Michele Serra: L'amaca di giovedì 18 settembre 2008

23 Settembre 2008
Sarebbe bello poter sposare la tesi di Pierluigi Battista e del Corriere, che coltivano (da un bel po’) il sogno "terzista" di un’Italia non più prigioniera di gabbie ideologiche e ricatti identitari. Il problema è che non si può farlo riavvolgendo a ritroso il tappeto della storia repubblicana, con dentro tali e tanti mozziconi ancora accesi che prenderebbe inevitabilmente fuoco. Se per esempio il sindaco Alemanno propone di introdurre l’anticomunismo nella Costituzione, si deve sapere che è l’intera Costituzione che va in fumo, per l’ovvia ragione che i comunisti, quella carta, l’hanno scritta insieme alle altre forze antifasciste. Se è andata così ? esattamente così ? non è colpa di nessuno, se non del fascismo e della sua guerra, del disastro da "anno zero" che ne seguì, della morte della Patria nera e della nascita di quella democratica e multicolore. Con fiumi di sangue versato, rovine, deportazioni, odio fratricida.
È la Costituzione, è la storia repubblicana a non essere "terzista". E in questo senso il terzismo è pura ideologia, astratta velleità, perché se si tratta di abbassare i toni e cercare di capire le ragioni altrui, sono solo i fanatici a rimanere esclusi. Ma finché si cerca di riscrivere la storia piegando la Costituzione come un aeroplanino di carta per farla andare dove tira il vento, non saremo mai al primo atto di una nuova unità, ma all’ultimo di una decrepita faziosità.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…