Gialli e thriller nell'era digitale: istruzioni per chi scrive e chi legge
Cosa succede quando la letteratura del mistero incontra il digitale? Ne abbiamo parlato con Sergio "Alan" D. Altieri scrittore, traduttore, editor, sceneggiatore e curatore della nostra collana Zoom Filtri.
(E se siete appassionati del genere date un'occhiata ai titoli che abbiamo selezionato per voi).
In che modo il digitale ha cambiato il modo di scrivere gialli, thriller e noir?
Tra le molte, fondamentali innovazioni del libro digitale, direi che quelle preminenti siano l’abbattimento di due importanti barriere editoriali:
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la lunghezza dei testi;
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il calendario di distribuzione.
Mentre nell’editoria cartacea – a causa dei costi di stampa – un libro dovrebbe essere non inferiore alle 200 pagine, in editoria digitale questa limitazione non sussiste.
Quanto al racconto, l’editoria cartacea ha sempre avuto limitazioni a collocarlo. Il racconto richiede la proposta antologica, o di un singolo autore (più racconti), o di una tematica comune (più autori).
A tutti gli effetti, l’ebook ha allargato l’intero spettro della narrazione. Gli autori sono ora in condizione di scrivere, e successivamente di vedere apparire, testi delle lunghezza che vogliono o che reputano valida per raccontare una specifica storia. Si tratta di una liberalizzazione, per certi di versi di una rivoluzione, davvero epocale. Alla quale va ad affiancarsi un secondo, ugualmente importante:
La possibile flessibilità degli editori di proporre testi secondo un piano di uscite non necessariamente legato ai due classici periodi clou di vendita: pre-estivo e tardo-autunnale.
Queste due innovazioni permettono da un lato agli autori di avere la massima libertà narrativa, dall’altro agli editori di godere di estrema larghezza di pianificazione.
Dai tre consigli a chi oggi si vuole cimentare con la scrittura di un libro di questo genere.
La narrativa, sia essa cartacea o digitale, è e rimane sempre narrativa, vale a dire raccontare una storia.
Le regole di base quindi non cambiano. In estrema sintesi:
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avere ben chiaro il triangolo centrale protagonista/antagonista-conflitto;
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avere ben chiaro lo sviluppo dell’intrigo e non non cadere nei cliché;
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avere molto ben chiaro il finale.
Come il digitale ha cambiato il modo di leggere gialli, thriller e noir?
Ritengo che l’elemento chiave sia la flessibilità.
Il lettore può avere nel proprio tablet o smartphone o reader intere biblioteche, letteralmente. Il lettore può quindi spaziare in un’intera galassia di testi, tematiche, autori, prospettive...
Forse l’ostacolo più grosso continua a essere quello psicologico. La tecnologia digitale non serve solamente a seguire il campionato di calcio, o qualsivoglia imitazione del medesimo. La tecnologia digitale serve anche, e soprattutto, a LEGGERE.
Dai tre consigli a chi oggi vuole scegliere un ebook di questo genere da leggere. Come orientarsi nella sterminata offerta e negli infiniti cataloghi dei negozi online?
Facendo nuovamente riferimento alla tecnologia digitale, siamo ora immersi nel mondo del real time e del global access. Possiamo scoprire pressoché tutto di tutto, e di tutti, con pochi passaggi di tasto o di touch-screen.
Nello specifico della letteratura “di genere” e non solo, mi sentirei di proporre i seguenti criteri:
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decidere quale genere/i esplorare;
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seguire il lavoro degli autori preferiti sul web e sui social network;
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scegliere i testi da leggere e acquisirli sulle varie piattaforme.
Il fulcro, non mi stancheròdi ribadirlo, rimane lo stesso: leggere-leggere-leggere.
Sergio Altieri
Sergio “Alan” D. Altieri (1952-2017), laurea in Ingegneria meccanica al Politecnico di Milano, è autore, traduttore, sceneggiatore e editor. Esordisce nel 1981 con Città Oscura (Dall’Oglio), vasto thriller d’azione, a cui farà …