Simonetta Agnello Hornby vince il Premio Pen Italia 2011
Simonetta Agnello Hornby con La Monaca, ha vinto il Premio Pen Italia 2011. La scrittrice ha ottenuto 343 voti. In finale di questa XXI edizione erano arrivati anche Giorgio Barberi Squarotti (poesia), Roberto de Mattei (saggistica), Sandro Veronesi (narrativa) e Valentino Zeichen (poesia) infatti i candidati del Pen sono autori di poesia, saggistica e narrativa, come indica l'acronimo (Poets, Essayists, Novelists).
Il libro
"Agata sudava e le bruciavano gli occhi, come se vi fossero entrati i granelli di sabbia di un vento di scirocco che scendeva dalle lanterne sul soffitto e l’avvolgeva immobilizzandola. In quel momento e per la prima volta Agata percepì, come se fosse corporea, l’altera solitudine della clausura."
Messina, 15 agosto 1839. In casa del maresciallo don Peppino Padellani di Opiri fervono i preparativi per la festa dell’Assunzione della Vergine. Agata tredicenne figlia del maresciallo è innamorata del ricco Giacomo Lepre, ma, benché ricambiata, è costretta a rinunciare al suo amore: la nobiltà della famiglia non basta a compensare il dissesto economico. Alla morte del maresciallo, la madre la porta con sé a Napoli e la forza a entrare in convento.
Nel monastero benedettino di San Giorgio Stilita si intrecciano amori, odi, rancori, gelosie, passioni illecite e vendette. Eppure Agata, dopo lo scoramento iniziale, si appassiona allo studio e alla coltivazione delle erbe medicinali, impara a fare il pane e i dolci, e, confortata dalla rigida scansione della giornata monastica, legge i libri che il giovane capitano James Garson (incontrato sul piroscafo che l’ha condotta a Napoli) le manda con regolarità.
Agata ha accettato la vita del chiostro, ma il desiderio di vivere nel mondo non l’ha abbandonata ed è incuriosita dalle sorti dei movimenti che aspirano all’Unità d’Italia. La contraddizione si fa sempre più netta, anche se i sentimenti verso Giacomo cominciano a sbiadire e cresce l’attrazione nei confronti di James, presenza costante benché sottotraccia nella sua vita. Quanto più si inasprisce il conflitto interiore, tanto più il futuro
si colma di orizzonte e di speranza.
Sorella mediterranea delle eroine di Jane Austen, che infatti legge appassionatamente, l’Agata di Simonetta Agnello Hornby porta in sé una forza spirituale nuova, modernissima. Una forza, una determinazione di giovane donna fedele a se stessa e ai propri sentimenti da leggere a partire dal nostro tempo per arrivare al suo.
L'autrice
Nata e cresciuta a Palermo, Simonetta Agnello Hornby ha sposato un inglese dopo aver conseguiti il dottorato in giurisprudenza nel 1967. Da allora ha vissuto all’estero, dapprima negli Usa e in Zambia, e dal 1970 in Inghilterra, nel quartiere dell City of Westminster, a Londra.
Ha completato gli studi giudiridici inglesi mentre i suoi due figli erano piccini, e poi ha lavorato nella City di Londra. Nel 1979 fondo’ Hornby and Levy, uno studio legale nel quartiere di immigranti di Brixton, che ben presto si specializzo’ nel diritto di famiglia e dei minori. Hornby e Luevy furono il primo studio d’Inghilterra a creare un dipartimento riservata ai casi di violenza all’interno della famiglia.
La maggior parte dei clienti dello studio e’ caraibica o nera, e nel 1997 Hornby & Levy pubblico’in un libro, The Caribbean Children’s Law Project, il risultato della ricerca condotta da quattro membri dello studio legale in Giamaica, Trinidad, Barbados e Guyana, sul diritti dei minori e sulle strutture per i minori. Il libro e’ tuttora l’unico lavoro del genere al mondo.
Simonetta Agnello Hornby ha insegnato diritto dei minori all’universita’ di Leicester ed e’ stata part-time presidente del Special Educational Needs and Disability Tribunal. per otto anni.
Nel 2000 inizio a scrivere romanzi e ha pubblicato La Mennulara (2002), La zia marchesa (2004), Boccamurata,(2007) e Vento Scomposto (2009) con Feltrinelli. Tutti i suoi libri sono stati dei best sellers e sono tradotti in molte lingue. Dal 2008 Simonetta Agnello Hornby, pur continuando a esercitare l’avvocatura, si dedica principalmente alla scrittura.
La monaca di Simonetta Agnello Hornby
“Agata sudava e le bruciavano gli occhi, come se vi fossero entrati i granelli di sabbia di un vento di scirocco che scendeva dalle lanterne sul soffitto e l’avvolgeva immobilizzandola. In quel momento e per la prima volta Agata percepì, come se fosse corporea, l’altera …