Michele Serra: L'amaca di domenica 6 luglio 2008
07 Luglio 2008
In mezzo a tanti dibattiti di imprecisata urgenza e utilità, ce n’è almeno uno che, da anni, attendiamo con impazienza. È quello interno al mondo cattolico, che ha visto largamente prevalere, fino al conformismo, le opinioni gerarchiche e dogmatiche, e lentamente sparire dalla scena le tracce, non si sa quanto rilevanti, del cattolicesimo conciliare, sociale, diciamo per comodità "di sinistra". Ora l’occasione sembrerebbe arrivata: le misure drastiche contro immigrati e nomadi scuotono le coscienze non solo del cattolicesimo sociale, dei preti di strada, delle comunità di accoglienza, ma anche quelle del meno turbolento ‟Avvenire” e di parte delle gerarchie.
Poiché questo moto di coscienza muove da presupposti inconciliabili con quelli che ispirano la politica del governo, ci si domanda quanto a lungo, all’interno di una maggioranza che manifesta grande concordia con il Vaticano, il dibattito possa rimanere ignorato o sopito. I maliziosi notano, con qualche ragione, che dalla compagine di governo sono state già espunte, con destrezza, componenti come quella ciellina, considerata in disgrazia presso il premier e il suo stretto entourage. Ma di cattolici di governo (elettori compresi, e a bizzeffe) ce ne sono tanti: bisognerebbe incalzarli per sapere da che parte stanno, e se i fondamenti della carità e dell’universalità ai quali la loro fede si ispira trovino, oppure no, una qualche consonanza con la politica del governo.
Poiché questo moto di coscienza muove da presupposti inconciliabili con quelli che ispirano la politica del governo, ci si domanda quanto a lungo, all’interno di una maggioranza che manifesta grande concordia con il Vaticano, il dibattito possa rimanere ignorato o sopito. I maliziosi notano, con qualche ragione, che dalla compagine di governo sono state già espunte, con destrezza, componenti come quella ciellina, considerata in disgrazia presso il premier e il suo stretto entourage. Ma di cattolici di governo (elettori compresi, e a bizzeffe) ce ne sono tanti: bisognerebbe incalzarli per sapere da che parte stanno, e se i fondamenti della carità e dell’universalità ai quali la loro fede si ispira trovino, oppure no, una qualche consonanza con la politica del governo.
Tutti i santi giorni di Michele Serra
Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…