Guido Olimpio: Non solo il tg, Al Qaeda punta sulla radio

27 Settembre 2005
Un breve telegiornale via Internet e un notiziario radio, entrambi con lo stesso nome: ‟La Voce del Califfato”. A lanciarli il ‟Global Islamic Media Front”, organizzazione che diffonde la propaganda qaedista nel mondo. Un chiaro tentativo delle formazioni qaediste di avere un canale di informazione privilegiato, che superi eventuali censure, interpretazioni e controlli da parte delle grandi reti mediatiche.
L’annuncio del lancio del ‟canale speciale” era stato diffuso, sempre su Internet, nell’anniversario dell’11 settembre. Con una sottolineatura da parte dell’ufficio stampa qaedista: ricorriamo a questi nuovi strumenti per contrastare l’immagine distorta dei mujaheddin, definiti da agenzie internazionali e tv satellitati ‟terroristi”. Ieri è stato diffuso il primo tg - che avrà una cadenza settimanale - ‟La Voce del Califfato”: sedici minuti di informazione, con video e filmati ripresi da Al Jazeera o da materiale ‟girato” dagli stessi mujaheddin.
A leggere le notizie c’è uno speaker con il passamontagna. Sulla scrivania un mitra e una copia del Corano. C’è la sigla, musica con canti e una buona grafica. Il giornalista-militante presenta subito i titoli: il ritiro israeliano da Gaza, una rivendicazione di Al Zarkawi e gli effetti devastanti negli Usa dell’uragano Katrina, ovviamente presentato come ‟una punizione divina dell’America”. Dopo una breve interruzione pubblicitaria compaiono dei sottotitoli in inglese: quest’ultimo particolare conferma una tendenza emersa dopo le bombe di Londra nella propaganda qaedista. I messaggi devono raggiungere anche quei seguaci musulmani che sono nati e cresciuti in Occidente ma non sanno bene l'arabo.

Guido Olimpio

Guido Olimpio, 48 anni, è giornalista del ‟Corriere della Sera”. Dal 1999 al 2003 corrispondente in Israele. Da vent'anni segue il terrorismo internazionale e, in particolare, quello legato alle crisi …