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Qualcuno spieghi a Luca Barbareschi, neodeputato del Pdl (ala nerboruta) che sarà molto difficile, come egli auspica, mettere finalmente alla Rai "uomini chiave" del centrodestra. Per la semplice ragione che già ci sono: con l’eccezione di Riotta al Tg1, lo stato maggiore della Rai è esattamente lo stesso insediato a suo tempo da Berlusconi, Raiuno a Forza Italia, Raidue alla Lega, Raitre al centrosinistra. Tg1 più o meno neutrale seppur papista, Tg2 (molto) di destra, Tg3 di sinistra. Consiglio d’amministrazione con la stessa maggioranza di centrodestra ereditata, e intoccata, dal governo Prodi. Per conquistare la Rai, il nuovo centrodestra dovrebbe dunque cacciare i suoi. Oppure mettere le mani anche sulla "riserva indiana" di Raitre, coronando il sogno della soluzione finale
Ps Lunga digressione personale. Conosco Barbareschi non bene ma abbastanza da definirlo un artista bravo e libero, e una persona intelligente e gentile. Evidentemente è vero che la politica, che pure fu la grande passione della mia gioventù, costringe ciascuno a dare il peggio di sé. Con Barbareschi parlai a lungo, in una bella serata bolognese, di Mozart, di Salieri e di Polansky. Adesso, a leggere i giornali, sembra Paolo Guzzanti.