Furio Colombo

Furio Colombo (19319, giornalista e autore di molti libri sulla vita americana, ha insegnato alla Columbia University, fino alla sua elezione in Parlamento nell’aprile del 1996. Oltre che negli Stati Uniti, ha viaggiato a lungo in Asia e in America Latina. Ha scritto per molti giornali, da ‟Il Mondo” a ‟La Stampa”, a ‟The New York Review of Books” e ha realizzato decine di documentari e servizi giornalistici per la Rai. Ha diretto l’Istituto italiano di cultura di New York dal 1991 al 1994 e inoltre ‟L’Unità” fino all’inizio del 2005. È stato più volte deputato. Tra i suoi numerosi libri: America e libertà. Da Alexis de Tocqueville a George W. Bush (Baldini Castoldi Dalai, 2005), L America di Kennedy (Baldini Castoldi Dalai 2004), Manuale di giornalismo internazionale. Ultime notizie sul giornalismo (Laterza, 1999), insieme a Romano Prodi, Ci sarà unItalia. Dialogo sulle elezioni più importanti per la democrazia italiana (2006), La paga. Il destino del lavoro e altri destini (2009), Marco Alloni dialoga con Furio Colombo. Il diritto di non tacere (2011) e Contro la Lega (2012). Con Feltrinelli ha pubblicato La città profonda. Saggi immaginari su New York (1994).

La città profonda di Furio Colombo

Una serie di saggi sulla città di New York che, muovendo da diversi punti di osservazione, danno una visione insolita e suggestiva del presente - e in qualche modo del futuro - della grande metropoli americana. 'Saggi immaginari': il filo conduttore dei testi non è un concetto, un'…

Furio Colombo: Radio Londra

Furio Colombo: Radio Londra

Ha ragione Il manifesto a definire ‟misteriosa” Radio Radicale. Come spiegare una radio simile in un Paese che ha subito (e subisce da tempo) un pauroso blocco delle informazioni…

Furio Colombo: Avviso d’emergenza

Voci di estremo allarme si alzano nel Paese in cui un nuovo governo aveva fatto finta di essere normale. Improvvisamente annuncia una serie di leggi con cui inventa un clima di tensione e paura. E risponde a quel clima inventato con leggi liberticide…

Furio Colombo: Il Tibet e noi

Il costo umano, prima che politico, del Tibet, non può essere vittima collaterale di volenterosi sportivi, in nome del famoso grido con le lacrime agli occhi: ‟lo spettacolo deve continuare”.

Furio Colombo: Fascisti tra noi

Molti commentatori trovano divertente che vi siano signore della buona società che si dichiarano ‟orgogliose di essere fasciste” e si iscrivono al primo e al secondo posto della lista elettorale fascista. Le intervistano come a una sfilata di moda…

Furio Colombo: Giorno della Memoria. Italia contro Italia

Oggi è il ‟Giorno della Memoria”. C’è chi si domanda se sia una formalità, una cerimonia, l’occasione di un bel discorso nell’Aula Magna. C’è chi teme che tornare al passato divida e riapra non solo immagini di tragedia…

Furio Colombo: L’odore del diavolo

Vedo un problema per i giornalisti che verranno dopo (alla fine un dopo ci sarà) e dovranno spiegare l’applauso che ha coperto la voce di Clemente Mastella mentre - alla Camera dei Deputati - ha lanciato la sua invettiva contro i giudici…

Furio Colombo: Pd, per un codice morale

Mi confronto con la diffusa definizione di ‟temi eticamente sensibili”. Ci dicono che sono questioni che una parte di noi, nel Pd, dichiara non negoziabile neppure da mettere in discussione. Oppure, lasciando uno spiraglio di speranza, dichiara risolvibil

Furio Colombo: Racconto di Natale

Ogni Paese, in Europa, ha una sua tradizione per celebrare il fine d’anno e il solstizio d’inverno, una tradizione a volte ancora segnata da tracce di riti e usanze pagane che si intravedono dietro la festa cristiana…

Furio Colombo: Il Pd e le macerie italiane

Nasce il Pd ed è vita nuova. La vita nuova è cominciata con impeto. Più di tre milioni di cittadini hanno votato e forse non è fuori luogo rivolgere un pensiero a Storace. Come ha fatto il premio Nobel e senatrice a vita Rita Levi Montalcini.

Furio Colombo: Invece della guerra

Ora è chiaro e documentato, dunque storicamente vero: Saddam Hussein stava per andarsene. Aveva accettato di lasciare il potere e di scomparire in esilio. Voleva una buona uscita esosa. Ma non c’erano bombe, non c’erano morti iracheni…

Furio Colombo: Politica, ultimo appello

Via dal video, tutti e subito. Mi riferisco alla folla di volti e di voci della politica che sono presenti dovunque a tutte le ore. Proverò a dimostrare perché questo può essere il primo, vigoroso taglio al costo della politica…

Furio Colombo: Sicurezza è...

