Michele Serra: L'amaca di sabato 24 maggio 2008

03 Giugno 2008
Beh, almeno non si può dire che la situazione politica sia confusa. C’è un governo di destra in perfetta sintonia con Confindustria: in tandem invitano i sindacati a "non essere antagonisti", che è come dire al cane che non deve abbaiare e al cavallo che non deve correre. C’è una stretta di legalità che investe gli immigrati e gli stranieri poveri, ma non inquadra affatto con la stessa severità le illegalità d’alto bordo come l’occupazione abusiva di frequenze televisive, né i grandi crimini finanziari, e tanto meno alza il tiro contro lo spaventoso potere delle mafie. C’è il ritorno al nucleare perché le energie alternative puzzano pur sempre di utopia, di ambientalismo velleitario, e pazienza se negli Usa l’eolica ormai sfiora il trenta per cento della produzione energetica complessiva (saranno stati i capelloni, a volerla?). Ci sarà il Ponte sullo Stretto perché la logica delle grandi opere eccita gli spiriti e gonfia le tasche dei grandi investitori, e le infrastrutture piccole possono anche andare in malora: sarà come avere un’aorta della Madonna e il sistema venoso che va a pallino.
La destra sa perfettamente chi è e che cosa vuole. Per questo ha vinto e per questo governerà alla sua maniera. Lamentarsene sarebbe ridicolo. C’è solo da lamentare, a sinistra, di non avere neanche l’ombra della stessa confidenza in se stessi.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…