Michele Serra: L'amaca di venerdì 21 dicembre 2007

27 Dicembre 2007
La copertina di Time sull’uomo dell’anno non possiede - in sé e per sé - alcuna speciale oggettività, né pregnanza statistica: ma è autorevole e prestigiosa per convenzione e per acclamazione, come il calendario Pirelli. La convenzione si stratifica di anno in anno, come il calcare sulle stalagmiti, e così ci vorrebbero dieci calendari Pirelli consecutivi con foto orribili di donne sdrucite, e dieci copertine di Time con uomini o donne dell’anno pazzeschi o ridicoli, prima di far sì che l’intera comunità mediatica mondiale cominci a dubitare del mito dell’Uomo dell’Anno di Time, e la smetta di dedicare intere paginate, e titoloni sbalorditi, alla decisione di una diecina di giornalisti americani seduti attorno alla scrivania del direttore. Tra le più sprovvedute vittime dell’annuale giochino aziendale di Time, il filosofo parigino Glucksmann, che dedica alla nomina di Putin un inorridito commento, di quelli buoni per le Occasioni Storiche. In realtà, lo scopo recondito dei colleghi di Time era esattamente questo: fare imbufalire Glucksmann e poi riderne insieme, in redazione, accanto alla macchinetta del caffè.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…