Se dico che, girando per una città italiana, ho più paura, da pedone, di attraversare una strada sulle strisce bianche di quanta ne abbia, da guidatore, di sostare a un semaforo dotato di lavavetri, il ministro dell’Interno Amato si irriterà di nuovo?

Furio Colombo: Partito democratico. Perché mi fermo qui

La segreteria tecnica del Partito democratico ha accolto ‟con riserva” la presentazione delle firme per la mia candidatura. La ragione della ‟riserva” è che molte di quelle firme mi sono state inviate via fax...

Furio Colombo: Partito democratico. La mia lettera d’intenti

Scrivo questa ‟Lettera di intenti” per porre formalmente la mia candidatura alla Segreteria del Partito Democratico...

Furio Colombo: Dossier Sismi. Primo, spiare

Se racconti a un collega europeo o americano che in Italia magistrati e giornalisti sono stati sistematicamente posti sotto sorveglianza dei servizi segreti e non hanno fatto una piega non ci credono....

Furio Colombo: Il nodo

C’è un solo economista pronto a dimostrare che i piccoli e medi negozi italiani (con il turismo in crescita e la domanda in aumento) chiudono per tasse, e non piuttosto perché scacciati dai mega-store?

Furio Colombo: La Marcia su Roma

Le ‟rivolte delle tasse” giustificate o no, sono quelle che, nella storia, hanno sempre portato sovvertimento e sangue.

Furio Colombo: Caso Speciale. America e Italia

Un dramma pericoloso si sta svolgendo intorno a noi. Mi riferisco all’estremo rischio per una repubblica democratica: spingere le Forze armate allo scontro con le istituzioni elette, puntare sulla rivolta dei generali…

Furio Colombo: Partito e popolo

Il partito a cui si riferisce il titolo di questo articolo è il Partito democratico. Come tutti i lavori in corso crea una immensità di inconvenienti per coloro che eventualmente ne beneficeranno: non vedono, non sanno, non partecipano…

Furio Colombo: Un caso Speciale

Il generale Speciale, ‟sempre agli ordini”, ha dato il via al suo piano ben preparato, che appare in curiosa e interessante sintonia con il piano ‟Peron-Chavez-Brambilla” di Silvio Berlusconi.

Furio Colombo: Il partito unico

Ha ragione Pierluigi Battista (Corriere della Sera, 5 maggio) quando dice che ‟l’anomalia italiana è una anomalia doppia”. Un giorno si punta l’indice e il giorno dopo tutto è perdonato.

Furio Colombo: Partito democratico. Il partito guida

Sarà il partito democratico americano il modello di cui va in cerca il nascente partito democratico italiano nel futuro invocato a Firenze e presentato a Cinecittà?

Furio Colombo: La politica come Disneyland

In molti nostri discorsi politici ci aggiriamo fra imitazioni della realtà in cartapesta, e non un solo telegiornale o severo commentatore che ci ammonisca: attenzione, state attraversando un paesaggio imitato e inventato…

Furio Colombo: Welby, salviamo il dottor Riccio

Ci sono molte ragioni per non dimenticare il caso di Piergiorgio Welby, la sua sofferenza, la sua residua ma forte voce che non ha smesso richiedere agli esseri umani che gli stavano intorno di intervenire e di porre fine al suo disumano dolore.

Furio Colombo: Joan Baez, applausi ma non in tv

Eccola là, Joan Baez, sul palco dell’Auditorium di Roma, che dice: ‟Chiedo scusa per tutto quello che il governo del mio Paese sta facendo nel mondo… Questa canzone è stata scritta per chi muore in Iraq e in Afghanistan. La dedico a Gino Strada”.

Furio Colombo: Ostaggi

La parola-chiave, la parola che aiuterà gli storici del futuro a ritrovare quest'epoca, nelle ricerche cartacee e in quelle informatiche, sarà ‟ostaggi”….

Furio Colombo: Senato, una brutta giornata

Due senatori, Rossi e Turigliatto, della maggioranza eletta con Prodi, non hanno partecipato al voto al Senato. Perché lo hanno fatto? Perché, ci fanno sapere, sono in favore della pace. E i berlusconiani esultano...

Furio Colombo: Piccolo Gulag

Finalmente sappiamo che cosa è successo a Vicka-Maria, la bambina bielorussa ospite a Cogoleto, in Italia, nell’unico breve e felice tempo della sua vita.

