Michele Serra: L'amaca di giovedì 24 aprile 2008

30 Aprile 2008
Poiché l’operoso Nord - dicono acuti osservatori - ha smania di ammodernarsi, voltare pagina, affrancarsi, mi domando come mai i vari borgomastri di Milano, insieme ai loro valorosi staff, non riescono a risolvere la vecchia questione dei furgoni bianchi.
A Milano il traffico diurno è paralizzato da decine di migliaia, forse milioni di furgoni bianchi che fanno il famoso carico e scarico. Parcheggiati in seconda e terza fila, o bivaccando sui passi carrai, riducono ogni strada a un budello. E poiché "stanno lavorando", frase che a Milano giustificherebbe anche una tratta delle vergini, i loro autisti, in totale buonafede, non sono neanche sfiorati dal dubbio di arrecare un indebito e permanente intralcio al resto della cittadinanza. Sono semplicemente una corporazione vincente in un Paese corporativo. Nelle città europee la faccenda è risolta da decenni grazie a un ovvio regolamento urbano che prevede le operazioni di carico e scarico solo prima dell’alba e dopo il tramonto. Di notte, insomma. In attesa della rivoluzione del Nord che salvi Malpensa, resusciti Alitalia, abolisca le tasse, spezzi le reni alla Cina e ridia la vista ai ciechi, perché non mandare un assessore al traffico a fare un week-end a Nizza?

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…