Guido Olimpio: Sequestro Abu Omar. Milano chiede l'estradizione per 22 agenti della Cia

07 Novembre 2005
Il procuratore aggiunto Armando Spataro invierà entro la prossima settimana negli Usa la richiesta di arresto per 22 agenti Cia. La documentazione è già stata tradotta in inglese e deve essere perfezionata, quindi verrà trasmessa attraverso i canali diplomatici. Gli 007 sono accusati di aver partecipato al sequestro dell’imam egiziano Abu Omar a Milano nel febbraio del 2003. Dopo il sequestro, l’estremista islamico, sospettato di appartenere a una rete terroristica, è stato condotto in aereo prima nella base americana di Aviano, quindi in quella di Ramstein (Germania) e infine in Egitto. Un trasferimento condotto a bordo di due jet speciali, appartenenti alla flotta segreta della Cia. Rinchiuso in una prigione egiziana Abu Omar ha subito pesanti torture. Il rapimento rientra nella strategia delle «consegne speciali» studiata da Washington per contrastare il terrorismo: secondo fonti indipendenti non meno di 150 persone sono state prese in consegna da agenti Cia e poi trasferite in una rete di prigioni segrete sparse per il mondo dove è possibile ricorrere a forme di pressione fisica violenta. Gli estremisti e i qaedisti (ma anche degli innocenti presi per sbaglio) sono finiti in Egitto, in Giordania, in Marocco, in Uzbekistan, a bordo di navi militari statunitensi. Un network che, secondo nuove rivelazioni, si è esteso anche all’Europa dell’Est. Romania, Bulgaria, Ungheria, Polonia potrebbero aver accolto alcuni detenuti speciali. I governi di questi Paesi si sono affrettati a smentire il loro coinvolgimento, ma le indiscrezioni hanno spinto l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa a indagare. Gran parte delle operazioni, come quella di Milano, sono state eseguite da squadre della Cia - le Special Removal Unit - con il supporto di agenti schierati nei vari Stati e l’uso di jet particolari. Alcuni sono stati noleggiati dall’intelligence Usa, altri erano di proprietà di una piccola unità della Marina (la Nelo), altri ancora appartenevano alla flotta ombra a disposizione dell’antiterrorismo Usa. Nelle ultime ore sono emerse numerose segnalazioni sulla presenza di un misterioso Boeing su una remota pista in Polonia e sul passaggio di un velivolo in Ungheria, la cui matricola risulta appartenere a una società usata dalla Cia. G. O. Operazioni dei servizi americani nell’Est Europa: segnalati misteriosi aerei in Polonia e Ungheria.

Guido Olimpio

Guido Olimpio, 48 anni, è giornalista del ‟Corriere della Sera”. Dal 1999 al 2003 corrispondente in Israele. Da vent'anni segue il terrorismo internazionale e, in particolare, quello legato alle crisi …