Furio Colombo: Leopoldo Pirelli. Il vecchio e il nuovo

Ecco come ricordo Leopoldo Pirelli. Un uomo serio e sereno che ha fatto della responsabilità (verso il suo Paese, non solo verso i suoi affari) un punto di riferimento.

Furio Colombo: Il governo del Papa

Il Papa non può governare l’Italia, ma può fare in modo che diventi ingovernabile. È permesso dirgli che ciò che sta facendo, mentre getta tutto il suo peso su questo solo Paese, è ‟pericoloso” e ‟destabilizzante”?

Furio Colombo: Usa. Avere e non avere

Un nuovo fantasma si aggira per l’America, quello dei troppo ricchi decisi a farsi valere. Cartelli proclamano ‟tutto il potere ai ricchi” e anche, parafrasando il vecchio ‟black is beautiful” del potere nero, il grido sembra essere ‟ricco è bello”.

Furio Colombo: L’esecuzione di Saddam. Bush condanna se stesso

Quando Saddam Hussein sarà impiccato, una di queste ore, mentre tanti continuano a credere nel detto kennediano ‟un problema creato da uomini può sempre essere risolto da uomini”, George W. Bush avrà proclamato per sempre il suo fallimento…

Furio Colombo. L’esecuzione di Saddam. La lunga notte

Nessuno di noi pensava di appartenere a una civiltà e a un tempo in cui puoi chiamare ‟vittoria per la democrazia” l’enorme cappio che boia mascherati mettono al collo di un uomo che li guarda e che ti guarda.

Furio Colombo: Welby. Vita, morte e politica

Mi unisco sin d’ora a chi deciderà di dire (e di fare) ciò che la civiltà impone: il silenzio è colpa, il rinvio è scusa. Un uomo non può essere abbandonato alla sua pena indicibile.

Furio Colombo: Iran. Per negare la Shoah

A Teheran, sotto la finzione grottesca del convegno universitario, si è aperto un processo alla Shoah, definita come un’invenzione della cultura europea, succube del complotto ebraico.

Furio Colombo: Berlusconi e la piazza

La manifestazione della Cdl. La sola libertà che Berlusconi ha definito con chiarezza è quella del profitto e del patrimonio. Avrà certo i suoi sostenitori. Ma è dubbio che un intero Paese si possa scatenare per la ricchezza di alcuni.

Furio Colombo: Litvinenko, una storia italiana

Una ex spia del Kgb è stata uccisa a Londra alcuni giorni fa alla presenza di un ex collaboratore di primo piano della Commissione Mitrokhin del Parlamento italiano.

Furio Colombo: America, chi ha vinto

È stata una bella esperienza rivedere a Roma Ted Kennedy. Era come incontrarsi in un’America amata e ritrovata, dove non si può arrestare qualcuno in segreto, non ci si imbarca in guerre impossibili senza badare al costo delle vite e al modo di uscirne…

Furio Colombo: Usa, vittoria dei democratici. L’ora del tramonto

George W. Bush ha perso le elezioni. Il suo ministro della Difesa si è dimesso. Accade - ti dicono - nelle cosiddette elezioni di mezzo termine. Infatti è già accaduto. Ma non nelle proporzioni, non con le conseguenze con cui questa volta gli americani ha

Furio Colombo: L’altra faccia della destra

Un’ombra copre le vicende italiane da quando Silvio Berlusconi, inviando una cassetta pre-registrata alle reti televisive (una cassetta, non la persona, come si fa con gli ostaggi) è ‟sceso in campo”, ovvero ha iniziato la sua carriera politica….

Furio Colombo: La bambina sparita

Sto per scrivere ancora una volta a proposito della bambina di nazionalità bielorussa Viktoria-Maria. Per farlo devo rispondere alla domanda: se parlo di nuovo di questa storia darò un aiuto a Maria oppure renderò ancora più grave il suo isolamento?

Furio Colombo: Maria, la bambina che paga per tutti

Questo Paese, che ama tanto i bambini e che ci spiega due o tre volte al giorno che prima di tutto viene la famiglia, è pronto a spedire Maria da una famiglia che la ama ad un orfanotrofio che - nel migliore dei casi - la considera un numero.

Furio Colombo: L’editto di Ratisbona

Molti pensano che se si dà torto al Papa si prende una posizione antireligiosa e si manca di rispetto al suo magistero. È una posizione tanto più irriguardosa per chi non si sente subordinato a quel magistero….

