Michele Serra: L'amaca di sabato 11 ottobre 2008

31 Ottobre 2008
Chi è depresso per il tracollo della finanza mondiale può trovare preziosi istanti di svago seguendo le dichiarazioni di Berlusconi. Non che altre dichiarazioni di primi ministri, superbanchieri e altri capoccia del pianeta siano molto più utili o sensate. Ma quelle di Berlusconi, pure se totalmente insensate anche loro, hanno in più quella impudente spensieratezza che rende il nostro premier unico al mondo. Prima ha detto che nessuno rischia un solo euro, poi che la situazione è seria, poi che bisogna comperare azioni, il giorno dopo che si andrà alla chiusura dei mercati, subito dopo ha aggiunto che non è vero, domani dirà "fai un salto, fanne un altro", in un tourbillon quotidiano di consigli che del consiglio non hanno neanche la parvenza: sono piuttosto frasi riempitive, di quelle che si pronunciano in ascensore per ingannare il tempo. E come le pronuncia lui, sorridendo e ammiccando, non le pronuncia nessuno. Il tutto, per giunta, pronunciato in una varietà di location davvero fantastica, che va dall’uscita di una discoteca a Palazzo Chigi, dal Bagaglino ai corridoi di un summit finanziario, dal finestrino di una macchina al ballo delle debuttanti (prossimamente). In fondo è democrazia anche questa: non avendo la minima idea, noi uomini della strada, su come uscire da questo pantano, è bello sapere che neanche il capo del Paese ne sa una mazza.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…