Paolo Andruccioli: Una finanziaria col buco

26 Settembre 2005
Non scriveremo una nuova finanziaria. Continueremo il lavoro di Siniscalco. Così ieri il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano che fine farà il testo lasciato dall'ex ministro dell'economia. Se Berlusconi dice la verità, Tremonti dovrà lavorare per costruire una manovra da circa 23 miliardi di ieri, di cui 11,5 da stornare obbligatoriamente per la correzione dei conti secondo i parametri europei. L'altra certezza riguarda il taglio delle tasse: questa volta tocca all'Irap, che comporterà una spesa intorno ai 2 miliardi di euro. Punto centrale della manovra Siniscalco era la lotta all'evasione fiscale, da cui l'ex ministro sperava di ricavare più di 4 miliardi. Vedremo che cosà farà Tremonti, ma è chiaro che la prima questione che dovrà affrontare riguarda da una parte la fattibilità di una operazione di questo genere; nel frattempo con tutti i condoni sono state praticamente smantellate buona parte delle strutture. Dall'altra parte il ministro Tremonti dovrà risolvere il vulnus. E' possibile mettere a bilancio della legge finanziaria un'entrata futura neppure certa? Ieri su questo tema è intervenuto Beniamino Lapadula, responsabile economico della Cgil. Parlando della presa di posizione del sottosegretario Vietti, Lapadula spiega che ‟non sono credibili né i risparmi di spesa della pubblica amministrazione per 6 miliardi di euro, né i 4 miliardi che dovrebbero derivare dalla lotta all'evasione”. ‟Anzi - dice ancora Lapadula - ad essere precisi, questi 4 miliardi non possono essere contabilizzati come manovra perché lo vietano le regole della contabilità dell'Istat e dell'Eurostat”.
Ad aggravare il quadro arrivano poi le considerazioni della Corte dei conti che ha scoperto che in soli sei mesi le spese hanno sfondato il famoso tetto del 2% che era stato introdotto da Siniscalco sulla scia delle esperienze inglesi di Gordon Brown.Secondo i calcoli della Corte dei conti i consumi intermedi sono cresciuti del 10%, gli investimenti fissi lordi del 9,3%. I dati si riferiscono al primo semestre di quest'anno e rendono bene l'andazzo di una politica fallita e di un governo che non riesce a tenere sotto controllo la situazione. I tagli alla spesa della pubblica amministrazione si fanno quindi ancora più probabili. La Corte dei conti non formula un giudizio generale, ma sostiene comunque che il famoso metodo Gordon Brown deve essere molto ritoccato per l'Italia.
La prossima settimana sarà quindi di fuoco perché ormai è cominciato il conto alla rovescia. Il tempo limite per presentare la finanziaria è il 30 settembre. Ieri c'è stato chi ha tessuto gli elogi del nuovo (ex) ministro, capace di fare miracoli anche in sette giorni. Vedremo all'opera di nuovo uno dei protagonisti della finanza creativa. Sul suo tavolo ci sono la nuova dichiarazione dei redditi formato famiglia, il libretto di risparmio per ogni nuovo nato e tante altre piccole novità. Il problema, come dice sempre Vincenzo Visco, è che non ci sono i soldi e che il governo Berlusconi sta preparando un'eredità molto pesante al prossimo governo. Il buco però è già presente e sembra il destino di Tremonti. La prima volta ha accusato la sinistra. Ora il buco è tutto merito della destra.

Paolo Andruccioli

Paolo Andruccioli (Roma, 1955) scrive sulla pagina economica del quotidiano "il manifesto", è stato caporedattore dello stesso giornale e direttore responsabile della rivista di dibattito politico-teorico "Il Passaggio" e della …