Michele Serra: L'amaca di martedì 1 settembre 2009

02 Settembre 2009
Il giornalismo, si sa, è un mestiere complicato. Prendete il direttore dell’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian. Rivendica di non avere mai pubblicato una riga sulle "vicende private" (lui le chiama così) di Silvio Berlusconi. Non avrebbe avuto bisogno di aggiungere altro: noi avremmo capito lo stesso, specie alla luce degli "eccellenti rapporti tra le due sponde del Tevere" che lo stesso Vian, confidando nel nostro sense of humour, sottolinea due righe più in là. Ma il direttore dev’essere un tipo che non si accontenta. Ritiene di doverci spiegare che questa scelta editoriale – tacere su Berlusconi – dipende dal fatto che il suo giornale non si occupa di piccole cose nazionali, ma di grandi cose internazionali. Per dire: ragazzi, noi dell’Osservatore ci misuriamo con il Times e Le Monde, mica posso occuparmi delle vostre piccole beghe.
Peccato che del "caso Berlusconi" sia proprio la stampa internazionale che si occupa diffusamente, con profusione di articoli, editoriali e vignette. E sia la stampa nazionale – compreso, nel suo piccolo, l’OR – a omettere di parlarne. Qualcuno recapiti al direttore Vian la sua mazzetta di giornali esteri, per favore. Dev’essere da almeno un paio di mesi che nemmeno glieli consegnano.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…