Il conflitto d’interessi? ‟Supponiamo che il sindaco d’una grande città attui una politica di depurazione dell’aria. Se respira meglio anche lui, non c’è conflitto d’interessi”. Lo diceva il ministro berlusconiano Antonio Marzano
Una ‟gabbia elettronica” ci imprigionerà dalla culla alla tomba. Parola di David Lyon, autore di La società sorvegliata. Un libro che, guardando alla cronaca l’affaire delle intercettazioni illegali -, si rivela profetico.
Negli Usa aveva sposato un ignaro membro della comunità ebraica. Attiva nelle charities ebraiche, sarebbe stata sepolta nel cimitero della comunità. Nessun segno di pentimento al momento del fermo "Era il mio lavoro".
La partita tra lo "squalo" Rupert Murdoch e il manager-azionista Marco Tronchetti Provera è terminata. È stato lo stesso numero uno della News Corp ad affermare da New York che preferisce mantenere indipendente Sky Italia.
Ha parlato davanti a un muro di indifferenza, greve come un voto di sfiducia. Un ripetitivo George W. Bush parla a 192 nazioni che lo ascoltano in un silenzio marmoreo, interrotto soltanto da colpetti di tosse e di starnuti.
Sappiamo tutti che la possibilità di un attentato jihadista a Roma, come in ogni altro luogo del mondo, è reale. Sarebbe bene, però, che le minacce tipo "conquisteremo Roma", o "l’Islam dominerà il mondo", non fossero prese proprio alla lettera
Montai per la prima volta sulla locomotiva in un’alba di temporale a Firenze-deposito. Era la mitica, italianissima ‟640”, vorace, garretti alti, che aspettava in fondo a un binario. Vi scesi dopo 200 chilometri, completamente trasformato
La protesta dell’associazione delle compagnie aeree contro le disfunzioni nella consegna dei bagagli a Malpensa è una febbre estiva. Le compagnie devono risarcire i passeggeri in prima battuta, e poi cercano di rivalersi sui gestori degli scali.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di tornare a usare l'insetticida Ddt nei suoi programmi per la lotta alla malaria. Ma la storia dell’insetticida è piena di ombre
Urlando a gran voce opinioni conformi, Fallaci è riuscita, proprio con la sua sguaiatezza, a esporle in modo tanto eccessivo da apparire controcorrente. Se avesse dovuto trovarle un posto nell'Inferno, Dante l'avrebbe condannata nel girone degli iracondi.
Con la sua ‟maldestra” citazione, Benedetto XVI ha innescato una crisi assai più grave di quella delle vignette su Maometto: non è un giornalista a esprimersi, ma la guida spirituale di un miliardo di cattolici.
A cinque anni dall’undici settembre, le truppe occidentali in Afghanistan potrebbero essere sul punto di subire una nuova sconfitta, e gli afgani potrebbero trovarsi a dover far fronte ad un nuovo, prolungato disastro.
Se la libertà di opinione e di parola è davvero uno dei princìpi fondamentali sui quali si regge la baracca della nostra democrazia, allora siamo seriamente nei pasticci .
A Venezia in mostra i bozzetti per il grande affresco nella Sala del Gran Consiglio a Palazzo Ducale. Un concorso del 1581 con due vincitori ex-aequo: Veronese e Francesco Bassano. Ma a realizzarlo fu poi Tintoretto.
Incredibile ma vero, il ritorno in televisione di Santoro, al termine di uno dei più clamorosi casi di censura della storia repubblicana, arriva sui giornali venato di scherno, gossip, facezie sulla sua tintura per capelli
Rossi dovrà decidere se portare avanti una politica destinata a privilegiare un solo azionista cioè la Olimpia, o se impostare una strategia destinata a fare l’interesse di tutti gli azionisti, come si usa in una vera e propria public company.
La rabbia e il tumore è solo uno stupido gioco di parole. Eppure c’è un nesso evidente fra la potenza suggestiva delle ultime, controverse opere della Fallaci e il declino del suo corpo aggredito.
Sono oramai cinque anni da quando George W. Bush ha inneggiato alla vittoria in Afghanistan, dichiarando che il terrorismo era stato sconfitto. Perché, allora, l’Afghanistan si trova ancora una volta sull’orlo del collasso?
Due malavitosi siciliani sono stati arrestati per l’eccidio della famiglia Cottarelli, nel Bresciano: era un regolamento di conti. Mi chiedo dove si trovano, che cosa pensano e dicono, adesso, gli agitatori politici di quartiere