Guido Olimpio: Massacro di Bali. Caccia alla “mente”

03 Ottobre 2005
È allerta terrorismo in tutto il quadrante asiatico. In Indonesia la polizia è alla ricerca dei complici dei tre kamikaze responsabili della strage di Bali, costata la vita a 26 persone. Negli altri paesi della regione - Filippine, Singapore, Thailandia, Australia - sono aumentati i controlli per prevenire possibili nuovi attacchi.
Per gli esperti è infatti iniziata ‟la stagione delle bombe”: i gruppi islamisti hanno quasi sempre colpito tra i mesi d’agosto e novembre, riuscendo ad eludere le pur severe misure di sicurezza. L’inchiesta sul massacro di Bali parte dai resti dei tre kamikaze - le teste sono state recuperate intatte - e dal filmato amatoriale girato - afferma la polizia - ‟da un turista”.
Nel video si vede chiaramente uno degli attentatori, con uno zainetto sulle spalle, entrare nel locale e procedere tenendo sempre la mano destra in tasca (forse tiene il detonatore). Segue poi la terrificante esplosione. Come abbiamo anticipato ieri gli investigatori sospettano che l’attacco possa essere stato organizzato dal terrorista malese Azhari bin Husin, meglio noto come ‟il demolitore” per le sue capacità di artificiere, e dal complice Noordin Mohamed Top. Membri della Jemaa Islamya, movimento che vuole la costituzione del Califfato, i due se ne sono staccati creando la propria fazione, il ‟Thoifah Muqatilah” (Gruppo combattente). Rispetto alla leadership storica, Azhari e Top sono più violenti, più vicini al qaedismo e favorevoli ad attacchi indiscriminati contro i turisti.
Il modus operandi è simile a quello di Al Zarkawi in Iraq: kamikaze, azioni multiple e simultanee. Ai loro ordini nuovi seguaci - spesso giovanissimi e senza alcuna esperienza politico-militare - votati però al martirio. Qualcuno ha ribattezzato il gruppo come ‟la baby Al Qaeda”.

Guido Olimpio

Guido Olimpio, 48 anni, è giornalista del ‟Corriere della Sera”. Dal 1999 al 2003 corrispondente in Israele. Da vent'anni segue il terrorismo internazionale e, in particolare, quello legato alle crisi …