Paolo Di Stefano

Paolo Di Stefano, nato ad Avola (Siracusa) nel 1956, giornalista e scrittore, già responsabile della pagina culturale del “Corriere della Sera”, dove attualmente è inviato speciale, ha lavorato anche per “la Repubblica” e per la casa editrice Einaudi come editor. Ha insegnato Cultura giornalistica alla facoltà di Lettere dell’Università Statale di Milano. Tra le sue opere ricordiamo: la raccolta di poesie Minuti contati (Scheiwiller, 1990), l’intervista con Giulio Einaudi, Tutti i nostri mercoledì (Casagrande, 2001), il romanzo Nel cuore che ti cerca (Rizzoli, 2008), La catastròfa (Sellerio, 2011, premio Volponi), sulla tragedia di Marcinelle; Giallo d'Avola (Sellerio, 2013), Ogni altra vita (il Saggiatore, 2015), I pesci devono nuotare (Rizzoli, 2016), La parrucchiera di Pizzuto (con il nome di Nino Motta, Bompiani, 2017), Respirano i muri (con il fotografo Massimo Siragusa, Contrasto 2018), Noi (Bompiani, 2020) e i romanzi per ragazzi Sekù non ha paura (Solferino, 2018) e Il ragazzo di Telbana (Giunti, 2019). Con Feltrinelli ha pubblicato i romanzi Baci da non ripetere (1994, premio Comisso per la narrativa), Azzurro, troppo azzurro (1996), Tutti contenti (2003, premi super Flaiano, super Vittorini, Chianti, finalista premio Città di Bari), Aiutami tu (2005, premio Mondello 2006), e il reportage La famiglia in bilico (2001), oltre a l’introduzione a La mite (1997) di Dostoevskij per i “Classici”.

Paolo Di Stefano

Tutti contenti di Paolo Di Stefano

Nino Motta, tipografo, abbandona Milano e la famiglia (una famiglia disperata e ostile) e torna a Messina, sotto le mentite spoglie del giornalista, per "indagare" sulla sua infanzia in collegio che, da sempre, è rimasta intrappolata da una memoria "a macchie", incerta, segnata da un misterioso tra…

Paolo Di Stefano: La grande Inter del Mago aveva la metrica di Petrarca

Paolo Di Stefano: La grande Inter del Mago aveva la metrica di Petrarca

Chi non ricorda la famosa formazione dell' Inter di Helenio Herrera? Provate a recitarla come fosse una poesia. Vi accorgerete delle tante assonanze che la innervano senza darlo a vedere…

Paolo Di Stefano: È morto Raffaele Crovi. Il Navigatore delle Lettere

La storia di Raffaele Crovi (morto ieri a Milano a 73 anni) è zeppa di tutto ciò che la cultura può offrire: romanzi, poesie, teatro, radio, televisione, editoria, riviste, giornali, politica, da renderne quasi impossibile un resoconto...

Paolo Di Stefano: Perché le vendite dei libri finiscono in classifica e quelle delle lavatrici no?

Il libro condivide ormai quasi tutto con gli altri prodotti commerciali. Sarà un bene? Sarà un male? Dando un’occhiata agli ultimi dati Istat sulla lettura, si direbbe che non è né un bene né un male…

Paolo Di Stefano. Il Limbo. Da Dante a Luzi, quella metafora che piace all’arte

All’inizio del Trecento il limbo era stato inventato da poco. Ma se Benedetto XVI fosse vissuto al tempo di Dante, probabilmente la Divina Commedia sarebbe un poema zoppo o comunque il IV canto dell’Inferno sarebbe oggi un’altra cosa…

Paolo Di Stefano: La stagione dei premi e l’accattonaggio degli scrittori in corsa

Si apre la stagione dei premi e già circolano i nomi dei vincitori designati (più o meno previsti come quelli di Sanremo)… Non c’è premio letterario che riesca a cambiare la vita di uno scrittore italiano, a parte il Nobel.

Paolo Di Stefano: Se i “comunicatori” prendono il posto dei critici letterari

Sono d’accordo con Gabriele Pedullà quando sostiene che il libero confronto tra editoria, critica e ricerca è venuto meno in nome del marketing e che siamo circondati da scrittori mediocri che non desiderano essere giudicati.

Paolo Di Stefano: Il mestiere di scrittore (usurpare le vite altrui) non giustifica tutto

Tre anni fa il romanzo Esra dello scrittore tedesco Maxim Biller fu ritirato dal commercio. Il Tribunale di Monaco accolse l’istanza dell’ex compagna e dell’ex suocera dell’autore che si erano riconosciute in alcune pagine del libro….

Paolo Di Stefano : Il tamburo censurato

Dopo 45 anni possiamo dire che il primo romanzo del futuro premio Nobel, salutato come un capolavoro del Novecento e una bandiera politica dell’Europa liberata dal nazismo, fu stampato da Bompiani e gettato al macero.

