Paolo Andruccioli: Finanziaria. “Né ticket, né condoni fiscali

19 Settembre 2005
Tra la tassa sulla prostituzione, i ticket sulle medicine e i tagli al welfare, pensioni comprese, la girandola delle proposte sulla finanziaria 2006 si fa sempre più vorticosa. Nella confusione, il governo continua ad avere un unico obiettivo chiaro: negare tutto. ‟Non ci sono spazi per il condono fiscale”, ha dichiarato ieri per esempio il viceministro dell'economia, Giuseppe Vegas, rispondendo a una domanda sull'eventualità di un nuovo condono o concordato fiscale, cosa su cui invece insiste Alleanza nazionale. ‟Siamo di fronte a una nebulosa, piuttosto che a una manovra di politica economica”, è il commento di Pier Paolo Baretta, segretario confederale della Cisl, mentre per il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, questa brutta finanziaria è solo l'epilogo di un brutto governo, ma ‟se toccano le pensioni sarà sciopero generale”.
Il ministro dell'economia non è messo bene e continua a subire gli attacchi dei colleghi (Brunetta e Tremonti per esempio) e le pressioni dei vari ministri che non vogliono cedere nulla dei loro dicasteri. Ieri Francesco Storace, ministro per la salute, ex governatore di una delle regioni che ha mandato fuori controllo la spesa farmaceutiva nonostante i ticket, ha detto che sulla sanità circolano solo ipotesi fantasiose. E' chiaro però che anche Storace sa che i tagli ci saranno. Nella bozza che è circolata in questi giorni si parla di una riduzione delle spese intorno ai 6 miliardi di euro. Di questi almeno 2,5 miliardi dovranno essere tagliati nel settore sanitario, cosa che ovviamente ha fatto scattare subito un allarme tra i sindacati e le forze politiche del centro sinistra.
Le altre ipotesi che circolano sono comunque ancora più fantasiose. Si parla di introdurre una tassa sulla prostituzione, di lanciare nuovi casinò che potrebbero portare una nuova entrata fiscale e si parla dell'aumento dei canoni demaniali. Tra le ipotesi di Siniscalco ci sono poi anche tagli agli stipendi dei parlamentari e tagli alle spese generale dei ministeri. Oltre a questi sei miliardi di tagli, si parla anche di un taglio di circa 4 miliardi al pubblico impiego e ai trasferimenti agli enti locali. Il governo punta poi a recuperare 5350 milioni di euro dalla lotta all'evasione fiscale, insieme a un recupero di fiscalità su tutti i giochi, oltre che appunto sui canoni demaniali. Nella bozza elaborata dai tecnici di Siniscalco ci sono anche 3200 milioni di euro da recuperare dai dividendi Eni ed Enel.

Paolo Andruccioli

Paolo Andruccioli (Roma, 1955) scrive sulla pagina economica del quotidiano "il manifesto", è stato caporedattore dello stesso giornale e direttore responsabile della rivista di dibattito politico-teorico "Il Passaggio" e della …