Michele Serra: L’amaca di venerdì 4 agosto 2006

28 Agosto 2006
Lo sfortunato Mel Gibson rischia la faccia: lo hanno fermato mentre guidava ubriaco, ha gridato ai poliziotti "sporchi ebrei", è stato fotografato a Malibù ancora brillo e in un crocchio di pupe discinte. A parte l’antisemitismo, il resto delle accuse mi pare infinitamente meno grave, come colpa, del filmaccio che lo ha reso una star della regia, quella "Passione" che è forse il più irreligioso e antispirituale degli sguardi mai posati sul povero Cristo. Ma per la moltitudine di bigotti che ha fatto di Gibson un idolo, le sua disavventure di strada sono probabilmente imperdonabili: a interessarsi a Gibson è quel tipo di opinione pubblica americana, leggermente schizofrenica, che non se la prende troppo per i bombardamenti, purché a debita distanza dalle sacre coste patrie, ma l’alito cattivo di un ubriaco, o i comportamenti sessuali irregolari, la mandano letteralmente in bestia. E in fondo Gibson merita più di altri, meglio di altri, il pollice verso dei cristiani rinati e degli altri suoi fans: selezionando accuratamente un pubblico bigotto e conservatore, si è preparato da solo il suo capestro. Fosse accaduto a Steve McQueen, di guidare ubriaco, i suoi fan avrebbero chiesto di dargli un Oscar ad honorem.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…