Fabrizio Tonello: Presidenziali USA. “Abuso di potere”, sempre più in salita la corsa di Sarah Palin

04 Novembre 2008
Ieri Barack Obama ha ringraziato McCain per aver tentato di moderare il rancore della base del partito repubblicano ai suoi comizi, esploso tre giorni fa in Wisconsin con urla di «Obama è un terrorista!», «Un maledetto bugiardo!», «Stiamo per consegnare l'America a un socialista!».
McCain e Palin avevano attizzato i peggiori istinti della folla di simpatizzanti accusando Obama di essere un «prodotto della macchina politica di Chicago», di essere tra i responsabili della crisi finanziaria (assieme ai suoi alleati democratici in Congresso) e di non dire la verità sui suoi rapporti con l'ex fondatore del gruppo Weatherman Underground Bill Ayers.
McCain, dopo aver dato il via libera a una campagna di spot pubblicitari in cui si sosteneva che Obama è un «amico di terroristi» come Ayers, oggi è costretto a oscillare di nuovo tra il consolidamento del rapporto con la base (che vuole sentirsi dire queste cose) e il ritorno a una propaganda più positiva per corteggiare l'elettorato moderato e indipendente (senza il quale è impossibile vincere il 4 novembre).
Un esercizio difficile, come quello di dover prendere le distanze ma non troppo dalla presidenza Bush. Il rancore della platea, naturalmente, viene tutto dalla sensazione di sconfitta che i repubblicani avvertono, con molti opinionisti conservatori che ormai non danno nessuna chance di vittoria a McCain.
Un comizio della Palin in Ohio ha rivelato uno bizzarro cartello innalzato dai suoi sostenitori: «Palin 2012», come se il risultato di quest'anno fosse già scontato e come se il candidato repubblicano «naturale» fra quattro anni fosse proprio lei.
Per la governatrice dell'Alaska, però, le difficoltà continuano: ieri è arrivata la notizia che una commissione d'inchiesta parlamentare del suo stato ha deciso che ha commesso un abuso di potere nel licenziare il capo del dipartimento della Sicurezza pubblica Walt Monegan. La commissione ha riconosciuto che la legge dà al governatore il potere di licenziare senza giustificazioni qualunque collaboratore, ma ha sottolineato che allontanarlo per una disputa interna alla famiglia (rifiutava di licenziare un agente di polizia, Mike Wooten, implicato in un pessimo divorzio dalla sorella della Palin) costituisce una violazione delle regole etiche.
Questo perché pressioni di questo genere «creano conflitti d'interesse tra i subordinati messi nella condizione di entrare in contrasto con i superiori o fare ciò che dovrebbero» secondo il regolamento.
Naturalmente, la campagna di McCain ha difeso il comportamento della Palin nella vicenda :si tratta però dell'ennesima tegola sull'immagine della candidata alla vicepresidenza, che entusiasma le folle di repubblicani ma è considerata «incompetente» dalla maggioranza degli elettori. Se il rapporto fosse stato pubblicato un mese fa, sarebbe stato una bomba politica.
Oggi, dopo l'intervista della Palin alla CBS (diventata un cult su You Tube), dopo il suo dibattito con Joe Biden, il vice di Obama, e dopo il crollo di Wall Street, su cui i repubblicani continuano a non avere soluzioni, o a fare proposte contraddittorie, le vicende dell'Alaska appaiono molto, molto lontane.

Fabrizio Tonello

Fabrizio Tonello (1951) insegna Scienza dell'Opinione Pubblica presso l'università di Padova. Ha insegnato anche nel Dipartimento di Scienze della Comunicazione presso l'università di Bologna e nella Scuola Internazionale Superiore di …