Guido Olimpio: Sono 325 mila i sospetti nella lista nera degli Usa

17 Febbraio 2006
Il National Counterterrorism Center (Nctc), il cuore della lotta al qaedismo, ha rivelato di avere nei propri computer 325 mila nomi di sospetti terroristi o di persone che potrebbero essere complici in atti eversivi. Una lista nera che viene continuamente aggiornata con il contributo di tutte le agenzie di intelligence americane, dalla Nsa (specializzata nella sorveglianza elettronica) all’Fbi. Nell’elenco - ha rivelato un funzionario al ‟Washington Post” - rientra solo un numero ristretto di cittadini americani, per il resto si tratta di stranieri che secondo gli 007 sono entrati in contatto con gruppi terroristici. La precisazione sulla categoria ‟americani” è un tentativo di rispondere alle critiche delle organizzazioni che tutelano il cittadino e la privacy. Dopo le rivelazioni sulle intercettazioni a tappeto condotte dalla Nsa anche negli Usa sono scoppiate dure polemiche. Gli ambienti liberal sono insorti, anche se i sondaggi dicono che l’uomo della strada pur preoccupato dimostra comprensione per misure dettate dall’emergenza terrorismo. Ma non c’è dubbio che il numero - 325 mila - susciti perplessità. Se davvero ci sono tante persone che intendono creare problemi agli Usa - ha commentato Timothy Sparapani, esponente dell’American Civil Liberties Union - vuol dire che il problema dell’eversione supera quello di chi finisce nella lista. Gli esperti affermano che l’elenco si sta ampliando con ‟la velocità dei conigli” e c’è il rischio che vengano incluse persone innocenti. È capitato negli anni scorsi di segnalazioni per passeggeri a rischio. E poi si è scoperto che si trattava di semplici omonimie o di nomi scritti in modo sbagliato. La procedura prevede che il Nctc trasmetta all’Fbi i nomi assegnando una serie di codici (in tutto sono 25) per classificare il soggetto: ‟membro di organizzazione terroristica straniera”, ‟dirottatore”, ‟è impegnato nel terrorismo”. C’è poi una sottocategoria che divide ‟coloro che sono armati e pericolosi” dagli altri. Dall’Fbi i nominativi passano alla Sicurezza del Trasporto civile che deve fare le verifiche sulle liste passeggeri. Un dato. Prima dell’11 settembre l’elenco delle persone che per nessuna ragione doveva salire su un aereo conteneva appena 12 nomi. Oggi sono ben 30 mila. Una schedatura che ha costretto i qaedisti ad arruolare gli insospettabili.

Guido Olimpio

Guido Olimpio, 48 anni, è giornalista del ‟Corriere della Sera”. Dal 1999 al 2003 corrispondente in Israele. Da vent'anni segue il terrorismo internazionale e, in particolare, quello legato alle crisi …