Guido Olimpio: “Anche a Pisa e Roma i voli sospetti Cia per rapire terroristi”

06 Aprile 2006
Un migliaio di voli sospetti, atterraggi e passaggi anche in Italia di jet dell’intelligence Usa, trasferimenti di terroristi catturati verso paesi terzi, una rete di società ombra per muovere i Guantanamo Express, i jet della Cia. Questi i dati raccolti in un rapporto di Amnesty International intitolato ‟Al di sotto del radar: voli segreti, destinazione tortura e sparizioni”. Nel dossier, l'organizzazione umanitaria racconta la pratica delle extraordinary renditions e i motivi che hanno spinto Washington ad usare questa tecnica. Con le renditions (consegne speciali) la Cia prende in consegna un terrorista (vero o presunto) all’estero, lo carica su un un aereo speciale e lo trasferisce in uno stato amico dove viene sottoposto a torture e pressioni psicologiche. In alternativa il prigioniero può essere spedito nel campo di Guantanamo o in Afghanistan. Amnesty, citando le stesse fonti ufficiali americane, parla di dozzine di casi. Tra questi vi è anche quello dell’imam egiziano Abu Omar, rapito da un commando Cia nelle vie di Milano il 17 febbraio 2003 e poi condotto in un carcere in Egitto. Per questo sequestro il procuratore Armando Spataro ha emesso 22 ordini di cattura per altrettanti 007 statunitensi. Nel ricostruire i voli della Cia, gli investigatori hanno accertato il passaggio in Italia di numerosi jet legati a missioni dell'intelligence. Un Boeing 737 è atterrato almeno due volte a Pisa, un Gulfstream quattro volte a Roma, un altro velivolo altre tre volte nella capitale. Confrontando poi piani di volo, spostamenti e racconti di prigionieri rilasciati, Amnesty ha raccolto alcuni indizi che proverebbero l’esistenza di "siti neri" (prigioni segrete) nell’Europa dell’Est.

Guido Olimpio

Guido Olimpio, 48 anni, è giornalista del ‟Corriere della Sera”. Dal 1999 al 2003 corrispondente in Israele. Da vent'anni segue il terrorismo internazionale e, in particolare, quello legato alle crisi …