Paolo Di Stefano: È il solito modo di fraintendere la nostra letteratura

Non se ne esce. L'Italia conosciuta all'estero è sempre quella: Primo Levi, Calvino, Eco, Tabucchi, Baricco... Ma prima di morire è proprio necessario aver letto sei libri di Calvino senza aver mai sfiorato Fenoglio, la Morante o Gadda?

Paolo Di Stefano: Napoli. I momenti più tristi, da Lauro al terremoto

Per lo scrittore Ermanno Rea Napoli ‟paga una situazione che dura da tempo enorme”. Cominciata alla fine della guerra.

Paolo Di Stefano: Cultura in piazza, che inflazione

Nei dieci anni passati dalla prima edizione del Festivaletteratura, Mantova è diventata un modello. Nella speranza di replicarne il successo e la capacità di autopromozione turistica e culturale, sono nati grandi e piccoli festival d’ogni genere…

Paolo Di Stefano: Gina Lagorio, testimone di quelle formidabili risse

Garzanti contro Einaudi, le lamentele di Bertolucci, le stroncature di Bilenchi e le accuse a Pasolini. Tutto questo nelle carte di Gina Lagorio donate agli archivi del Centro Apice di Milano. Un vero pozzo di San Patrizio per gli studiosi.

Paolo Di Stefano: Svelato il mistero del codice. È Boccaccio

Boccaccio, già anziano, scrisse un libro d’amore su richiesta di un amico. Questo testo autografo è stato scoperto dalla studiosa Beatrice Barbiellini Amidi, ricercatrice di Filologia romanza alla Statale di Milano.

Paolo Di Stefano: Mondiali 2006. Sull'attenti tra orgoglio e minacce

Un confronto tra i testi dei 32 inni della nazioni che partecipano a Germania 2006. Cosa curiosa, l’inno di Mameli, non c’è dubbio, rimane il più vittimista.

Paolo Di Stefano: Beppe Fenoglio. Cravatta, fazzoletto. E quella faccia un po' così

Ci sono tante fotografie che mostrano Beppe Fenoglio nei suoi luoghi. Il suo modo di porsi, rispetto al paesaggio che lo circonda, rende, forse involontariamente, il senso di superiore astrazione e insieme di devozione alla sua terra.

Paolo Di Stefano. Giro d’Italia. Adorni. “Ivan? Ora dimostri che non è una meteora”

Per trovare qualcuno che abbia vinto il Giro d’Italia con un vantaggio superiore a quello di Ivan Basso, bisogna risalire al 1965. Dominatore assoluto l’airone di Parma, Vittorio Adorni. Secondo Italo Zilioli a 11’26’’, terzo, a 12’57’’, Felice Gimondi…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Basso. “Credo nel progetto Giro-Tour”

A vederlo la mattina dopo, in attesa di arrivare trionfante a Milano, fresco come una rosa (il colore della sua maglia), sbarbato come sempre e sorridente come un attore di Hollywood, non sembra certo che abbia nelle scarpette tremila chilometri e rotti…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Corsi da marines. Così nasce la svolta del ricco Ivan

Va bene il ciclista gentiluomo. Ma fino a un certo punto. Prima viene il ciclista, con il suo passato, la sua fatica, i simboli che si porta dietro: un figlio nato il giorno prima, Santiago, e la sua fotografia tenuta in tasca per 207 chilometri…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia: Il gruppo va sotto processo sui tornanti: “Potevano farcela, se siamo saliti noi...”

Sono maschere di sofferenza quelle che tagliano il traguardo e si portano verso i pullman, sollevando schizzi di fango. Una sfilata di fantasmi in ordine sparso: Piepoli, Pellizotti, Caruso, Cunego, Simoni, Ghisalberti...

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Il giorno più brutto per chi guardava il calcio con senso di superiorità

Non si può mai stare tranquilli. Questo Giro d’Italia ci ha regalato un nuovo campione dal volto sorridente. Pubblico in delirio per le strade rosa per Sua Altezza Ivan Basso, il ciclista gentiluomo che non si stanca di scattare in montagna…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Primi strappi e tutti sfilano indietro, lontano da Ivan il dominatore

Alla fine, il pianto era prevedibile, a giudicare dal malumore che Damiano Cunego, sin dal mattino, non riusciva proprio a nascondere, nonostante gli occhialoni scuri. ‟Ti posso prendere la bici?”, gli ha chiesto un tifoso…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Gli extracomunitari entrano in gruppo

Giro d’Italia, d’accordo, ma è un Giro international. I corridori italiani, in partenza, erano solo 48 su 198 ciclisti. E dall’89 non c’erano tante vittorie straniere: l’australiano McEwen tre volte, i tedeschi Schumacher e Ullrich, il belga Verbrugghe, i

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Motta, ciclista-testimonial dell’Italia del boom

‟Si vedeva subito che andavo forte”. Era il ‘66 e Gianni Motta era il nuovo che avanzava nell’Italia del boom. E lui quarant’anni fa sui pedali avanzava di brutto. Vinse il Giro con il ginocchio sinistro distrutto l’anno prima per un incidente…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. In discesa su due ruote come lame

Su e poi giù. Con lo stomaco che, al contrario, prima scende pesante e poi sale pericolosamente. Su per dieci chilometri con una pendenza media del 9.8 per cento e una punta massima del 15. Poi di colpo giù dal 9 per cento fino al 13…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Quando il ciclista pedala con le parole

Chi non pedala con i piedi, può sempre pedalare con le parole. Radio corsa pedala con le parole, raccontando in diretta gli sviluppi della gara. Attacchi e contrattacchi, scatti e controscatti, come quelli che...

