Michele Serra: L'amaca di venerdì 19 ottobre 2007

26 Ottobre 2007
Se, camminando per strada, vi capitasse di imbattervi in un gruppo paramilitare che espone lo striscione "napoletani colerosi" e intona cori razzisti, chiamereste subito la polizia. Solo nel mondo del calcio questa normale, perfino ovvia reazione è tutt’altro che scontata. La decisione del giudice sportivo di chiudere (finalmente!) il settore dello stadio Meazza appaltato da anni agli ultras razzisti dell’Inter, è stata infatti accolta con prevalente stupore dal mondo del calcio nel suo complesso, e purtroppo anche dal presidente Moratti, che l’ha giudicata "molto severa" senza aggiungere neanche mezza parola sullo schifoso spettacolo offerto da un pezzo rilevante della "sua" curva. L’aspetto più sconcertante è che lo stesso Moratti è già stato pesantemente danneggiato, economicamente e moralmente, proprio da quel pezzo di curva, che ha fatto squalificare il Mezza per quattro turni europei. Viene dunque spontaneo chiedersi: quale terribile potere di ricatto devono avere, gli ultras razzisti dell’Inter e gli ultras in genere, per mettere in soggezione una persona come Moratti? E se ci sono industriali coraggiosi che si ribellano alla mafia per non pagare più il pizzo, quanto dobbiamo aspettare per vedere anche nel calcio qualcuno che si ribella alle cosche di curva?

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…