Guido Olimpio: Test nucleare nordcoreano. Gli 007 Usa pensano a un bluff

16 Ottobre 2006
Il Grande Bluff del Caro Leader? Un test nucleare fallito? Un esperimento dagli esiti parziali? Gli 007 scrutano i dossier, gli aerei speciali WC135 - gli sniffatori - annusano l’aria a caccia di tracce radioattive. Ma fino ad oggi non sono riusciti ad individuare prove certe di quello che è avvenuto nelle viscere del poligono nordcoreano. Al punto che molti si chiedono se ci sia stato davvero il test. Ieri il Pentagono ha comunicato che le ricerche effettuate da un aereo speciale - il WC135, appunto - sul Mar del Giappone non ha dato risultati: i sensori non avrebbero infatti rilevato segnali di radioattività. Gli ufficiali, però, si sono affrettati a precisare che questo non esclude che sia davvero avvenuto un esperimento, magari parziale. Prudenti anche gli organismi di controllo internazionali legati all’Agenzia atomica (Aiea). Il verdetto degli scienziati è simile a quello americano: non ci sono ancora prove, bisogna attendere la risposta delle stazioni di rilevamento che studieranno le particelle portate dal vento. L’unico elemento sicuro è quello del sisma avvenuto nelle stesse ore del presunto test. Gli analisti dell’intelligence dunque hanno sulle loro scrivanie due ipotesi. La prima è quella che il regime di Kim abbia organizzato una manovra di intossicazione: in sostanza ha finto di effettuare l’esperimento nucleare. Una mossa che non deve sorprendere. Dopo la «lezione irachena», i regimi oltranzisti possano essere tentati al rialzo: faccio credere di essere vicino alla Bomba, la comunità è impotente ed ha paura nel lanciarsi in nuove avventure militari, chiedo in cambio delle contropartite. Una tattica simile sarebbe stata usata - affermano alcuni esperti - dalla Libia di Gheddafi nel periodo 2003-2004 per rientrare nel campo dei «buoni». La seconda ipotesi di lavoro considera la possibilità che i nordcoreani abbiano fatto un test ridotto. Di solito gli esperimenti prevedono l’impiego di una carica compresa tra le 10 mila e le 60 mila tonnellate di esplosivo ad alto potenziale (dai 10 ai 60 kilotoni). Lunedì - sostengono gli scienziati - la Corea avrebbe invece usato non più di un kilotone. Informazioni raccolte in Asia danno un dato ancora diverso: almeno 4 kilotoni. Ma tutto è circondato da una nuvola di incertezza, aggravata - rilevano a Washington - dalla carenze dell’intelligence sul dossier Nord Corea. In un recente rapporto sono stati segnalati almeno 10 buchi di conoscenza sul programma avviato dal regime comunista. Diverse le domande rimaste senza una risposta sicura da parte degli 007: il programma coreano rappresenta una minaccia immediata? Sono in grado di costruire una bomba atomica? Sono capaci di condurre test sotterranei? Ci stanno ingannando? Non si tratta certo di dettagli, ma del cuore del problema. Ad aggiungere sale alla polemica contribuisce il profilo di uno dei protagonisti. Il funzionario dell’intelligence che coordina le ricerche è lo stesso che nel 2002 espresse dubbi - in completa solitudine - sull’esistenza di arsenali chimici in Iraq.

1) Finta prova
La prima ipotesi al vaglio degli esperti è un finto esperimento nucleare in Corea del Nord, voluto dal leader Kim Jon Il allo scopo di spaventare la comunità internazionale e mettersi nelle condizioni di poter chiedere delle contropartite

2) Test parziale
La seconda opzione su cui lavora l’intelligence internazionale è che gli scienziati di Pyongyang abbiano effettuato un esperimento vero, ma con una carica ridotta: un kilotone invece dei 10-60 che avrebbero dovuto essere usati Esperimento atomico

L’esplosione
Il 9 ottobre la Nord Corea annuncia che alle 10.35 del mattino (ora asiatica) una bomba atomica è esplosa in un tunnel sotterraneo a 385 chilometri di distanza dalla capitale Pyongyang

La potenza
Valutazioni discordanti. Secondo Seul si è trattato di un chilotone. Secondo Mosca, tra i 5 e i 15 chilotoni.

Guido Olimpio

Guido Olimpio, 48 anni, è giornalista del ‟Corriere della Sera”. Dal 1999 al 2003 corrispondente in Israele. Da vent'anni segue il terrorismo internazionale e, in particolare, quello legato alle crisi …