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. La dolce famiglia di Ivan il Terribile: “Com’è bravo il nostro eroe”

Fantasia al potere. E visto che il potere, qui al Giro, è sempre più nelle salde mani di quello che già da piccolo chiamavano Ivan il Terribile, la fantasia sulle strade verso Brescia è materia per ‟bassisti”…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Ivan ha sette giorni per diventare il nuovo cannibale

Chi si è perso l’immagine televisiva del tifoso con la maglia numero 10 di Del Piero che sul Colle di San Carlo tentava di inseguire Ivan Basso, concentrato a pedalare in salita sotto la pioggia, senza riuscire a raggiungerlo, dovrebbe ripescarla da qualc

Paolo Di Stefano: Giro D’Italia. Tredici, una famiglia di medici con la bici nel cuore

Si sale e si scende seduti sulla macchina del medico, dottor Stefano Tredici, 34 anni, guidata da Armando Villa, baffi alla D’Artagnan. Il guaio è che non ci sono vie di mezzo, si va o troppo piano o troppo forte, si frena di colpo, si scatta di colpo.

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. I ricordi del Ragioniere domatore del Cannibale

In corsa non si muove ammiraglia che Giorgio Albani non voglia. E spesso lo vuole nel suo francese da lombardo di Monza, che soffia imperativi dentro la radio: ‟Remonter au peloton!”. Risalire al gruppo…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia: E l’italiano atipico staccò l’italiano medio

Ivan Basso è l’Italia che parla senza accenti locali, che conosce l’inglese e la precisione. Non lo scatto ma la progressione. Damiano Cunego è più giovane, ma è l’Italia di sempre, quella che ci prova, a scattare, con il sorriso furbetto…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. La strada sale… e subito rispunta Pantani

‟E adesso comincia la rumba”. Sulla macchina del cambio ruote non c’è tregua. Si sale imprecando, sfiorando macchine, moto, biciclette e muri di persone. Si scende a velocità folle tagliando tornanti, evitando le rocce da un lato e i burroni dall’altro…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. La favola di Ghisalberti, l’ex bimbo fragile che scala le montagne

Non sarà Armstrong, certo. Né, per sua fortuna, ha dovuto affrontare il male con cui ha combattuto il ciclista americano. Eppure, anche Sergio Ghisalberti se l’è vista brutta e sembra un miracolo vederlo qui al Giro…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. “Caffè e sicurezza, siamo noi gli angeli dei ciclisti”

Le moto gialle corrono avanti e tornano indietro, non si danno pace, per segnalare l’imprevisto in agguato: un folle contromano, una strettoia mal segnalata... ‟Può succedere di tutto”…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Ivan e Damiano, nati per non incontrarsi mai

Ivan Basso e Damiano Cunego: gli esperti dicono che saranno i protagonisti di questo 89° Giro. Due opposte filosofie di corsa che coincidono alla perfezione con due filosofie di vita.

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. In bici a Marcinelle, dove la “catastròfa” fece piangere l’Italia

Marcinelle, 8 agosto 1956, ore 8.10. Un carrello scivola via e va a urtare contro i cavi elettrici e la condotta dell’olio, provocando un incendio in un pozzo a 975 metri sotto terra. Risultato: 262 minatori morti, 136 dei quali italiani…

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Bartali. “Io, papà e quella richiesta di Pio XII”

Affiora il conflitto con Coppi. La foto della borraccia nel Tour ‘52. Nelle confessioni della vecchiaia, Gino raccontò al figlio maggiore la sua verità: ‟Al Tour tra gli italiani l’accordo era di aiutare la maglia gialla. Tutti gli altri erano gregari. La

Paolo Di Stefano: E il gatto selvatico chiamò a raccolta i poeti

Le grandi firme de ‟Il gatto selvatico, la rivista dell’Eni voluta da Enrico Mattei, che mescolava arte, politica, pesca e buone maniere. Nel ‘59 finanziò un documentario sull’Italia. La Rai lo rifiutò: troppo duro.

Paolo Di Stefano: Addio a Giuliano Gramigna, poeta del quotidiano

Ha scritto Zanzotto: ‟Gramigna sa essere onnipresente nella nostra cultura letteraria; ma con una discrezione, un understatement, che sono pari alla tenacia, all’intensità, all’irrinunciabilità del suo intervenire, creativo o critico che sia”.