Furio Colombo. Oriana Fallaci. La rabbia e il rimpianto

Tornano, come in una luce stroboscopica, flash di memoria. Oriana Fallaci, ragazza bella, sfacciata, incredibilmente simpatica, in una strada di New York che si presenta da sola e si unisce all’istante a un viaggio a Washington….

Furio Colombo: La guerra secondo loro

Gianfranco Fini vive un brutto momento politico. Sotto di sé non ha un partito da guidare, sopra di sé non ha un leader assoluto a cui dare ragione…

Furio Colombo: Cinque anni dopo

Questo è il giorno in cui in molti ci fermiamo a pensare e a spiegare come è cambiata l’America. Io vorrei usare l’anniversario di quel giorno tremendo per dire come è cambiata l’Italia.

Furio Colombo: Il conflitto del conflitto di interessi

‟Mi manca la Peroni e mi manca Berlusconi” canticchiava ieri al supermercato un signore che mi precedeva nella fila alla cassa. Forse aveva notato l’Unità bene in vista sul mio carrello. Avrei voluto dirgli che anche a me manca Berlusconi….

Furio Colombo: La fine della pace

Il debutto in grande del terrorismo, l’11 settembre, ha cambiato la storia. Da allora non c’è più la pace come l’abbiamo sempre concepita: intervallo fra i conflitti. Da allora c’è un lungo percorso di incertezza, di ambiguità, di turbolenza.

Furio Colombo: L’informazione Spezzata

Una linea di conflitto attraversa l’Italia. Ci sono giornalisti da una parte e giornalisti dall’altra, come nei Tre giorni del Condor. Una situazione che si presta a una forte analogia con il giornalismo americano.

Furio Colombo: Dopo il referendum. Passano i dialoganti

Riflessioni dopo il referendum. Il secco No degli italiani (60%) non ferma il fronte a favore del premierato forte. Tra questi anche Rutelli, che dichiara di sapere per certo qual è l’interesse degli italiani. Ma siamo poi così sicuri?

Furio Colombo: Quei “no” sull’Afghanistan

Le dichiarazioni di voto contrarie alla permanenza dell’Italia in Afghanistan di alcuni esponenti del centrosinistra hanno, paradossalmente, l’effetto di rafforzare chi in guerra ci ha portato davvero e senza alcun motivo.

Furio Colombo: Parlamento dirottato

Per ore il Senato della Repubblica è stato tenuto in ostaggio con tutti i senatori dentro, come un aereo dai terroristi. L’autore del dirottamento di una delle due Camere è il senatore di Forza Italia Malan…

Furio Colombo: Referendum. L’Italia è salva

Hanno tentato di assestare all'Italia una paurosa botta di secessione, ducismo e caos. Lo hanno fatto coloro che volevano la secessione, coloro che volevano il caos. Era la cosiddetta riforma Bossi-Berlusconi. Ma gli italiani hanno detto NO.

Furio Colombo: Referendum costituzionale. È in gioco l’Italia

C’è un rapporto stretto tra la cosiddetta riforma della Giustizia dell’ex ministro Castelli e il grave danno che si vuole recare alla Costituzione con la Riforma Bossi-Berlusconi su cui siamo chiamati a decidere (decidere per il NO) con il referendum.

Furio Colombo: Afghanistan. Noi e Gino Strada

Poiché noi ci siamo, in Afghanistan, abbiamo il dovere di fissare insieme i criteri del nostro stare qui per aiutare, abbiamo il compito di svolgere un ruolo sempre più alla pari e sempre meno da ‟autorità straniere che vanno e vengono senza sapere”.

Furio Colombo: Addio Siciliano, costruttore di cultura

Con Enzo Siciliano se ne va un gran pezzo della vita italiana. E non è questione di memoria, di affetto o di nostalgia...

Furio Colombo: Morte Pibiri. Il pianto del soldato

Purtroppo non è vero che la celebrazione solenne della morte di un soldato esime dal chiedersi perché e come è morto quel soldato. Fiumi di solennità, e anche vera e affettuosa solidarietà di tanti lasciano solo comunque il padre del primo caporale Pibiri

Furio Colombo: Cittadini ancora uno sforzo

La campagna elettorale finisce tra poco ma non è ancora finita. Non fino a che pesa su di noi una ipoteca che la Repubblica non è in grado di pagare. Quella che pignora e intende svendere tutta la seconda parte della Costituzione nata dalla Resistenza.

Furio Colombo: Un Papa revisionista

Benedetto XVI, di fronte ai cancelli di Auschwitz e Birkenau, ha usato due sole volte la parola che rappresenta il destino assegnato dai nazisti agli Ebrei, la Shoah. Ha nominato Stalin fra i mali del mondo. Non ha mai nominato Hitler.

