Michele Serra: L'amaca di giovedì 1 giugno 2006

01 Giugno 2006
Dice il Berlusconi di essere il più votato a Napoli città, e sono belle soddisfazioni. Ha perso, nell’ordine, il governo del paese e le elezioni amministrative, ma l’importante è pensare positivo, come insegnano nei corsi di autostima per i manager. Se uno per esempio viene investito da un tram, può sempre dire di avere vissuto un’esperienza non comune, che lo ha arricchito interiormente. Tal quale il Berlusconi che primeggia a Napoli, qualcosa come tredicimila preferenze. In una città che ha votato a valanga per l’Ulivo, nonostante l’appeal politico non travolgente della signora Jervolino, essere il primo degli sconfitti equivale al titolo di Principe dei Trombati, ma il Berlusconi nuovo formato (un po’ più piccolo) ha imparato ad accontentarsi. Dovesse perdere anche il referendum sulle riforme costituzionali, direbbe che a Luino, Inverigo e Melegnano ha trionfato il "sì" e si preparerebbe, con il più smagliante dei sorrisi, alla successiva catastrofe. Lo avvantaggia, in questo suo trionfante deperimento, la nuova teoria (confezionata dai suoi propagandisti) secondo la quale quello che conta è affermarsi nelle "zone più dinamiche del paese". Queste zone sono in continua ridefinizione. Mano a mano che il Berlusca perde, tendono a concentrarsi nella sola area di Varese centro. Ma non tutti i quartieri.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…

La cattura

La cattura

di Salvo Palazzolo, Maurizio de Lucia