Paolo Di Stefano: Sanguineti. “I proletari smarriti nella Genova senza più industrie”

‟La catena di montaggio almeno teneva la testa libera, perché eri un’appendice della macchina. Oggi il modello egemone è il lavoro al computer, ognuno sta per conto proprio davanti allo schermo e perdere la coscienza proletaria è facilissimo.”

Paolo Di Stefano: Da Svevo a Bufalino, non è mai troppo tardi

Se vogliamo trovare, in Italia, il caso di uno scrittore che, come Philip Roth (se è vero che Everyman è il suo romanzo migliore), scrisse il suo capolavoro in età avanzata, si può tranquillamente ricorrere a Italo Svevo…

Paolo Di Stefano: Genova dà lo sfratto a Bocca di Rosa “Basta prostitute in Via del Campo”

Genova. Le prostitute di Via del Campo e dintorni, l’ex ghetto ebraico cantato da Fabrizio De André, sono pronte a fare la loro battaglia contro il prefetto Giuseppe Romano che ha disposto controlli severi per verificare l’abitabilità dei ‟bassi”.

Paolo Di Stefano: L’orchidea, simbolo di erotismo e mistero

Dalla letteratura al cinema la forza simbolica ed evocativa del fiore più sensuale.

Paolo Di Stefano: De Simone. Ora liberiamoci di Eduardo

‟Ecco come può salvarsi il Sud: resistendo, testimoniando il disagio di oggi, cercando di non dimenticare la complessità delle proprie radici, ma nello stesso tempo evitando di scambiare il conformismo per tradizione.”

Paolo di Stefano in Puglia e in Basilicata

Dal 18 al 20 gennaio una serie di incontri con l’autore di Aiutami tu tra Bari, Matera e Maglie. Il programma.

Paolo Di Stefano: Un canone letterario? Liberi tutti

Non si fa che parlare di canone. E non è una questione da poco, visto che il canone letterario è qualcosa che si avvicina al patrimonio che l’istituzione scolastica dovrebbe trasmettere alle nuove generazioni. Ma non c’è accordo tra i critici.

Paolo Di Stefano: “Non si fa la storia rimanendo dietro una scrivania”. Colloquio con Erri De Luca

‟Militanza è una parola legata alla necessità di una battaglia e in letteratura non c’è l’esigenza di usare questo termine. Oggi possiamo solo testimoniare”. Erri De Luca e ‟l’impegno” in letteratura.

Paolo Di Stefano: “Che disastro l'ideologia all'italiana”. Colloquio con Angelo Guglielmi

‟Oggi c’è una medietà narrativa, magari discreta sul piano della scrittura ma inconsistente, romanzi che veicolano significati, sentimenti, pensieri vecchi, dati per definitivi, immutabili e privi di energia interna”. L’opinione di Angelo Guglielmi.

Paolo Di Stefano: La leggenda della bibita brutta, cattiva e scorretta

Il furore etico italiano sembra da qualche tempo avere un solo obiettivo, quel ‟perfetto distillato del demonio”, come fu definita la Coca-Cola nel 1907 durante un processo voluto da metodisti bacchettoni, che la consideravano immorale.

Paolo Di Stefano: "Basta con i cannibali, la nuova generazione è flessibile". Colloquio con Aldo Nove

‟Oggi bisogna raccontare il cambiamento, attraversare questa palus putredinis, come insegna molta letteratura da Dante a Sanguineti: l’inferno e il purgatorio in cui viviamo. C’è già qualcuno che lo fa bene...”.

Paolo Di Stefano: “Eco e Sanguineti, profeti distruttivi”. Colloquio con Giuseppe Conte

"Eco e Sanguineti sono più distruttivi che costruttivi, e di fronte agli intellettuali distruttivi altri profeti alla moda possono colmare il vuoto di senso". Giuseppe Conte sull’impegno in letteratura.

Paolo Di Stefano: “Scrittori cannibali, addio”. Colloquio con Romano Luperini

‟La letteratura è cosa diversa dall’opera o dal testo letterario: è un’attività che comprende anche la critica, il dibattito sullo stile e sul rapporto tra società e scrittura, l’atmosfera in cui viene prodotto il testo artistico”.

Paolo Di Stefano: Noi di Tondelli, generazione perduta

Che cos’è stata la generazione di Pier Vittorio Tondelli? Che cosa ha rappresentato la generazione di quelli che oggi hanno cinquant'anni e che nel 1980, quando uscì il primo libro di Tondelli, Altri libertini? un libro di Enrico Palandri.

Paolo Di Stefano: Bellocchio: la letteratura si è fermata a Volponi

"Rimpiango Fortini che mi dava dell'anticomunista. E Fanfani perché era migliore dei politici d'oggi."

Paolo Di Stefano: Cases, il critico militante che sapeva osare

È morto a Firenze, per un arresto cardiaco, Cesare Cases. Era nato a Milano nel 1920. Se oggi in Italia possiamo leggere Lukács, Benjamin, Horkheimer, Adorno lo dobbiamo anche a lui.

