Enrico Franceschini: Tutti i treni del mondo in un clic

04 Settembre 2006
È un elogio della lentezza, e anche una risposta alle ansie post-11 settembre: un sito che fornisce itinerari e consigli per raggiungere qualsiasi località del pianeta usando le strade ferrate anziché le vie dei cieli. Non solo le località più comuni e vicine, da Londra a Parigi o da Milano a Berlino, ma anche le più complicate: da Bruxelles a Tokyo usando lunghi tratti della Transiberiana, oppure da Bangkok a Singapore sulla Butterworth Line, o da Oruru a Tupiza, attraverso la Bolivia, su una linea chiamata WaraWara. Il mezzo di locomozione in questione è il treno, e il sito che lo celebra è opera di un classico inglese stravagante: il signor Mark Smith, funzionario del ministero dei Trasporti britannico, pendolare che prende il treno ogni mattina per recarsi al lavoro e che durante il tragitto ha avuto l'idea.
Con un duplice scopo: offrire informazioni sui viaggi in treno a coloro che li prediligono per scelta e a chi li apprezza invece per paura degli aerei, timore diventato di maggiore attualità a causa del terrorismo.
"All'inizio attiravo chi non ha fretta e quindi può viaggiare godendosi il panorama", racconta il signor Smith. "Poi, dopo l'11 settembre 2001, ho visto crescere l'attenzione di chi teme un attentato in volo". Denominato The man in the seat 61 (L'uomo al posto 61 - il posto preferito di Smith sull'Eurostar, il treno che passa sotto la Manica da Londra a Parigi), il sito www. seat61. com ha avuto un record 260mila visitatori in luglio, aumentati di un altro 50 per cento dopo il 10 agosto, quando i giornali hanno riportato la notizia di un piano terroristico per far saltare in aria dieci aerei in volo tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti con un nuovo tipo di esplosivo liquido. Il disagio provocato da controlli più lunghi alla partenza e da norme restrittive sul bagaglio a mano ha ulteriormente contribuito alla sua popolarità.
Uno dei tipici visitatori del sito è Barbara Haddrill, inglese 28enne: per partecipare al matrimonio di un'amica in Australia ha chiesto un congedo dal lavoro di sei settimane e ha raggiunto Brisbane via terra e via mare, passando da Mosca e Singapore.
Secondo una sua stima, in tal modo il suo viaggio ha prodotto metà dell'inquinamento prodotto da un viaggio in aereo. Non tutti, certo, possono mettersi in congedo 6 mesi dal lavoro per una vacanza, ma è il concetto quello che conta: "Arrivare da qualche parte in treno è come arrivare in vetta a una montagna dopo averla scalata", osserva mister Smith, l'ideatore del progetto. "Arrivarci in aereo è come essere depositati sulla vetta da un elicottero".
Il sito raccoglie suggerimenti anche dai viaggiatori ed è in grado di dare informazioni su percorsi più insoliti: come le ferrovie in Egitto, che non compaiono su Internet, o mostrando foto delle cuccette dei vagoni letto in Francia, che altrimenti non si vedono da nessuna parte.
E il suo prossimo viaggio in treno, dove sarà? "In Tibet, sulla linea più alta del mondo, a quota 5mila metri", risponde Smith. Prima, però, deve riposarsi dall'ultimo viaggio: da Londra alla Grecia e da lì in Siria e Giordania, e ritorno. Sempre in treno, of course.

Enrico Franceschini

Enrico Franceschini (Bologna, 1956), giornalista e scrittore, è da più di trent'anni corrispondente dall’estero per “la Repubblica”, per cui ha ricoperto le sedi di New York, Washington, Mosca, Gerusalemme e …