Furio Colombo: Cominciamo bene

Via del Corso, Roma. Una moto si ferma nel traffico, l’uomo alza il casco per gridare: ‟Bolscévici. A morte i bolscévici, anche quelli travestiti”. Una piccola folla di turisti tedeschi capisce lo strano insulto. Si guardano, mi guardano…

Furio Colombo: Una storia pulita

L’Italia ha avuto fortuna con la elezione del nuovo Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è e sarà il Presidente di tutti proprio perché è qualcuno, con una vita, un passato personale, noto a tutti e rispettato da tutti.

Furio Colombo: Ci sarà un’Italia

Berlusconi se ne va. È la vera, la grande notizia che cambia la vita italiana, compensa la fatica e la tenacia di chi non ha smesso mai di indicare in lui il pericolo per la Repubblica, la profonda distorsione che aveva travolto e deteriorato la realtà.

Furio Colombo: Per l’Italia

Noi che votiamo oggi per l’Ulivo, sappiamo che il nostro voto ha due ragioni. Una per l’Unione, che dovrà governare, forte e compatta, un Paese alla deriva. L’altra è per l’Italia. Vogliamo che torni a vivere…

Furio Colombo: Piccolo Malaffare

Oltre il grande malaffare del conflitto di interessi, c’è il piccolo malaffare dei complici spontanei, che si offrono e si prostrano con il coraggio estremo di chi vuole a tutti i costi essere bene accetto al potere.

Furio Colombo: Storie di regime

Propongo una legge che faccia finire la persecuzione contro Bernardo Provenzano. Che quest’uomo possa finalmente tornare a vivere alla luce del sole come tutti i cittadini dopo essere stato costretto a restare alla macchia per quarant’anni.

Furio Colombo: I tormenti di Panebianco

Panebianco teme che la sinistra italiana, che viene dalla lotta al fascismo e alle leggi razziali, sul problema di Israele, non possa tenere testa ai nuovi alleati fascisti che siedono adesso, in campagna elettorale alla destra di Silvio Berlusconi.

Furio Colombo: Missione: spaccare

Non è vero che non c’è un programma elettorale del gruppo Berlusconi. C’è, ed è così semplice e radicale che si riassume in una sola parola: spaccare.

Furio Colombo: Tribunale speciale

Triste il tramonto di un uomo che concepisce soltanto yesmen e applausi deliranti, non sa governare perché ha passato cinque anni a occuparsi di se stesso, dal look ai processi, ai bilanci della propria azienda, la sola arricchita sotto questo governo.

Furio Colombo: Negazionismo di governo

L’accordo dal presidente del Consiglio porta nello schieramento ufficiale del centrodestra accanto a Casini e Fini la peggiore specie di fascismo negazionista, di fascismo coinvolto in inchieste per banda armata e stragi.

Furio Colombo: Barbato, cartoline dalla Libertà

Succedono cose strane, in Italia, nell’Italia bloccata di Berlusconi. Succede che Andrea Barbato, esiliato dalla Rai di Berlusconi Primo nella totale assenza di incarichi di lavoro, venga ricordato affettuosamente nel decennale della sua morte…

Furio Colombo: Svastiche di regime

Tornano le svastiche, croci celtiche, striscioni che inneggiano ai forni. Stiamo parlando di sottocultura, certo, ma non di un angolino perché intere curve di stadio sono l’ambiente di queste grandi manifestazioni oscene.

Furio Colombo: Grandi opere

Berlusconi ha dichiarato: ‟L’Unità ha scritto che sono peggio di Saddam Hussein. La sera stessa qualcuno ha cercato di farmi fuori”. Hanno attentato alla sua vita? Dove, quando, perché non c’è intervento della Digos e informazione al Parlamento?

Furio Colombo: Amnistia Marcia di Natale

Marco Pannella, rimasto solo con la sua proposta di amnestia, ma non per questo scoraggiato, ha organizzato una ‟Marcia di Natale” da Castel Sant’Angelo al carcere di Regina Coeli.

Furio Colombo: Legge proporzionale. Contro l’Italia

Andremo a votare con una legge elettorale meticolosamente studiata per renderci ciechi, irresponsabili, non in grado di eleggere candidati ma vincolati a pacchetti-partito identificati soltanto dal simbolo.

Furio Colombo, Antonio Padellaro: Basta, sfidiamo il premier

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha accusato ‟l’Unità” di essere ‟il veicolo dell’odio e della menzogna”. Trattasi di insulti abituali, ma la novità è che adesso ‟l’Unità” dice basta alla diffamazione reiterata e insistente.