Paolo Di Stefano: Gina Lagorio, la scrittrice che era fedele alla vita

È morta a Milano, a 83 anni, Gina Lagorio, autrice di Approssimato per difetto e Tosca dei gatti. Si formò con Fenoglio e Sbarbaro. Cantò l'etica della memoria e della Resistenza. Fu anche deputato della sinistra.

Paolo Di Stefano: Arancini, fichi d'India e l'amaro petrolchimico

Finita la scuola, a metà giugno, si partiva per il paese. Autosole, Taunus 12 M, si dormiva in macchina parcheggiati in un’area di servizio verso Napoli. Oppure ci si fermava solo per i rifornimenti e mio padre guidava tutta la notte…

Paolo Di Stefano: “Dire no a Silvio non basta per essere scrittori”. Colloquio con Alfonso Berardinelli

Berardinelli interviene sulla stato della letteratura italiana contemporanea. ‟La sinistra di oggi non vale quella di Pasolini e Volponi. Chi è politicizzato si ritrova isolato. Molti proclamano ‘odio Berlusconi’ e si sentono politicamente a posto”.

Paolo Di Stefano: Il premio letterario? Era Strega diventa fata

L'estate dei premi letterari: Strega, Campiello e Viareggio. Pochi votano per le opere migliori della stagione, gli altri accettano le pressioni degli editori. Il premio letterario? Era Strega, diventa fata.

Paolo Di Stefano: Le parole di Pasolini. Festa ed emozioni.

A Milano ci sono state tre serate su Pier Paolo Pasolini, il poeta, il narratore, il corsaro. Una folla imprevedibile è accorsa all’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini. Quasi mille persone per sera. Giovani, ma non solo, ad ascoltare le sue parole.

Paolo Di Stefano: Renzo Piano rompe con Genova. “Qui non mi vogliono”

L’architetto Renzo Piano ha offerto alla sua città, a titolo gratuito come ambasciatore Unesco, un ‟Grande Affresco” con cui ridisegnava il volto non solo del cosiddetto ‟waterfront” ma dell’intera area urbana. Ma il progetto è rimasto sulla carta.

Paolo Di Stefano: Culture diverse, stesso mondo fantastico. Così le favole insegnano a stare insieme

In ogni racconto popolare di magia e d’incantesimo si incontrano tracce e residui, anche minimi, di un vissuto sociale e dell’esperienza individuale propria di chi narra.

Paolo Di Stefano: Lo stile Luzi, arte e impegno in versi

La scomparsa del grande poeta e senatore a vita che sognava di conciliare letteratura e politica.

Paolo Di Stefano: Italiano addio, sconfitto in Europa

L’italiano esce dal gruppo ristretto delle lingue stabili dell’Unione, al quale appartengono l’inglese, il francese e il tedesco. Il presidente dell’Accademia della Crusca Sabatini: "A Bruxelles i nostri politici non difendono il prestigio della lingua".

Paolo Di Stefano su Franco Fortini

A dieci anni dalla morte non si placano le polemiche su Franco Fortini. Gli interventi di Sanguineti, Luperini, Placido, Sereni, Bertolucci in una serie di aricoli e interviste di Paolo Di Stefano.

Paolo Di Stefano: I giovani diventano mediatori culturali: corsi e master per dialogare con gli stranieri

Sempre più richiesti da imprese, uffici, ospedali. Record di iscritti nelle università. Si studiano psicologia, pedagogia, diritto, economia e lingue straniere.

Paolo Di Stefano: Trincale vende il suo mondo di cartone

L’ultimo cantastorie dice addio alla piazza: "Chiedo 120 mila euro per il mio archivio". Le ballate: Da Pinelli al San Berlusca, dalle proteste sociali al consumismo tra dischi e carteggi con il vertice del Pci:"Pajetta mi diceva che ero esagerato".

Paolo Di Stefano: La città rimpiange la normalità perduta.

La gente si chiude e cerca qualcuno su cui scaricare le paure: "Qui siamo tranquilli ma ci sono troppi extracomunitari e sbandati".

Paolo Di Stefano: Dialetti cannibali

Vernacoli, neologismi, contaminazioni invadono la narrativa giovane: riscoperta che interpreta la modernità. Al McDonald's di Udine i ragazzi si esprimono in friulano per ordinare un big-mac.

Paolo Di Stefano: Pàndora o Pandòra? I dilemmi dell’accento

Entrato nel costume il para-napoletano di Biscardi, restano i limiti della fonetica. Ma che dire del latino sine die scambiato per inglese da un malaccorto radioannunciatore che si spinse a dire: «A causa del maltempo, il concerto è rinviato sain dai».

Paolo Di Stefano: Svizzera. La nuova identità dei figli degli immigrati

‟Secondos”: né italiani né elvetici. Per la cittadinanza esami di lingua e di letteratura.

Paolo Di Stefano: Camerieri e operai, senza certezze. I nuovi emigranti italiani in Germania

Sono soprattutto giovani che arrivano dal Sud spinti dal bisogno di lavorare. Ma ci sono anche universitari del Nord-Est in cerca di alternative culturali. Lo studio di Edith Pichler dell'Università di Berlino: fenomeno ripreso negli Anni '90.

