Michele Serra: L'amaca di mercoledì 27 febbraio 2008

28 Febbraio 2008
La madre dei due poveri ragazzi di Gravina in Puglia era, ieri mattina, saldamente nelle mani di un’inviata della Rai quando i carabinieri si sono presentati a casa sua per informarla ufficialmente del ritrovamento dei corpi dei suoi figli. Mentre stavo sfaccendando, come molte altre massaie, avevo la televisione accesa e ho dunque potuto seguire la breve trattativa con la quale la giornalista, seguendo le ferme indicazioni di chi conduceva in studio, ha consentito di interrompere la sua intervista alla signora, accettando che i militi potessero conferire (brevemente) con lei. Una decisione grave, che per un attimo ha riconsegnato la signora alla realtà della tragedia, distogliendola dai suoi impegni con la televisione, e con noi massaie a casa.
Resta il dubbio etico: possono i carabinieri (o i magistrati, i pompieri, l’esercito, il soccorso alpino, lo Stato in ogni sua articolazione) interrompere un palinsesto, e specialmente una straziante intervista a una povera donna che piange i suoi ragazzi? Può la televisione, contravvenendo ai suoi alti compiti istituzionali, permettere che la realtà possa momentaneamente riprendersi la linea?

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…