La giuria tecnica del Premio “Paolo Volponi”, composta da Enrico Capodaglio, Angelo Ferracuti, Massimo Gezzi, Massimo Raffaeli ed Emanuele Zinato, ha scelto i tre libri vincitori dell’edizione 2014.

Il Premio Volponi Opera Prima, dedicato  a Stefano Tassinari, è stato assegnato ex equo a:
Luisa Brancaccio, “Stanno tutti bene tranne me”, Einaudi
Stefano Valenti La fabbrica del panico, Feltrinelli

La motivazione della giuria:
Se è vero che Paolo Volponi fu uno straordinario scrittore e allo stesso tempo uno degli ultimi grandi intellettuali critici del Novecento, Stefano Valenti, con La fabbrica del panico, ha saputo darci un libro autenticamente volponiano: un romanzo di grande forza e sensibilità, che racconta una vicenda privata e universale come la malattia e la morte di un padre, e insieme un’opera lucidamente civile, perché quella è la storia di un operaio della Breda fucine di Sesto San Giovanni che si ammala e muore “di lavoro”, a causa dell’esposizione all’amianto. La sicura capacità di Valenti di coniugare spessore letterario e slancio civile.

La premiazione del Premio Volponi 2014 si terrà al Tetro delle Api di Porto Sant’Elpidio sabato 29 novembre 2014.

La fabbrica del panico
Stefano Valenti

Stefano Valenti

Stefano Valenti (1964), valtellinese, vive a Milano. Ultimati gli studi artistici, si è dedicato alla traduzione letteraria. Il suo romanzo d’esordio, La fabbrica del panico (Feltrinelli 2013), ha vinto il Premio Campiello Opera Prima 2014, il Premio Volponi Opera Prima 2014 e il Premio Nazionale di Narrativa Bergamo 2015Ha ancora pubblicato con Feltrinelli Rosso nella notte bianca (2016; Premio Volponi 2016). Per i “Classici” ha tradotto Germinale (2013) di Émile Zola, Il giro del mondo in ottanta giorni (2014), Ventimila leghe sotto i mari (2018) e Viaggio al centro della Terra (2019) di Jules Verne.

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