Enrico Franceschini: Identificati i quattro kamikaze. "Così hanno colpito Londra"
Una giornata di sviluppi decisivi, in cui non sono mancati nuovi falsi allarmi: alle otto di sera, a Londra, un oggetto sospetto ha provocato la temporanea evacuazione della camera dei Comuni, il parlamento sormontato dal Big Ben. La preoccupazione delle autorità, secondo cui i terroristi di giovedì scorso, se non fossero stati presi, avrebbero ‟colpito ancora”, sembra sfumata.
In compenso, ce n´è un´altra: se è difficile trovare un pacco pieno di tritolo sotto i sedili di un bus o nel metrò, è impossibile - riconosce Scotland Yard - fermare un terrorista suicida imbottito di esplosivo, determinato a mescolarsi tra la folla. Forse anche per questo la polizia non afferma ancora ufficialmente che i quattro erano kamikaze - ma lo indicano fonti raccolte dalla Bbc. Gli inquirenti non rivelano neppure i nomi dei quattro (ma uno viene identificato dai vicini di casa come Shahzad Tanweer) o dell´arrestato.
Sulla base di centinaia di interrogatori, informazioni riservate e tracce trovate sul luogo delle esplosioni, ha detto in una conferenza stampa Peter Clarke, capo della sezione anti-terrorismo di Scotland Yard, ‟siamo giunti piuttosto presto a sospettare quattro uomini, tre dei quali provenienti da Leeds, nello West Yorkshire”. Un quarto uomo si è unito a loro sul treno che li ha portati a Londra, alla stazione di King´s Cross. Alle 10 del mattino, i familiari di uno degli uomini di Leeds hanno chiamato la polizia per avere notizie del loro congiunto, evidentemente sapendo che era andato a Londra e temendo che fosse rimasto vittima dell´attentato: segno che ignoravano le sue attività eversive e che la cellula era composta di ‟dormienti”, insospettabili che attendono tranquillamente il momento di agire.
L´indagine ha fatto rinvenire documenti ed effetti personali appartenenti ai quattro attentatori, nel metrò e sul bus. Un dettaglio misterioso: è insolito che kamikaze portino con sé documenti in grado di identificarli, permettendo alla polizia di risalire a familiari ed eventuali complici. Gli esperti di medicina legale hanno concluso che ‟quasi certamente” uno dei quattro è morto alla stazione Aldgate del metrò. Per giungere a conclusioni analoghe sugli altri, afferma Clarke, occorrono ulteriori indagini (sebbene fonti della polizia dicano che non ci sono più dubbi).