Il meglio della cultura leghista arriva dal ministro odontotecnico Calderoli che per guarire la sessualità ammalata propone ‟le forbici del giardiniere”.
Il 4 novembre 1979 gli studenti iraniani occuparono l´Ambasciata degli Stati Uniti a Teheran e per i diplomatici americani cominciò una prigionia che durò 444 giorni. Alcuni tra loro sostengono che Ahmadinejad, il presidente dell’Iran, era tra i rapitori.
Gli Usa hanno invitato gli alleati egiziani e sauditi ad aprirsi finalmente alla democrazia, e poi la Cia manda Abu Omar, sequestrato illegalmente in Italia, al Cairo per essere interrogato con le brutte, senza avvocati.
La Bossi-Fini ha bisogno dei Cpt perché in essi si realizza il senso più profondo di questa legge: rendere perenne e legittimo quello "stato di eccezione" che consiste nella sospensione dell'ordine giuridico tradizionalmente straordinaria e transitoria.
Soddisfazione del ministro Siniscalco per la decisione della Ue sui conti pubblici che permette all'Italia un rientro morbido nei parametri di Maastrich. Intanto Berlusconi annuncia altri tagli alle tasse, a partire dall'Irap.
Sulla base di un’inchiesta fra i lettori, l’autorevole rivista britannica ‟Empire” ha scelto i 20 più grandi registi della storia del cinema mondiale. L’unico italiano è Sergio Leone.
Su Angelo Sacco, l´uomo che ha fatto strage per paura di uno sfratto, si può fare solo un discorso di pietà. Essere disperato in una notte torrida della risaia novarese è il comprensibile effetto di una follia a cui apparteniamo.
Il ministro dell'economia Siniscalco parla delle due prossime leggi finanziarie, che dovranno essere ‟serie, anzi di rigore”, ed è costretto ad ammettere il nuovo ritardo nella presentazione del Dpef.
Di lunedì, al sole anche d’inverno, noi senza occupazione parliamo del tempo, come si fa dal barbiere o in un club inglese. Il tempo che fa, il tempo che è. Il tempo che poi è sempre il presente, che comprende la memoria del passato e il futuro.
Le Nazioni unite sono deboli, delegittimate, emarginate dalle strategie egemoniche delle grandi potenze, in primis dagli Stati uniti d'America. Esse hanno smarrito ogni capacità di disciplinare e limitare l'uso della forza internazionale.
Stefano Benni, in questo intervento tratto dal catalogo della manifestazione ‟Le parole dello schermo”, parla del cinema di Stanley Kubrick e del rapporto dei suoi film con i libri da cui sono tratti.
Sotto la voce ‟ricoveri impropri” si nascondo storie molto diverse e spesso drammatiche, anche perché si tratta quasi sempre di persone anziane. L'Osservatorio sulla terza età analizza i costi per le finanze pubbliche di questo fenomeno.
Nel 2050 il cancro sarà sconfitto, le città non saranno più assediate dallo smog e la povertà sarà solo un ricordo. Non sono i sogni di un visionario ma il futuro che ci aspetta secondo le previsioni di un gruppo di scienziati.
Anche Stefano Benni parteciperà, insieme a Jonathan Coe, Amos Oz e Daniel Pennac, alla festa per i cinquant’anni della Feltrinelli. L’appuntamento è venerdì 1° luglio alla Feltrinelli Libri e musica di Piazza Piemonte a Milano.
Per secoli il monte Bianco è stato il Mont Maudit: anonimo, inaccessibile e maledetto. Uno splendido fiore di granito e ghiaccio che tanti hanno cercato di conquistare. Un grande giornalista-scrittore racconta la più alta vetta d'Europa.
L’architetto Renzo Piano ha offerto alla sua città, a titolo gratuito come ambasciatore Unesco, un ‟Grande Affresco” con cui ridisegnava il volto non solo del cosiddetto ‟waterfront” ma dell’intera area urbana. Ma il progetto è rimasto sulla carta.
I primi reportage di un giornalista Usa censurati da MacArthur, che raccontano di spettri vaganti senza capelli, bambini dalle labbra nere, il fetore dei cadaveri e ovunque l'incapacità di affrontare e curare un male sconosciuto.
Blair lavora già sull’Europa ventura, con la democristiana Merkel cancelliere a Berlino e il gaullista Sarkozy leader a Parigi. Tra due conservatori Blair avrà bisogno di copertura da un premier italiano progressista.
Mahmud Ahmadinejad, il sindaco di Teheran, in un teso ballottaggio è stato eleto dagli iraniani presidente della Repubblica islamica con il 62 per cento dei voti. Ahmadinejad ha sconfitto il riformista Rafsanjani.