Paolo Di Stefano: Artisti, la collina della creatività

A Genova da tutto il mondo per trovare insieme l’ispirazione. Pittori, scrittori e musicisti ospitati gratis. Ma sono pochi gli italiani che presentano la domanda "Sembra San Francisco, ma ha qualcosa di più drammatico. Insomma è l’ideale".

Paolo Di Stefano: Trieste 1954. Sono corsa in piazza con una gran voglia di baciare un soldato

"Quel giorno le ragazze di Trieste si arrampicavano sui camion dei militari italiani. Ma io ero timida, cantavo solo l'Inno di Mameli..." Quel 26 ottobre ha determinato i confini dell'Italia. Una giornata particolare che ha segnato molte esistenze.

Paolo Di Stefano: Luzi, il poeta senatore

Mario Luzi è un navigatore di lungo corso, ma non ha mai seguito rotte prevedibili. Nominato da Ciampi senatore a vita, era già un senatore nel 1940, a 26 anni, quando si poteva considerare un maestro dell'ermetismo.

Paolo Di Stefano: “Bestie di Satana”. I compagni di sangue e la maledizione del 6

C'erano una volta i compagni di merende, ora ci sono i compagni di sangue, quelli che brindano con il sangue delle loro vittime.

Paolo Di Stefano: Italia ingrata, le carte dei grandi se ne vanno

Da Marinetti a Flaiano: i fondi degli scrittori del ‘900 dispersi per il mondo. I recenti casi degli archivi di Lalla Romano e Giuseppe Pontiggia rilanciano la discussione sulle sorti dell'arcipelago sommerso della nostra letteratura.

Paolo Di Stefano: Le due Simone. Quel legame di forza che unisce una madre e la figlia

In poche ore siamo stati catturati dalla retorica del "bentornate ragazze". Ma per fortuna alcune parole restano pietre. Per esempio quelle dei genitori. "So che mia figlia tornerà in Iraq: se non sarà così, vuol dire che non sarà più la mia Simona.

Paolo Di Stefano: Giovanni Raboni. Il severo "Re Censore" che scoprì la dolcezza dei versi

Applicava il suo rigore morale anche ai temi politici e sociali. La coerenza e la sensibilità come impegno e immersione nel mondo presente.

Paolo Di Stefano: Festivalfilosofia. Il pendolare incontra i filosofi in treno "Qual è la differenza tra bene e male?"

In treno col Filosofo. Remo Bodei e Luciano De Crescenzo a bordo: il convoglio diventa una piazza. Mamme con le figlie, studenti, anziane amiche all'ultima iniziativa del Festival di Modena che chiude la quarta edizione.

Paolo Di Stefano: Festivalfilosofia. Migliaia in piazza. "Anche se non capisco tutto"

"Vengo qui, mi prendo quello che mi serve e me ne vado. Non ho voglia di rimettermi a studiare, semplicemente utilizzo la cultura degli altri".

Paolo Di Stefano: E Sermonti diventa una star (della poesia)

Duemila persone, impiegati, avvocati, professori, studenti, operai, casalinghe, commercialisti, bancari, infermieri, medici, hanno ascoltato la voce calda e pacata di Vittorio Sermonti che raccontava il Purgatorio di Dante.

Paolo Di Stefano: Miracolo maccheronico, tutti pazzi per il Baldus del vecchio Folengo

Senza trucco e senza inganno, la lettura di un poema semisconosciuto del Cinquecento, sia pure tradotto in prosa contemporanea, si avvia a essere l'Evento del Festivaletteratura.

Paolo Di Stefano: In biblioteca è meglio: cambiano gli Under 25

Festivaletteratura: nuove tendenze alla kermesse. Il pubblico giovane legge di più ma diffida delle librerie.

Paolo Di Stefano: A Mantova scoppia la moda dei "cantascrittori"

Tra happening e discussioni si è aperta l'ottava edizione del ‟Festivaletteratura”: impegno e ricerca di nuove contaminazioni culturali.

Paolo Di Stefano: Pasticcio erotico per un'infelicità da belle époque.

Questa è una storia incredibile. Di un amore né felice né disgraziato, un amore sublime e squallido, uno di quegli amori che si leggono nei romanzi e che raramente si possono riscontare nelle cronache. Eppure è accaduto realmente.

Paolo Di Stefano: Aria fresca, giochi, film nella città senza stagione

Mario e Ciro lo sapevano ben prima che il ministro Sirchia glielo dicesse. Sapevano bene che uno dei pochi luoghi in cui vincere, a basso costo, anzi a costo zero, la calura soffocante di luglio e d'agosto è questo: il centro commerciale.

Paolo Di Stefano: L’appello di Sharon agli ebrei francesi

Intervista ad Amos Luzzatto, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane: "In Francia la situazione degli ebrei è davvero precaria, hanno paura a uscire di sera. Non so dire perché succede".