Furio Colombo: Amnistia. Perché Sì

L’amnistia ha varie forma. Nel caso dell’Italia sarebbe una decisione che non fa riferimento alla volontà del legislatore o del governo, ma al realistico stato dei fatti: un atto di giustizia che risponde a uno stato di necessità.

Furio Colombo: Dopo la caduta

Un rapporto internazionale (‟The Economist”), duro e senza salvezza contro Silvio Berlusconi, nel nostro Paese è stato filtrato, reinterpretato, addolcito attraverso un regime mediatico instaurato con la forza e l’intimidazione.

Furio Colombo: Robert Kennedy, l’onore dell’America

Nel 2005 Robert Kennedy avrebbe compiuto ottant’anni. Riflettere sul vuoto di non avere mai saputo come avrebbe governato quel leader non è nostalgia, è dichiarazione politica.

Furio Colombo: La Leggenda della Coca Cola

Mi sfugge da dove i consiglieri comunali della sinistra torinese hanno trovato ragioni per boicottare la Coca Cola, iniziativa odiosa che dovrebbe essere riservata a fatti gravi e provati della nostra vita.

Furio Colombo: La tassa sugli italiani

La tassa sugli italiani è quella che paghiamo per il solo fatto di essere governati da Berlusconi e dalla sua corte succube o complice o misteriosamente ubbidiente. E i mesi che ci separano dalle elezioni riparatrici ci sembreranno lunghissimi.

Furio Colombo: Banlieue. “La prossima volta il fuoco”

Non c’è niente di misterioso nella rivolta che incendia Parigi (anche nei quartieri centrali) e altre città francesi. Basta abbandonare al degrado e all’isolamento, sia culturale che fisico, parti intere delle comunità cittadine.

Furio Colombo: La memoria del mondo

Shoah non è soltanto la memoria di un immenso e meticoloso progetto di genocidio di tutto un popolo in tutta Europa. È memoria di un delitto italiano.

Furio Colombo: Perché la guerra in Iraq?

Nigergate. Le responsabilità di Karl Rove e Lewis Libby, i fedelissimi del presidente Bush e di Dick Cheney, nella falsificazione delle prove che hanno portato alla guerra in Iraq sono oggetto dell’indagine del procuratore Patrick Fitzgerald.

Furio Colombo: Va in onda il cambiamento. Guerra civile in tv

Alla solita difesa vespiana del governo a ‟Porta a Porta”, Romano Prodi ha risposto con un ‟Eh no, caro” e ha segnato, un momento prima di Celentano, la crepa del regime. Adesso sappiamo dove si gioca la battaglia della libertà.

Furio Colombo: I Bastardi di Gad Lerner e dell’Unesco

Diversità culturale vuol dire che ogni Paese e gruppo e cultura si impegnano (anche nell’uso dei mezzi di comunicazione più avanzati) a lasciare spazio alle minoranze, agli immigrati. Perché in fondo, dice Lerner, ‟sei anche tu un bastardo”.

Furio Colombo: Lapo Elkann. E adesso lasciatelo in pace

I media, giornali e televisioni, sono cannibali. Divorano vite e reputazioni. Divorano persino quando esaltano, e persino quando coloro che sono esaltati dai media sono i primi a stare al gioco.

Furio Colombo: Manifestazione a Roma. Ultime notizie in tv

Il discorso del capo della opposizione, Romano Prodi, è andato in onda come in un Paese normale, come in qualunque democrazia. Come non era mai successo da quando Berlusconi è Berlusconi, cioè un incombente pericolo per la democrazia italiana.

Furio Colombo: Il gioco della morte

La vera domanda che deve essere rivolta ai responsabili delle ‟prove di terrorismo” avvenute a Roma è la seguente: si può fare il gioco della morte, il più elusivo e sorprendente degli eventi?

Furio Colombo: Milano, una penosa messa in scena

Niente è più inutile e tragicamente fatuo della cosiddetta esercitazione contro il terrorismo avvenuta a Milano. Si è trattato di una messa in scena teatrale con attori e comparse, che non ha niente a che fare con la realtà.

Furio Colombo: Iraq, la caduta del potere

La guerra non divide americani da anti-americani, ma lega coloro che rimpiangono le vite perdute, che hanno sempre saputo che lo strumento guerra sarebbe stato tremendo e inutile, che si rendono conto che l’immensa distruzione di cui è capace una guerra.

Furio Colombo: Lo Stato, il mercato e la vita

La tragedia di New Orleans serve per ricordare che un mercato senza regole e senza controlli crea un mondo selvaggio, e che il ruolo della politica è quello di congiungere i pezzi di un mondo che ha interessi diversi, e a volte divergenti.

