Paolo Andruccioli: Nuovo condono Tremonti

14 Dicembre 2005
Il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, ha consegnato ieri sera il maxiemendamento alla finanziaria, riveduto e corretto. Non era bastata infatti la nottata di discussione sul testo, per arrivare a una soluzione definitiva. C'è voluto il supplemento della giornata di ieri, nuovi scontri tra le componenti della maggioranza, aggiustamenti sui punti più caldi. Alla fine il ministro dell'economia ha potuto consegnare il testo, che oggi dovrebbe essere messo ai voti, con la fiducia. Prima del voto di fiducia di oggi pomeriggio, maxiemendamento e finanziaria dovranno fare un altro veloce passaggio in commissione bilancio perché ci sono delle novità che hanno comunque modificato, seppure di poco, il testo originario. Le novità riguardano la pianificazione fiscale triennale 2006-2007 con sanatoria di allineamento riservata a ci concorda il biennio 2003-2004, il tetto di reddito che limita l'elargizione del bonus bebè solo ai genitori che dimostrino un reddito entro i 45 mila euro all'anno. Confermata - nonostante le resistenze di Tremonti - la tassa sul materiale pornografico, la tassa sul settore idroelettrico e la nuova imposta dell'1% sui finanziamenti privati ai partiti.
Il concordato fiscale, che prima era stato proposto, poi ritirato, è stato quindi trasformato in un vero e proprio condono fiscale, l'ultimo atto di un governo che ha condonato tutto quello che c'era da condonare, dal fisco all'edilizia. Anche se il ministro Tremonti smentisce categoricamente che si tratti di un nuovo condono. La nuova ‟pianificazione fiscale” partirà dal gennaio 2006. Potranno accedervi tutti quei contribuenti a cui si applicano gli studi di settore e riguarderà sia le imposte sui redditi, sia l'Irap.
Il ministero dell'economia ha spiegato che il concordato, come dice la parola stessa, riguarderà il futuro. Ma è chiaro che il carattere retroattivo del provvedimento trasforma il concordato fiscale in condono vero e proprio, come hanno sottolineato ieri i partiti dell'Unione e i sindacati. Al concordato si lega infatti una sanatoria per gli anni 2003-2004 per allineare i ricavi ai nuovi importi concordati. La sanatoria, secondo le intenzioni del dicastero di via XX settembre, si mostra necessaria per allineare e ripulire tutte le situazioni. Dalla nuova pianificazione fiscale saranno esclusi i contribuenti titolari di reddito di impresa, i lavoratori autonomi e liberi professionisti per i quali vi sono cause di esclusione o inapplicabilità degli studi di settore. Saranno anche esclusi i contribuenti che dal primo gennaio del 2006 svolgeranno un'attività diversa da quella svolta nel 2005.
Novità confermate quelle relative al bonus bebè. Non sarà dato a pioggia, ma secondo le dichiarazioni dei redditi. Il tetto è fissato a 45 mila euro e il bonus vero e proprio sarà di 1000 euro per i nati nel 2005 e nel 2006. Per quanto riguarda gli asili nido si introduce una detrazione delle spese al 19%.
Sulla pornotax c'è stata una giornata intera di scontri nella maggioranza, che comunque ha dovuto subire anche altre scelte. L'Udc si è dichiarata per esempio insoddisfatta sulle risorse concesse alle famiglie. Sulle tasse sul materiale pornografico alla fine il compromesso si è attestato sul modello francese. C'era invece chi spingeva per allargare l'area della stangata fiscale sui film. E' stato proposto di estenderla ai film violenti, mentre la Lega ha chiesto che le tasse speciali vengano inserite su tutta la produzione cinematografica straniera. Solo film italiani.
La conclusione della discussione e degli scontri sulla tassa proposta e sponsorizzata dalla relatrice alla finanziaria, Daniela Santanchè di Alleanza nazionale, si attesta dunque su una tassa del 25% sui redditi derivanti dai ricavi della produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione dei materiali a luci rosse. La nuova imposta si somma alle tasse già esistenti sul reddito (Ire e Ires). Per il 2005 è previsto un acconto pari al 120%, mentre è pari al 10% l'Iva sugli abbonamenti tv relativi alle trasmissioni porno. Si estende inoltre la tassaporno su ‟ogni altro bene avente carattere pornografico”, bambole gonfiabili comprese.
Confermata anche l'esclusione del pagamento dell'Ici per tutti i locali anche commerciali delle varie chiese (esclusi i musulmani): la novità che è stata introdotta riguarda il passato. Inizialmente si era infatti pensato a una esclusione del pagamento dell'Ici solo per la chiesa cattolica. Poi, dopo le proteste provenienti da più parti, era passato l'emendamento Eufemi che ha esteso a tutte le religioni (esclusi appunto i musulmani) l'esenzione che si applicherà anche ai locali ad uso commerciale degli enti non profit. Non ci sarà però il temuto rimborso per l'Ici pagato negli anni passati.

Paolo Andruccioli

Paolo Andruccioli (Roma, 1955) scrive sulla pagina economica del quotidiano "il manifesto", è stato caporedattore dello stesso giornale e direttore responsabile della rivista di dibattito politico-teorico "Il Passaggio" e della …