Milano la sera del 12 dicembre 1969. Quella sera scrissi che la strage di piazza Fontana era una strage di Stato con tranquilla certezza senza tirare a indovinare.
Probabile il terzo mandato al Labour, ma con molte incertezze. E la credibilità personale di Tony Blair è compromessa dalle bugie e i silenzi con cui giustificò la guerra in Iraq.
Io amo uno scrittore a nome John Irving, nazionalità americana, razza bianca, cinquantenne, campione di ‟lacrosse”... Lo amo nel senso che me lo sposerei, che farei carte false per poterlo incontrare una volta e spifferargli la mia ammirata devozione...
In Inghilterra, l’autore Niall Griffiths è oggetto di culto e fonte d’ispirazione per i Radiohead, che hanno divorato l’oscurità e la crudeltà dei suoi romanzi: un ottimo programma per le loro incisioni.
La cassazione ha assolto Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni, accusati di essere gli esecutori materiale della strage di Piazza Fontana che il 12 dicembre del 1969 costò la vita a 17 persone e segnò l’inizio della strategia della tensione.
Continuano i contrasti tra il governo Usa e quello italiano sull'uccisione in Iraq dell’agente del Sismi Nicola Calipari. Gli americani, comunque, non intendono rivedere la loro ricostruzione. Sembra che l'Italia possa solo prenderne atto.
Con i migliori dati macro-economici del continente, il New Labour ha l'appoggio dei grandi gruppi capitalistici. Ma le infrastrutture e i programmi sociali lasciano a desiderare. I britannici confermeranno Blair per mancanza di alternative.
Il rapporto, tolta la sbianchettatura elettronica, ha guadagnato una decina di pagine. Pagine con i nomi, le procedure, le regole d´ingaggio dei soldati americani in Iraq.
Il ‟parere legale” sulla guerra imbarazza il premier britannico. Così la guerra in Iraq torna sotto i riflettori, e le menzogne minano la sua figura di leader.
La morte di Nicola Calipari, ucciso mentre compiva una missione su istruzioni precise del governo italiano, è solo in apparenza un problema nelle relazioni fra Italia e Stati Uniti. La questione in realtà è tutta italiana...
George Galloway, leader del partito Respect, uno dei più drastici oppositori della guerra contro l'Iraq, fa campagna elettorale nell'enorme Londra asiatica, mediorientale e islamica, che ha più abitanti di molte regioni italiane.
La soluzione dell´incubo, l´uscita dall´orrore che può apparire a ogni angolo di strada non c´è e non ci sarà, ergastoli e pene di morte sono inutili se quella cosa che chiamiamo follia o tentazione omicida riappare d´improvviso.
Ero entrato, senza saperlo, senza poterlo prevedere, sulla scena di un dramma che si stava appena compiendo: la guerra del Vietnam, che gli americani non potevano perdere, perché erano troppo potenti...
Rimpiazzare la festa dei lavoratori con quella degli imprenditori, riformare il Natale e ridimensionare l'importanza della Pasqua. Il calendario secondo il bis-ministro delle Riforme.
Il procuratore generale della Cassazione ha respinto il ricorso delle parti civili, cioè dei rappresentanti dei morti ammazzati dalla bomba fascista di Piazza Fontana e ha riconfermato l´assoluzione degli imputati Zorzi, Maggi e Rognoni.
Un centinaio di addetti del governo afghano, sotto il comando di agenti di sicurezza privati statunitensi, sono arrivati a Maiwand per il primo giorno della nuova campagna di ‟eradicazione” del papavero da oppio.
A Milano, Napoli, Roma e Torino la presentazione di Altri libertini e Storie di ordinaria follia nell’edizione Vintage. Con Ballestra, Storti, Lanzetta, Nuzzo, Sannino, Carbone, Piersanti, Canobbio, Culicchia.
Al grido di ‟cuochi si diventa” è esplosa una moda su giornali e televisioni fatta di aria fritta e luoghi comuni. Per una voracità primitiva incapace di distinguere e rispettare odori e sapori.
Il romanzo di Petroni Il mondo è una prigione, uscito nel ´48, è ormai un classico della nostra letteratura. Un piccolo capolavoro, perfetto non solo per la misura e l´alto valore civile e umano, ma anche per la singolarità della scrittura.