Un uomo, una donna. Il romanzo di una pace possibile Non dire notte, il nuovo romanzo di Amos Oz, è primo nella classifica dei libri più venduti in Italia. Uno speciale.
La commissione cultura del consiglio regionale del Veneto ha pensato bene di finanziare (con 57.700 euro) una commissione di studio per verificare in quali condizioni sia maturata l'annessione del Veneto all'Italia nel 1866.
Umberto Galimberti con La casa di psiche ha vinto il Premio Cesare De Lollis sezione saggistica. La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 22 ottobre alle ore 18 a Casalincontrada (Chieti).
Si suppone che il "Giornale" abbia qualche lettore anche a Napoli. Sarebbe interessante sapere come questo lettore, arrivato in edicola ieri mattina, abbia accolto questo titolone di prima pagina: "I loro rifiuti? A casa nostra"
La legge ha funzionato. Ed è entrata nella sensibilità degli italiani. Perché non cede alla supposta supremazia della natura sull'individuo. E ha difeso la laicità dello Stato contro tutte le crociate.
Non facciamoci illusioni: Napoli ormai siamo noi, i nostri consumi culturali non fanno una gran differenza, sono la poltiglia di familismo, violenza, maschilismo, superstizione, pornografia con l'ossessione consumistica come unico criterio di giudizio.
Oggi le primarie nel New Hampshire. Il senatore dell'Illinois Barak Obama parte favorito nei sondaggi, grazie ai suoi continui riferimenti al ‟cambiamento”. La senatrice Clinton segue a ruota. Ma a decidere saranno gli indipendenti.
Ogni volta che sento dire "Barack Obama è il nuovo Kennedy" tremo per lui. Quella che chiamiamo "la più grande democrazia del mondo", ha saputo divorare uno per uno, infallibilmente, tutti i suoi leader riformatori
Non sapevo che il consumo di petrolio pro-capite degli americani fosse addirittura doppio di quello degli europei occidentali, a fronte di un tenore di vita, e soprattutto di una durata media della vita, significativamente più alti in Europa
Mi domando che idea possano farsi del mondo adulto due adolescenti come B. e D. Lei è la figlia di Pier Ferdinando Casini, lui un compagno di scuola. Sono stati "paparazzati" mentre sciavano insieme, e sbattuti su un rotocalco
Da qualche giorno rimugino su una somiglianza spero non troppo incongrua: quella tra l’alluvione di Firenze (1966) e la catastrofe dei rifiuti a Napoli. In ambo i casi un catastrofico rigurgito, una melma infetta, una città sepolta
Non ci sono giornali, radio, televisioni, siti Internet, né covi di terroristi, che in queste ore non si curvino sul primo atto del ‟greatest show on Earth”, sul Barnum del più grande spettacolo politico del mondo, le elezioni presidenziali americane.
L’Iowa, lo stato degli indiani ‟sonnacchiosi”, come pare vada tradotto il loro nome ancestrale di Ioway, inaugura la stagione elettorale più solenne e più importante per l’America.
Il cantante Povia ha dichiarato di essere stato escluso dal Festival di Sanremo perché c’è un governo di centrosinistra, e "Sanremo è sempre stato lo specchio del governo"
Leggo con stima e sollievo le autorevoli voci laiche (come Umberto Veronesi su questo giornale e Gian Enrico Rusconi sulla Stampa) che a vario titolo replicano all’offensiva "devota" su aborto e molto altro
Alle donne piacciono quei suoi ‟occhi da cerbiatto”, languidamente strabici e dolci, che solleticano pulsioni materne. Agli uomini piace quel suo parlare semplice, comprensibile, da sermone domenicale
Il marito l’aveva avvertita: ‟Hillary, stai alla larga dallo Iowa”. Ma lei niente. ‟Se non mi presento alla prima tappa, sembro debole”. Aveva visto giusto, il vecchio marpione della politica, il partner senior della "Clinton inc."
Più che una votazione, è stata un’insurrezione. Pacifica, civile, educata, ma feroce nella condanna della politica ‟as usual”, nel rigetto dei soliti noti con i quattrini, il nome, il curriculum e la certezza implicita del potere
Balza leggero sul podio mentre gli altoparlanti urlano la voce di Diana Ross che canta la vecchia hit ‟Non ci sono per noi montagne troppo alte” con l’agilità dei suoi 40 anni e delle sue lunghe gambe magre
L’ateo come capro espiatorio, come "impuro" da sacrificare sull’ara del compromesso tra devoti mi pare, di questi tempi, qualcosa di più di un’allegoria...