Guido Olimpio: Vacanze di Natale nel mirino di Al Qaeda

13 Novembre 2006
L’allarme terrorismo per le feste natalizie è una costante. I qaedisti, di solito, provano a seminare morte in occasione di grandi eventi o ricorrenze religiose. Dunque le rivelazioni della rete americana Cbs su un presunto piano terroristico in Europa entro la fine dell’anno rientrano in questa cornice di paura. Fonti di intelligence, citate dall’emittente, hanno precisato che nel mirino ci sarebbero i treni e il trasporto aereo, sempre affollati durante il Natale. I complottatori, aggiunge la Cbs, possono usare bombe composte con esplosivo liquido, le stesse che avrebbero voluto impiegare i terroristi nello sventato attacco in Gran Bretagna in agosto. Un piano che ha provocato l’adozione di misure eccezionali ma anche suscitato dubbi sulla reale minaccia. Per la Cbs, i servizi di sicurezza hanno iniziato a raccogliere elementi sul progetto di attentato su un doppio fronte. Informazioni importanti sono state fornite in seguito all’arresto di alcuni terroristi: sono stati loro a indicare l’Europa quale prossimo obiettivo. E fonti arabe hanno aggiunto che Al Qaeda ha intenzione di aumentare la pressione sul Vecchio Continente. Successivamente gli 007 hanno notato insoliti movimenti sull’asse est-ovest. Dozzine di militanti arabi hanno lasciato Afghanistan e Pakistan sparpagliandosi tra il Medio Oriente e l’Europa. Un indizio - affermano - che gli operativi stanno prendendo posizione ‟in vista di qualcosa”. Da Israele sono poi rimbalzate indiscrezioni su una probabile doppia sorpresa. Quelli che il Mossad definisce ‟i jihadisti globali” punterebbero a colpire sia gli Stati Uniti che l’Europa per rilanciare in grande stile la sfida. Un attacco spettacolare, sempre coinvolgendo il sistema aereo internazionale. L’allarme rivelato dalla Cbs si è poi intrecciato con le inquietanti rivelazioni britanniche circa il grande numero di complotti sventati - quasi 30 - e sulla presenza di centinaia di uomini pronti ad agire. Scenari da incubo. L’esperienza, però, insegna ad essere più cauti. A tenere i nervi saldi. L’allerta non significa necessariamente che esista la minaccia. Nella nebulosa qaedista il numero di ‟chi parla di fare” è certamente superiore a coloro che sono pronti a farlo. Spesso è sufficiente diffondere un messaggio su Internet per spargere paura e angoscia. Il rilancio mediatico offre ai seguaci di Osama un ritorno propagandistico. Infine un particolare sugli spostamenti dei guerriglieri. Un rapporto saudita conferma che molti mujaheddin sono tornati in patria, ma non perché devono agire in nuovo quadrante. In realtà il ritorno è causato dalle pessime condizioni esistenti in Afghanistan. I militanti hanno denunciato disorganizzazione, mancanza di fondi, ordini confusi. Una confusione, azzardano i sauditi, che coincide con le voci sulla morte di Bin Laden. Di nuovo l’intelligence deve distinguere tra vero e falso. E mentre gli 007 studiano, i terroristi possono uccidere.

Guido Olimpio

Guido Olimpio, 48 anni, è giornalista del ‟Corriere della Sera”. Dal 1999 al 2003 corrispondente in Israele. Da vent'anni segue il terrorismo internazionale e, in particolare, quello legato alle crisi …