Paolo Andruccioli: Tremonti appesantisce la manovra

15 Dicembre 2005
Il governo ha chiesto la fiducia su una legge finanziaria modificata di nuovo ieri in corso d'opera per l'intervento del presidente della Camera, Pierferdinando Casini, che ha bocciato 17 norme del maxiemendamento del ministro Tremonti. Confermati invece il concordato e la regolarizzazione fiscale degli anni 2003-2004. Da queste misure, secondo i calcoli del governo, arriveranno poco più di 2 miliardi di euro. Si calcolano poi altri 500 milioni di euro dalla nuova tassa del 12% sulle plusvalenze per la vendita degli immobili. Tra i risparmi, sono calcolati anche i soldi che erano stati inizialmente investiti per la riforma del Tfr, che è stata rinviata al gennaio del 2008. Il ministro Tremonti, alla fine dei giochi, è stato quindi costretto a scrivere una manovra più legata alla necessità di rientrare nei parametri europei che alle richieste dei vari ministri già pronti per la campagna elettorale. L'opposizione ha attaccato il comportamento del governo che ha di nuovo mischiato le carte in tavola e ha forzato sui tempi con l'ennesima richiesta di fiducia. Ma Tremonti è riuscito a scontentare anche i suoi colleghi di maggioranza, soprattutto quelli di Forza Italia. Il ministro Buttiglione, che ancora una volta aveva minacciato di dimettersi per i tagli alla cultura e al suo dicastero, ottiene un mezzo risultato, visto che il governo ha deciso di stanziare 4 milioni di euro in 15 anni per ristrutturare la Domus Aurea e i musei.
Non è contento invece Gianni Alemanno, il ministro di An delle politiche agricole che non è riuscito a far passare la riforma della previdenza agricola. A opporsi con più nettezza alla riforma della previdenza agricola è stato il viceministro dell'economia, Vegas.
Rocambolesca la vicenda della fiducia che ha amareggiato il presidente Casini. Nella mattinata di ieri era toccato al ministro Carlo Giovanardi porre la questione di fiducia sul maxiemendamento. Inizialmente si era pensato a Tremonti e Fini come portavoce diretti della richiesta di fiducia del governo. Poi la palla è passata a Giovanardi che è rimasto spiazzato dalla reazione del presidente Casini. Dopo l'intervento di Giovanardi, Casini, ha detto che la richiesta della fiducia non era in quel momento legittima. Il presidente ha infatti ricordato che la richiesta di fiducia non era legittima perché il testo del maxiemendamento avrebbe dovuto essere prima vagliato dagli uffici della presidenza della camera, cioè da Casini stesso.
Dopo il declassamento dell'intervento di Giovanardi, non più una richiesta di fiducia, ma un annuncio di richiesta di fiducia, c'è stato un altro colpo di scena in aula a Montecitorio. Il presidente dei deputati dei Democratici di sinistra, Luciano Violante, è intervenuto per sollevare il problema del conflitto di interessi. Il maxiemendamento contiene infatti una norma sul digitale terrestre e la richiesta di fiducia è stata autorizzata da un consiglio dei ministri presieduto dal premier Silvio Berlusconi che ha autorizzato di nuovo la fiducia.
Alla fine della giornata la manovra finanziaria per il 2006 è risultata quindi appesantita per quanto riguarda le cifre, ma un po' sfoltita dal punto di vista dei provvedimenti. Per l'intervento di Casini sono state infatti cancellate una serie di norme che erano state inserite nel maxiemendamento. Tra queste è stata cancellato il condono per la patente a punti, una sorta di sanatoria per chi si era visto decurtare i punti dalla patente, ma senza essere stato trovato alla guida del mezzo multato. Tolte anche le misure sulla carta di identità elettronica: il testo del maxiemendamento di Tremonti disciplinava infatti le somme derivanti dal rilascio della carta di identità elettronica. Per quanto riguarda invece le nuove tipologie delle tasse, l'imposta sostitutiva sulle plusvalenze immobiliari sarà del 12,5%. Dalla pornotassa modello francese il governo berlusconi conta di incassare 130 milioni di euro nel 2006, 122 nel 2007 e 158 nel 2008.

Paolo Andruccioli

Paolo Andruccioli (Roma, 1955) scrive sulla pagina economica del quotidiano "il manifesto", è stato caporedattore dello stesso giornale e direttore responsabile della rivista di dibattito politico-teorico "Il Passaggio" e della …