Domenico Starnone

Domenico Starnone (Napoli, 1943) ha fatto l’insegnante e il redattore delle pagine culturali del ‟Manifesto”. Oltre a opere narrative, ha scritto molti libri sulla vita scolastica (da cui sono stati tratti i film La scuola di Daniele Luchetti e Auguri, professore di Riccardo Milani). Con Feltrinelli ha pubblicato Ex cattedra (1985, 1989, poi ampliato in Ex cattedra e altre storie di scuola nel 2006), Il salto con le aste (1989), Segni d’oro (1990), Fuori registro (1991), Eccesso di zelo (1993), Denti (1994, da cui Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo), Solo se interrogato. Appunti sulla maleducazione di un insegnante volenteroso (1995), La retta via. Otto storie di obiettivi mancati (1996), Via Gemito (2000, premi Strega e Napoli 2001), Labilità (2005, premi Flaiano e Castiglioncello) e Prima esecuzione (2007); con Einaudi, Spavento (2009), Autobiografia erotica di Aristide Gambia (2011) Lacci (2014), Scherzetto (2016), Le false resurrezioni (2018); ; con minimum fax, Fare scene. Una storia di cinema (2010). Ha inoltre introdotto, per i “Classici” Feltrinelli, Cuore (1993) di Edmondo De Amicis, Ultime lettere di Jacopo Ortis (1994) di Ugo Foscolo e Lord Jim (2002) di Joseph Conrad.

Domenico Starnone
Domenico Starnone: La scuola è di Franti. O no?

Domenico Starnone: La scuola è di Franti. O no?

I giornali negli ultimi tempi ci hanno raccontato le scuole di ogni ordine e grado a forza di bulli, sesso in aula filmati col telefonino, droga, arrivo prossimo venturo dei Nas. Ma la crisi dell'istruzione pubblica è lì?

Domenico Starnone: I colori di Roma. Il palloncino verde

Mia nipote si sente grande. Quando andiamo a Villa Torlonia, non vuole darmi la mano, si lamenta che le faccio caldo alle dita. Al massimo me la dà in ascensore...

Domenico Starnone: Scuola. Il modello Franti e i suoi nipotini

Sorprendersi perché la scuola di ogni ordine e grado non è un luogo di cherubini è un po’ ingenuo. Viviamo in un mondo violento, dove la sopraffazione è pane quotidiano. Questo ovviamente non significa che bisogna rassegnarsi...

Domenico Starnone: Cdl a Roma. La stoffa degli eredi

La grande prova muscolare della destra in piazza sa di disagi e paure spettacolarizzate, una rappresentazione di potenza, più che una potenza reale. Tolto lo spettacolo, resteranno i rottami.

Domenico Starnone: La rivelazione del Cavaliere

Fino al malore Berlusconi sembrava uno spot sulla necessità di portare l'età pensionabile a ottantacinque anni. Ai normali cittadini settantenni, col suo aspetto, suggeriva di essere mal riusciti non solo socialmente ma anche fisicamente…

Domenico Starnone: Normale devianza

Di fronte a fatti repellenti del nostro paese, non c'è politico o giornalista che non si affretti a dire che, alla fin fine, si tratta di una deviazione. I deviati per eccellenza - è noto - sono i servizi segreti….

Domenico Starnone: Non nominare la scuola invano

La scuola ha bisogno di essere ripensata a partire da ciò che accade nelle classi, dietro la porta chiusa e fin su in cima al ministero; e non bisogna gridare scuola scuola scuola e prendersela coi videotelefonini, ma fare, fare, fare, bene e subito.

Domenico Starnone: Referendum, No e poi No e poi...

Noi del ‟No” voteremo contro la riforma costituzionale del centrodestra e faremo non bene ma benissimo….

Domenico Starnone: Berlusconi può perdere?

È diventato chiaro ormai, nel pieno della campagna elettorale, che l'anomalia veramente pericolosa non è il conflitto di interesse, già di per sé grave, ma la coincidenza di potere economico e potere politico nella figura di Berlusconi.

