Richard Sennett: Il lavoro non è più sinonimo di progresso
‟Nel caso italiano credo che la sinistra pecchi di immaginazione, impegnata più nella resistenza e poco nella creazione di alternative. Capisco sia difficile intervenire in una situazione malata che non fa altro che peggiorare, ma mi colpisce anche la cattiva qualità della nuova generazione di manager italiani se comparata ai finlandesi, ai britannici e agli svedesi. La crisi manageriale è un segnale del declino del capitalismo italiano, ed è un brutto problema per la sinistra, perché si trova di fronte a un capitalismo malato, molto potente e duro da combattere. In Gran Bretagna il capitalismo è più dinamico ed è più facile ottenere vittorie. Lavoro e ricchezza non mancano, chiedere e ottenere forme di redistribuzione è più semplice e possibile. La situazione italiana è molto diversa: in una società in crisi è più difficile per i movimenti delle sinistra innovare e ottenere risultati.”