Furio Colombo: Terrorismo in tv. Ultima fermata a Stockwell

Nella lotta al terrorismo, la segretezza e il continuo depistaggio dell’opinione pubblica sono diventati il metodo. Come se l’opinione pubblica democratica fosse infantile e la democrazia dovesse negare se stessa per difendersi.

Furio Colombo: Dopo Londra. Quale pace, quale guerra

Sentir parlare di guerra al terrorismo e, allo stesso tempo, di operazione di pace in Iraq, crea confusione nella gente. Siamo in guerra o no? I ragazzi morti a Nassiriya sono morti durante una missione di pace? Analisi delle contraddizioni italiane.

Furio Colombo: Dopo Londra. Il niente e la speranza

Si è appena diradata la polvere delle spaventose esplosioni di Londra e subito si vede un paesaggio devastato. Parlo del modo in cui esseri umani responsabili, cui sarebbe toccato di dare un senso di presenza, si sono comportati.

Furio Colombo: Bombe a Londra. La guerra dei mondi

Le dichiarazioni del ministro degli Interni inglese Clarke sugli attentati di Londra: ‟È giusto essere arrabbiati in questo momento. Ma il nostro dovere è di restare lucidi e di comportarci secondo logica e ragione”. Questa è la strada da seguire...

Furio Colombo: Inchiesta genovese sui servizi segreti privati

In Italia, apprendiamo da una inchiesta giudiziaria, esiste un servizio segreto denominato Dssa, che crede o fa credere di essere al servizio dello Stato, che crede o fa credere di offrire uomini e sostegno a servizi americani.

Furio Colombo: Italia, il film impossibile

Forse è una fortuna che nessun giovane regista italiano si dedichi alla realtà, a ciò che accade tutti i giorni nel nostro Paese come facevano un tempo Rosi, Visconti, Pasolini…

Furio Colombo: Referendum. La grande astensione

Per capire quanto sia pericoloso socialmente, culturalmente, moralmente, l’espediente dell’astensione occorre considerare attentamente il discorso del presidente del Senato Marcello Pera sul rapporto tra religione e politica.

Furio Colombo: Il ritorno della “lira”. Distruggere l’Europa affondando l’Italia

La Lega promuove l’idea del ritorno alla lira, il ministro Calderoni sostiene che Ciampi è uno sconfitto insieme all’Euro e all’Europa. Finalmente il centrodestra ha trovato un colpevole che non sia l’irresponsabilità del governare male.

Furio Colombo: Usa. Questioni di classe

Il ‟New York Times” è tornato alla sua tradizione di rivelazione anticipata di cose che stanno avvenendo ma non sono ancora notizia. In modo sensazionale ha annunciato in prima pagina che le classi sono tornate a esistere e a segnare la vita americana.

Furio Colombo: Crisi nell’Ulivo. Noi con Prodi

Rutelli lancia la "Margherita" verso le prossime elezioni annunciando che il partito correrà da solo nel proporzionale e, soprattutto, che non sarà più il ‟partito di Prodi”. Analisi del conflitto nel centrosinistra.

Furio Colombo: L’Ombra lunga della Destra Americana

I neoconservatori e le loro promesse impossibili, il loro annuncio di un paradiso militare capace di dividere i giusti dai nemici e di colpire il nemico in anticipo, sono già il nostro passato, un brutto passato.

Furio Colombo: Il mistero Calipari

La morte di Nicola Calipari, ucciso mentre compiva una missione su istruzioni precise del governo italiano, è solo in apparenza un problema nelle relazioni fra Italia e Stati Uniti. La questione in realtà è tutta italiana...

Furio Colombo: Ricordando Saigon

Ero entrato, senza saperlo, senza poterlo prevedere, sulla scena di un dramma che si stava appena compiendo: la guerra del Vietnam, che gli americani non potevano perdere, perché erano troppo potenti...

Furio Colombo: L’Imitazione di Ratzinger

Osservando la non esaltante scena italiana, si nota che i nuovi imitatori di Ratzinger non sono in cerca di un Pontefice per illuminare la fede che non hanno. Sono in cerca di un re da dislocare sul loro desiderio non di verità ma di potere.

Furio Colombo: Crisi di governo. Missione compiuta

La processione di coloro che stanno abbandonando Palazzo Chigi ci dice che niente più ruota intorno a Berlusconi, perché si è visto che non c’è alcun prestigio. Non è delegittimazione. È constatazione della realtà. Missione compiuta.

Furio Colombo: Funerali del Papa. Il Patto di Roma

Che cosa è successo l’otto aprile, giorno dei funerali del Papa, fra milioni di persone presenti e decine di milioni davanti a un video o in una piazza del mondo? Che cosa è successo di indimenticabile?

