinelli, ha superato la soglia di un milione …