Domenico Starnone: Benedetta laicità

Democrazia significa innanzitutto diritti e opportunità, significa leggi per allargare i diritti individuali. Se la sinistra delude i suoi elettori su questo nodo fondamentale, perde.

Domenico Starnone: Maturità. Una prova severa col tempo smussata

L’evoluzione dell’esame di maturità dagli anni Sessanta a oggi. Le svolte, i cambiamenti, le riforme che hanno modificato profondamente nel tempo una delle tappe fondamentali della crescita personale dell’individuo.

Domenico Starnone: Domande alla guerra

Cosa sta succedendo là fuori? Non si sa, le parole sono opache, delle immagini non ne parliamo. A volte pare che tutto vada per il meglio, a volte no. A volte c'è il sorriso di Condoleeza Rice, a volte quello di Giuliana Sgrena.

Domenico Starnone: Un cielo in comune

È bene tenersi un unico cielo sulla testa o assecondarne la frammentazione in nome delle differenze, delle libertà, di una più compiuta democrazia e via dicendo?

Domenico Starnone: Per fare che?

La priorità è sconfiggere Berlusconi. Pare che su questo non ci piova. Il problema caso mai è sconfiggerlo per fare che. Qui gli interrogativi sono infiniti.

Domenico Starnone: La pace chiama

Il realismo politico in circolazione si esprime con pseudovirili certezze: non bisogna trattare; nel caso faccio una capatina, ma solo per motivi umanitari. Intanto non si risparmiano colpi contro i femminei pacifisti disobbedienti, tutti filoterroristi.

Domenico Starnone: Arrivano i nostri

Troppe cose vengono spacciate per nostre: la nostra civiltà, la nostra religione, le nostre radici, la nostra patria, il nostro governo, i nostri soldati. Impariamo a rigettare l'aggettivo. Addestriamoci a chiederci: nostre di chi, di quale noi?

Domenico Starnone: Senza ragioni

C'è una ragionevolezza d'oggi, diffusa ed esibita dai media, che consiste nel ridurre il garbuglio del mondo a una giustapposizione di ragioni, tutte con una loro validità. Se una ragione viene meno, la persona ragionevole ne trova subito un'altra...

Domenico Starnone: Che classe

Il tempo pieno ora suona un po' come una formula, ma è stato il simbolo della scuola giusta, un momento importante di una lunga battaglia per il diritto di tutti a una buona istruzione.

“Da Bologna a Lepanto”. Un racconto di Domenico Starnone

Gino non mi disse nemmeno ciao e cominciò a parlare di Silvia. Cercai di spiegargli che la vespa non voleva più avviarsi, che la pioggia aveva allagato la città, che avevo già provato a chiamare un taxi ma non se ne trovavano. Fu inutile...

Domenico Starnone: Un programma per la scuola

Ciò che mi interessa sul serio è solo capire cosa bisogna fare perché il gioco dell’insegnare e dell’apprendere si possa giocare con buoni risultati sia con i primi sia con gli ultimi della classe.

Domenico Starnone: Bush e Gordio

Da quasi sessant'anni, da Hiroshima e Nagasaki, sappiamo tutti che ogni guerra locale può aprire la porta alla guerra atomica... ma Bush e Blair pare che non abbiano più queste preoccupazioni e con loro un folto settore dell'opinione pubblica.

Domenico Starnone: La scuola che vorrei

Un programma per la scuola italiana: lo propone Domenico Starnone - ex insegnante e scrittore, premio "Strega" e premio "Napoli" 2001 con il romanzo Via Gemito - in "MicroMega", febbraio 2003, da cui traiamo un brano.

A Venezia, film con sceneggiatura di Rubini e Starnone

Nella sezione Controcorrente, in concorso, L'anima gemella di Sergio Rubini, sceneggiatura di Domenico Starnone, con Valentina Cervi, Violante Placido, Michele Venitucci. Un paesino del Sud, Tonino e Maddalena, sono legati da un amore puro.