Michele Serra: L'amaca di venerdì 11 aprile 2008

14 Aprile 2008
Il Dalai Lama, con una formula politicamente ingegnosa ‟il popolo cinese merita le Olimpiadi”), invita a non boicottare i Giochi perché, da leader globale e da intellettuale cosmopolita, sa quanto utile sia - per la causa tibetana e per i diritti umani in generale - tenere accesa quella potentissima, sterminata fiaccola che è la copertura mediatica. Un milione di telecamere accese su Pechino significa un miliardo di occasioni per discutere, in tutto il pianeta, di quello che non va in Cina, delle libertà negate, dell’occupazione militare e politica del Tibet.
È già chiaro a tutti, del resto, quanto l’evento olimpico abbia già alzato il livello d’attenzione sul Tibet, mesi prima dell’inizio dei Giochi. L’isolamento della Cina non solo non favorisce la lotta dei tibetani, ma la oscura, facilita il suo occultamento. L’accoglimento della Cina nella comunità mondiale, se da un lato sembra assolverla del suo molto basso livello di libertà, dall’altro la scaraventa nel bel mezzo del palcoscenico planetario, la costringe a confrontarsi (per la prima volta) con l’opinione pubblica mondiale. Il Dalai Lama è molto saggio.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…