Paolo Di Stefano: Juliette Gréco: "La mia voce nasce dal silenzio"

"Jujube" racconta la sua straordinaria vita. Sartre scriveva canzoni per lei: "Grazie a te le parole che uso diventano pietre preziose"…

Paolo Di Stefano con Tutti contenti è supervincitore del Premio Flaiano

Con 75 voti della giuria popolare Paolo Di stefano si è aggiudicato la supervittoria della 31esima edizione del Premio Flaiano.

Paolo Di Stefano: L'agonia della guglia di Buzzati. "Salviamola". "No, giusto che cada"

Dolomiti a rischio crolli, la Gusela del Vescovà, tanto cara allo scrittore, è monitorata dagli esperti: una frattura si sta allargando.

Paolo Di Stefano: L’Italia paese di aspiranti traduttori?

I corsi della SETL di Magda Olivetti, Scuola Europea di Traduzione letteraria, si tengono quest’anno per la prima volta a Napoli, presso la Città della Scienza di Bagnoli. I corsi sono gratuiti e sostenuti da borse di studio regionali.

Paolo Di Stefano: “La Notte bianca, una scossa per Milano”

Gli intellettuali e l'evento: la città è uscita dal guscio, operazione da ripetere spesso.

Paolo Di Stefano: La notte bianca riapre la città. Milano nelle strade

Mentre l'Italia pensa a chiudere per ferie, Milano dichiara aperto per divertimento. Una città che sembrava stanca ha deciso di concedersi una notte di tranquillo delirio.

Paolo Di Stefano: Petrarca dimenticato ad Arezzo

La Casa Petrarca di via dell'Orto, in cui dicono che il poeta sia nato il 20 luglio 1304, è provvisoriamente chiusa. Visite sospese.

Paolo Di Stefano: "Il mio esame? Tutta la vita è un esame"

Liceo classico Berchet di Milano. Matteo, 19 anni a settembre, racconta la prova di italiano (traccia sul Novecento), le passioni, la musica e il volontariato. "Il piercing? Mi fa sentire più sicuro".

Paolo Di Stefano: L'Italia del Giro non è un reality show

L'Italia vista dal Giro è un Paese che si stenta a riconoscere. Completamente diverso da quello isterico dei "reality show", il cui aggettivo è palesemente una presa in giro.

Paolo Di Stefano: "Addio spaghetti e mandolino Ora l'Italia è il Paese dello stile"

Fino a ieri per la stampa internazionale, l'Italia era mafia, spaghetti e imbroglioncelli. Uno stereotipo scontato: un po' Totò, un po'Totò Riina. Oggi moda, sport e cucina hanno conquistato i giornali stranieri. Che sia anche questo un altro stereotipo?

Paolo Di Stefano: "Noi, ex bambini, guariti dalla leucemia"

Per i dieci anni dell'Istituto europeo di oncologia il team pediatrico del San Gerardo di Monza ha presentato un bilancio vincente nella lotta ai tumori del sangue.

Paolo Di Stefano: Evviva Cunego, il salvatore del ciclismo

Sul podio scoppia la pace con capitan Simoni dopo i veleni: "È il coronamento di un sogno". Nell'anno della tragica scomparsa di Pantani lo sport della bici scopre un ragazzo di 22 anni che sa entusiasmare le folle.

Paolo Di Stefano: Il filosofo in piazza allunga la vita (se la scuola lo aiuta)

Mantova, Modena, Pordenone, Trani, Venezia, Potenza, Lucera, Asti, Pescara, Como, Genova, Cuneo, Lecce, Piacenza, Lecco, Ravenna, Cagliari. Che cos’hanno in comune queste città?

Paolo Di Stefano: Il derby. Quando la battaglia dello striscione libera la fantasia

L'attesa dei tifosi nerazzurri si trasforma alla fine in malinconia, proprio mentre esplode la gioia di quelli rossoneri.

Paolo Di Stefano: Tutti in piazza, c’è il Festival. Della filosofia

A Modena attese 50 mila persone, a Milano folla per la «lectura Dantis»: è la voglia di pensare, e di capire.

Paolo Di Stefano: Libreria africana

Romanzi, racconti, poesie, leggende, diari, guide. Sono i libri che vengono venduti per le strade delle nostre città.

Paolo Di Stefano: La tragedia di Linate sfiora i campioni

Ore 15,20. E' un pomeriggio di festa, all' Idroscalo. Ultima tappa del Giro d' Italia. Crono fino a Piazza del Duomo. Maglia rosa scontata. Coppiette sdraiate a prendere il sole come se fosse estate...

Paolo Di Stefano: Giro d’Italia. Cipollini come Binda?

Giro d’Italia, quarantunesima vittoria per Mario Cipollini. Come il campionissimo degli anni trenta. Altre somiglianze? Poche!

