Descrizione

"E' una piacevole sorpresa trovare un linguista che libera il linguaggio comune e quello poetico dai complessi d'inferiorità verso i linguaggi formalizzati, proposti da tante parti come un modello di rigore a cui ci si dovrebbe sforzare di avvicinarsi. Ed è ancor più piacevole che le obiezioni di Weinrich siano, appunto, linguistiche, insomma non sospette di pathos della letterarietà di corporativismo antiscientista. Ma Weinrich è un linguista atipico. (...) Lontanissimo dall'accademismo (da quello tedesco in particolare), dall'esibizione bibliografica, dalla gergalizzazione delle terminologie, è maestro di un tipo assai originale di saggismo, che affronta grossi problemi con grazia da citazioni felici, mettendo a confronto intuizioni di filosofi e di poeti, di classici e di contemporanei, facendo avanzare il ragionamento senza mai forzare e mai insistere. Il lettore nota subito che Weinrich rifugge da ogni settorializzazione, è lettore fedele di poeti di varie epoche e lingue, ha saputo cogliere tra le proposte della cultura moderna le più acute, le ha assimilate e sa farle rispondere al momento giusto, senza mai apparire succube a mode e ideologie. (...) Questo libro, è, tra i suoi, quello che offre l'esposizione più completa delle sue idee". (Dalla prefazione di Cesare Segre)

Conosci l’autore

Harald Weinrich

Harald Weinrich è nato a Wismar nel 1927. Allievo di Heinrich Lausberg, libero docente dal 1957, ha insegnato nelle università di Kiel, Colonia e Bielefeld. Dal 1978 insegna a Monaco di Baviera. È autore di numerosi volumi e studi di teorie letterarie e di linguistica romanza.

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Extra

Dettagli

Marchio: 
FELTRINELLI
Data d’uscita: 
Settembre, 1988
Collana: 
Campi Del Sapere
Pagine: 
216
Prezzo: 
16,53€
ISBN: 
9788807100901
Genere: 
Saggistica, Università 
Curatore: 
Cesare Segre