Vivian Lamarque : Lavoro, figli e famiglia. La sfida delle donne contro i ritmi della città

05 Giugno 2007
Care milanesi, ogni volta che per strada, correndo affannata, incrocio una di voi che sta correndo affannata, mi viene in mente una copertina di Mafalda, del grande Quino, con una madre che appena rientrata dal lavoro è già alle prese con una lavatrice da svuotare o da riempire, e Mafalda le chiede: ‟Mamma, cosa ti piacerebbe fare se tu potessi vivere?” In quel momento, con i panni bagnati in mano, la cena da preparare, i piccoli che strillano, forse direbbero cosa desidererebbero non-fare. Per esempio venerdì sera non dover ricominciare il ‟weekend lavorativo”: borse su borse da viaggio da riempire, figli grandi che non vorrebbero venire, figli piccoli che strillano come sopra, code autostradali, casa da aprire, borse da svuotare, frigo da riempire, comprami questo comprami quello e si riparte, si ricomincia, casa da richiudere, frigo da risvuotare, borse da riempire, code da rifare, è tutto un ‟ri”. Ma un ‟ri” affannoso, non quel bel ri-cominciare come fa la natura ogni giorno. ‟Cosa ti piacerebbe fare se tu potessi vivere?”, incalza Mafalda. Forse le stesse cose, ma al ralenti come in certi film. Alzarsi all’alba come un’allodola? Comprare una lavatrice - asciugatrice e se stropiccia i panni amen anche le allodole a volte sono un po’ spettinate? Lavorare di meno e comprare di meno? Alt ai seccatori-ruba-tempo? Scegliete voi. Io preferisco fermarmi, devo mettere nella terra di un vaso i semi di limone, quasi provo anche con le mele. Certo ci hanno messo un po’, un millimetro oggi, un millimetro domani, che fretta hai? mi hanno chiesto.

Vivian Lamarque

Vivian Lamarque è poetessa e autrice di numerosi libri per bambini.