Paolo Di Stefano: Giro d'Italia, la rivincita del tricolore

C’è la signora Carmela Di Michele, settant’anni, che dice: «La nostra terra si chiama Bassa Italia, ma sempre Italia è, noi ci onoriamo di essere italiani e anche l'Italia dovrebbe onorarsi di noi». L’idea è chiarissima e non c’è bisogno di andare oltre.

Paolo Di Stefano: Addio a Peter Russell, il poeta che non voleva più lottare

Parente del filosofo Bertrand, era nato nel 1921. Nei giorni scorsi aveva annunciato la sua resa: sono stanco di vivere.

Paolo Di Stefano: Pensioni al minimo, ma noi ce la caviamo

Viaggio nel mondo di chi si è ritirato dal lavoro. Una coppia di Milano: 848 euro al mese, la casa è nostra e abbiamo i risparmi.

Paolo Di Stefano: «Non ci sentiamo vecchi ma sopravviviamo con 400 euri»

Inchiesta sui nuovi pensionati 3: Una coppia di Palermo: «La casa dell’Opera pia ci ha salvato dal caro-affitti, combattiamo l’ozio per non lasciarci morire».

Paolo Di Stefano: «Vivo la pensione con l'entusiasmo dell'età più bella»

Inchiesta sui nuovi pensionati 2: Una coppia alle porte di Roma: «I soldi sono pochi ma riusciamo a farcela. E non mi vergogno di usare gli abiti smessi dei miei figli».

Paolo Di Stefano: Il piacere di leggere

Quanti slogan sono stati utilizzati dagli editori per convincere il pubblico che vale la pena leggere. E quanti se ne potrebbero usare.

Paolo Di Stefano: Io, prete gay: fare sesso non è un peccato

‟Mia madre per una settimana diceva: mio Dio, la gente, cosa dirà la gente…, poi se n’è fatta una ragione”.

Paolo Di Stefano: «Caro amiko, ti scrivo». E il fattore k entra a scuola

E' sbarcata prima negli Sms e su Internet. Ora si trova anche nei compiti in classe al posto del «ch».

Paolo Di Stefano: Addio a Tadini, il narratore per immagini

Emilio Tadini è morto, a 75 anni, nella sua casa di Milano. Si è spento serenamente, dopo una lunga malattia che ha fiaccato, prima che il suo fisico, il suo spirito vivace, sempre pronto all’ironia e allo scherzo.

Paolo Di Stefano: Amori e odi, da Arbasino a Volponi

Fra gli scrittori d'oggi che cosa prevale, l'amicizia, l'inimicizia o l'indifferenza? Se si guarda agli attuali sessanta-settantenni, forse non c'è da essere pessimisti.

Paolo di Stefano : C'è un'Italia che non cambia: centomila cani abbandonati per ferie

L’estate energy ci impone di liberarci delle zavorre. Dunque, la notizia che 110 mila animali, sono stati abbandonati per le strade del nostro Paese, con un aumento del 10% rispetto all’anno scorso, rientra tra i record tristemente prevedibili.

Paolo Di Stefano: “L’ora di religione” di Marco Bellocchio

Finalmente un film che recupera la figura paterna. Se ‟I pugni in tasca”, nel 1965, anticipava la disfatta esplosiva della famiglia, c’è da sperare che ‟L’ora di religione” abbia la stessa capacità profetica.

Paolo Di Stefano: Da Euripide a Ballard, errori e follie nei drammi familiari

Quanti figli e figlie, quanti padri e madri, fratelli e sorelle ha ucciso la letteratura. A cominciare da Medea.
Paolo Di Stefano: Intervista a Benigni su Dante

Paolo Di Stefano: Intervista a Benigni su Dante

Ora, con il suo Pinocchio in giro per il mondo, c’è una Divina commedia che gli si agita nella mente, dopo la consacrazione dei dantisti che hanno ammirato la sua lettura televisiva dell’ultimo canto. Un ‟turbinio” e un paio di progetti mica da ridere: la vita di Dante a puntate (tre-quattro) in televisione e tutto il poema in videocassette letto sul modello del XXXIII del Paradiso. Lavori che lo terranno inchiodato per anni all’Alighieri, e non è detto, come si pensava, che Robertino (così lo chiamava Fellini) si limiterà a fare il produttore del film. Basta scavare un po’ per capire che nonostante tutto il Dante lui lo reciterebbe volentieri, eccome (‟certo, mi darebbe una gioia…”). Ma si vedrà. Perché il Divin poeta è una febbre. Benigni ne parla con la precisione dello studioso e con l’entusiasmo allegro di un giullare: parla di sibilanti sorde e sonore, di partiture foniche, di assonanze, di figure retoriche e di accenti. Cita versi su versi, Cavalcante, Ciacco, Maestro Adamo, Paolo e Francesca, il messo celeste. Si infiamma, agita le braccia, sorride pensando al suo ‟Dante in love”. ‟Ha vissuto settecento anni fa, che sono poi dieci uomini di settant’anni in fila, uno dopo l’altro. In fondo Dante è vicinissimo a noi. Dieci persone di settant’anni: uno muore e ne nasce un altro, per dieci volte. Fa impressione”.