Guido Olimpio: Quando un quattordicenne si costruisce una bomba navigando su Internet

12 Ottobre 2005
Quanto tempo occorre per scovare su un sito Internet una formula per costruire una bomba rudimentale? Dieci, quindici secondi. La ricerca telematica fornisce risultati incredibili: sei letteralmente sommerso di ricette per bombaroli, schemi, suggerimenti, diagrammi, fotografie. Si parte dalle informazioni semplici, quasi elementari, e si arriva a dei veri manuali terroristici in inglese o francese. Alcuni sono così accurati che persino gli estremisti qaedisti li hanno tradotti in arabo. La storia del quattordicenne - finita per fortuna in nulla - è un piccolo quanto inquietante allarme: oggi si cerca di imitare o emulare un terrorista pur senza esserlo. Il ragazzino milanese non è un criminale e neppure un baby Osama. Bensì un figlio di un' epoca dove spesso realtà, fantasia, violenza si mescolano in modo indistinto. Un fenomeno che riguarda i quattro angoli della terra ed è cresciuto, pericolosamente, dopo l' 11 settembre. Un adolescente americano ha imitato i kamikaze di Mohammed Atta schiantandosi a bordo di un piccolo aereo contro un palazzo in Florida. Uno studente finlandese si è fatto saltare per aria in un centro commerciale. Un altro, americano, si è suicidato pochi giorni fa alla maniera dei kamikaze. Molto dipende, direbbero i sociologi, dagli stimoli esterni. Una volta cercavi di realizzare l' inchiostro «simpatico» seguendo le pagine del piccolo chimico o inventavi rozzi petardi con le pastiglie di potassio. Oggi serve qualcosa di trasgressivo. Ed tutto più facile e raggiungibile perché esiste la disponibilità non solo di modelli - il terrorista imprendibile, il folle alla Unabomber, gli avvelenatori come Acquabomber - ma di informazioni. Potremmo dire che spesso tutti partono alla pari. Lo studente liceale mosso dalla semplice «curiosità» come l' estremista che vuole preparare un ordigno per uccidere. Negli anni ' 70 negli ambienti sovversivi circolavano le fotocopie di opuscoli militari, piccole guide al sabotaggio e un paio di manuali della guerriglia. Il resto veniva con lo scambio diretto, il contatto con qualcuno che aveva avuto un' esperienza - più o meno sofisticata - da artificiere. Trent' anni dopo è incredibile quante cose puoi apprendere con un click sul mouse del computer. Buone e cattive. Lo hanno rivelato decine di indagini di polizia condotte negli Usa o in Europa. Ti siedi alla scrivania davanti al pc, frughi nei siti e scopri quello che ti serve. Una bomba può essere fatta con un tubo di metallo, un paio di bulloni, una batteria e sostanze facilmente reperibili sul mercato. Dal ferramenta alla farmacia. Certamente serve poi una abilità tecnica nel mettere insieme le componenti e ottenere «qualcosa che vada». Usando queste nozioni si fanno ordigni con pentole a pressione, bombolette di gas, cilindri di ferro. E salendo sulla scala della malvagità si arriva ai veleni o agli zainetti esplosivi, identici a quelli impiegati a Londra.

Guido Olimpio

Guido Olimpio, 48 anni, è giornalista del ‟Corriere della Sera”. Dal 1999 al 2003 corrispondente in Israele. Da vent'anni segue il terrorismo internazionale e, in particolare, quello legato alle crisi …