Arabia Saudita. L’uccisione del tecnico americano Paul Johnson è stato soltanto un altro episodio di una spaventosa pantomima recitata da attori che già hanno deciso il finale, l'ammazzamento ritualistico e deliberatamente osceno della vittima.
Oriana Fallaci è intervenuta, dal suo sidereo sito niuiorchese, in favore della virile vendetta di Totti, e contro l'evidente e ipocrita smidollatezza del politically correct, che sta infettando anche il calcio.
Mentre l'Italia pensa a chiudere per ferie, Milano dichiara aperto per divertimento. Una città che sembrava stanca ha deciso di concedersi una notte di tranquillo delirio.
Intervista al direttore di Al Jazeera sui rapporti con i media occidentali. ‟Se una cosa succede in Italia ormai a Bagdad si sa il giorno stesso Il mondo arabo non vi considera nemici ma Berlusconi ha peggiorato i rapporti”.
La sporca arte di far confessare. Quando la tortura è scienza. I manuali della Cia prevedevano già dagli anni Sessanta interi capitoli dedicati alla”privazione sensoriale”.
Dall'orologio con la cartella clinica al navigatore anti-traffico. La banda di trasmissione di questi apparecchi era quasi una cenerentola I punti attivi si moltiplicano nelle strade: dalle webcam alle postazioni Internet.
Con le elezioni Europee, la sinistra italiana si ritrova al solito 45 per cento. Il vero talento consiste nel ripartire sempre gli stessi voti tra liste ogni volta differenti. Ecco un ripasso dei principali simboli.
Caldo? Gli anziani al centro commerciale. Il ministro Sirchia, a suo modo, è stato geniale. Ha unito un ragionamento "scientifico", basato cioè sui dati di fatto e la ripetitività dei fenomeni, all'ideologia del mercato.
Designato da Forza Italia, sarà delegato al Consiglio d'Europa. I Ds: si è visto di peggio. La decisione dopo la mancata ricandidatura del senatore al Parlamento di Strasburgo.
Durante la guerra partigiana la parola eroe era sconosciuta. Perché quella era una guerra che si faceva perché non si facessero più guerre. Oggi è tornata di uso corrente.
La svolta c'è, ed è vera. Ma non in Iraq e neanche alle Nazioni unite. No, la svolta avviene nell'opinione pubblica americana che finora era rimasta apatica, senza quasi reagire all'impressionante sequenza degli ultimi 80 giorni.
Chi è preoccupato dello stato delle relazioni atlantiche si tranquillizzi: gli americani non potranno più guardarci dall'alto in basso. A meno che decidano di salire su uno sgabello.
La sua fisionomia sorridente e senza un capello fuori posto facevano pensare a un best-seller ordinato su misura da un editore in base al gusto dei lettori. Reagan è stato invece un grande Presidente e un vero protagonista della scena mondiale.