Descrizione

"Obama aveva già raccontato in tutto l'Illinois la sua storia: le origini della famiglia, i primi passi come militante e studente, la sua gratitudine per le generazioni precedenti, la maturazione come pubblico funzionario. Aveva anche imparato a renderla emblematica: la mia storia è la vostra storia, una storia americana. Obama non stava suggerendo di essere unico. Ci sono tanti milioni di americani con un background e un'identità complessi quanto i suoi, tante razze, nazionalità, origini intrecciate. No, lui si proponeva come primo presidente in grado di rappresentare la varietà della vita in America."

Nessuna vicenda è più significativa nella storia americana di questo secolo del successo di Barack Obama alle elezioni presidenziali, e questo libro lo racconta come nessun giornalista o storico aveva fatto sinora, indagando in maniera esaustiva le circostanze, le esperienze di vita e l'ambizione che lo hanno portato alla Casa Bianca.
David Remnick, con la sua impareggiabile capacità di evidenziare il significato storico degli eventi, presenta il ritratto, al tempo stesso magistrale e inedito, di un giovane alla ricerca di sé e di un politico in ascesa determinato a diventare il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti. Abbiamo qui il più completo resoconto della sua storia fino alla vittoria: la tragica esistenza del padre, un brillante economista che ha abbandonato la famiglia e ha concluso la sua vita da sconfitto; la madre Stanley Ann Dunham, che ha avuto un figlio quando era ancora ragazzina e poi ha fatto carriera come antropologa vivendo e studiando in Indonesia; la serie di scuole elitarie in cui Obama ha iniziato a forgiarsi una propria identità; l'esperienza come coordinatore di comunità a Chicago, che ha influenzato la sua decisione di darsi alla politica, e che gli ha dischiuso le porte della Harvard Law School, dove si è delineato per lui il senso della grande missione da compiere. Grazie a un'enorme quantità di interviste con amici e insegnanti, mentori e avversari, i familiari e lo stesso Obama, Remnick ci consente di capire come abbia fatto un giovane senza radici, confuso e inesperto a reinventarsi come leader politico. Rileggendone l'ascesa attraverso il prisma del conflitto razziale e sullo sfondo della storia di Chicago, ci mostra come la complessa eredità di questa città e della storia degli Stati Uniti abbia fortemente condizionato i primi passi dell'Obama politico e i suoi rapporti con i vecchi leader neri e con gli eroi del movimento per i diritti civili. Chiarisce come quello del presidente non sia solo un percorso individuale, ma il tragitto emblematico di una nazione il cui destino è plasmato da individui disposti a immaginare un futuro diverso.

Conosci l’autore

David Remnick

David Remnick è stato giornalista del “Washington Post” per dieci anni, quattro dei quali come corrispondente da Mosca. È entrato come giornalista al “New Yorker” nel 1992, e ne è il direttore dal 1998. Il suo libro Il re del mondo (Feltrinelli, 1999), la biografia di Muhammad Ali, è stato dichiarato dal “Time” il miglior libro di non-fiction del 1998. Lenin’s Tomb: The Last Days of the Soviet Empire ha vinto il premio Pulitzer nel 1994.
Feltrinelli ha pubblicato in seguito Ritratti da vicino (2007), Obama. Una storia della nuova America (2010) e We Are Alive. Ritratto di Bruce Springsteen (2013).

Scopri di più >>

Extra

Dettagli

Marchio: 
FELTRINELLI
Data d’uscita: 
Novembre, 2010
Collana: 
Storie
Prezzo: 
30,00€
ISBN: 
9788807111068
Traduttore: 
Giancarlo Carlotti