Se la politica italiana è complicata, quella siciliana è imperscrutabile. Dopo ripetute letture delle cronache regionali, ho capito soltanto che non avevo capito
Come uscirà il capitalismo da questa crisi? Da destra, da sinistra, dal basso, dall'alto? Le nuove regole del sistema finanziario che il presidente degli Stati uniti Barack Obama ha delineato non offrono una risposta chiara.
L’espressione "giustizia a orologeria" è echeggiata, in settimana, centinaia di volte. Non appena appariva in video un esponente del centrodestra, già si sapeva che avrebbe detto "giustizia a orologeria".
‟Gli italiani sono con me”, dice lui. Nessuno dei grandi leader del passato lo ha mai detto, ad eccezione di Mussolini. Anche i capi di partito più popolari e ascoltati sapevano di parlare a nome di una parte
A me, sentirlo ripetere che è una vergogna e che è scandaloso, che a questi giudici non risponde e non risponderà mai, che a questi giornali non risponde e non risponderà mai, ormai non fa né caldo né freddo.
Sotto il leggiadro titolo "Obama come Giuda" ieri il quotidiano Libero spiegava che il presidente degli Stati Uniti sta tramando contro Silvio Berlusconi. Che la Casa Bianca intende contrastare il patto d’amicizia tra Berlusconi e Putin
‟Gli altri" è il tema della Fiera del Libro di Torino. David Grossman, uno dei massimi scrittori viventi, lo ha affrontato così: "Posso scrivere solo se riesco a farmi invadere dalla vita degli altri"
È morto il 14 giugno a Milano. È stato, con Paolo Pietrangeli e Giovanna Marini, protagonista della canzone politica italiana. Giornalista e scrittore, con il Nuovo Canzoniere Italiano realizzò nel 1966 lo spettacolo "Ci ragiono e canto".
La repressione si fa di giorno in giorno più brutale. Il governo avverte che darà ‟scacco matto” ai ‟nemici dell’unità”, e tra questi annovera anche i media stranieri, ‟megafoni dei ribelli”.
Un autorevole settimanale ha sentito la necessità di intervistare anche il "fidanzatino" della signorina Noemi Letizia, un ragazzo ventunenne che non ha potuto che aggiungere
"La società multietnica è fallita", dicono in televisione molti politici di governo, specie quelli col fazzolettino verde nel taschino. Lo dicono poco dopo l’approdo alla Casa Bianca di un nero
Sta diventando perfino stucchevole l’abitudine di paragonare il nostro costume politico a quello delle altre democrazie. Stucchevole, ma inevitabile. La disponibilità e soprattutto il contegno con il quale Obama
‟Lui sa stare in mezzo alla gente come un comune mortale". Lo dice, ammaliato, il celebre signor Letizia in un’intervista a "Gente", lo ripetono in continuazione agiografi e avvocati di Berlusconi per rafforzare la mitologia populista
La parola chiave, per capire Berlusconi e il berlusconismo, è "invidia". Rivela una concezione degli uomini, e della vita, totalmente autoriferita. Fissa nel piccolo ambito dell’ego i postulati del successo, del merito, dell’eccellenza
Antonio Di Pietro, cheè un uomo vigoroso e semplice, è l’ultimo politico al mondo ancora convinto che gli intellettuali contino qualcosa. Tanto da dichiarare che solo gli intellettuali schierati con lui sono davvero nemici del regime
Clandestini, extracomunitari, rom-rumeni, nomadi, neri, negri, sinti, islamici, marocchini, moldavi: la tv, i giornali e i politici italiani fanno molta confusione sul tema dell'immigrazione. Chi sono queste persone e come dovremmo chiamarle?
Come si distingue a prima vista un milanese? La domanda potrebbe assumere una sua rilevanza politica e giuridica qualora avesse un seguito la proposta del leghista Salvini (già noto alle cronache): riservare "ai milanesi" alcuni posti sul metrò
Si può dire al presidente del Consiglio che il suo ‟no all’Italia multietnica” da una parte è un’insensatezza, e dall’altra che questo modo di parlare è l’ennesimo, rifiuto di dare al nostro paese strutture e cultura rispettose dei diritti di tutti?
Nell’arena di Annozero ci si aspettava una grande prova retorica dell’avvocato Ghedini. Chi più chi meno, siamo tutti cresciuti nel mito del principe del foro. Serata deludente
Bello e pulito l’incontro tra le vedove di Calabresi e Pinelli. Una luce nell’ombra lunghissima della storia repubblicana più spaventosa, quella delle stragi, del terrorismo, della politica sequestrata ai cittadini da lobbisti della morte