Furio Colombo: Un messaggio pericoloso

Le parole ‟terrore e morte” non fanno parte degli argomenti di una campagna elettorale o di un confronto politico. Eppure, Berlusconi ha detto che se lui perdesse le elezioni il suo avversario, il centrosinistra, seminerebbe in Italia ‟terrore e morte”.

Furio Colombo: Stella di Davide e saluto fascista

La storia comincia dai simboli. Ritirare la stella di Davide dalle magliette dell’Ajax ed esibire, come Di Canio, il saluto fascista, porta male all’Europa. Quello di Di Canio forse è un gesto stupido. Ma il fascismo è iniziato con gesti stupidi…

Furio Colombo: Dietro la notizia niente

Tsunami. Inutile fingere: questa è la notizia dell’anno, forse dei prossimi dieci anni. È la notizia, non la coscienza di ciò che è veramente accaduto, a imporre tanto spazio e tanta attenzione. Infatti, dietro la notizia niente.

Furio Colombo: In memoria di una signora amica. La morte di Susan Sontag.

Era una nuvola di capelli neri, Susan Sontag, quando ha cominciato ad alzare la voce e a farsi sentire in un mondo in fermento però affascinato più dal fare la rivoluzione come teatro che dal cambiare davvero le carte in tavola.

Furio Colombo: Auguri ma per cosa

Tanti auguri. Ma per che cosa? A noi, mentre scriviamo, ne viene in mente uno solo, che semplifica il discorso e spiega quel che pensiamo e diciamo e scriviamo ogni giorno: Tanti auguri di una Italia senza Berlusconi.

Furio Colombo: Il viaggio di Fini

Dopo Renato Ruggiero, dopo il penoso interim di Silvio Berlusconi, dopo Franco Frattini, c’è un quarto ministro degli Esteri. È Gianfranco Fini, e cambia radicalmente le carte in tavola.

Furio Colombo: Usa, Europa, Italia

L’Italia coloniale di Berlusconi - esperienza nuova per un Paese non privo di orgoglio, come si è visto con la Resistenza - ha seguito le elezioni americane e accolto il risultato con lo stesso spirito di Bombay e Calcutta ai tempi d’oro degli inglesi.

Furio Colombo: Bush presidente. La strategia del capo

Il mondo di Bush: c'è l'America e c'è il terrorismo. Il terrorismo è dovunque, dunque qualunque guerra si deve fare, si dovrà fare senza discutere sul luogo e sul tempo. Poiché il mondo è diviso, ci sono solo due opzioni, stare con l'America o contro.

Furio Colombo: Elogio degli italiani

Credo sia giunto il momento di dedicare agli italiani un pensiero riconoscente. Qualunque popolo governato con il cinismo, gli spettacoli da circo, le clamorose affermazioni e negazioni… avrebbe perso ogni fiducia nelle istituzioni e nella politica.

Furio Colombo: La politica e la fede

Deve la fede, intesa come verità, prevalere non solo nel contesto di ciascuna vita di credente ma anche nella vita dei non credenti, nelle decisioni politiche che riguardano tutti?

Furio Colombo: Ho visto due Americhe col cuore in gola

Viaggio negli Usa che oggi scelgono tra Bush e Kerry. Tutto si è fermato, come quando si aspetta un tifone. Ma l’attesa non è neutrale: mai gli americani erano andati a votare in un Paese così profondamente spaccato.

Furio Colombo: Il salario della paura

Quanto guadagnavano Simona Torretta e Simona Pari? La domanda, in un altro Paese, apparirebbe strana e offensiva. Non da noi…

Furio Colombo: Se vince Kerry, se vince Bush

Non c’è alcuna differenza: Bush e Kerry sono la stessa cosa. Questo messaggio viene distribuito dalla destra italiana che vede in Bush e la sua guerra preventiva l’incarnazione di tutto ciò che è America, da Walt Whitman a Roosevelt, da Kennedy a Clinton.

Furio Colombo: Due lezioni per l’Italia

La politica estera bussa due volte alla porta sgangherata della politica italiana. Colin Powell ha detto che "Gli Stati Uniti terranno in considerazione l’Italia", una frase da sportello dell’Inps per tranquillizzare i titolari di domande inevase.

Furio Colombo: Dialogare con il diavolo

C’è un abisso fra il sistema proporzionale, che si basa sulla scelta, a volte combinata, di tanti partiti contigui, e il sistema maggioritario che contrappone frontalmente due schieramenti senza contatti.

Furio Colombo: Kerry spiega la vita a Bush

Avvertenza. I passaggi più bassi e modesti del pensiero di Bush nel corso del dibattito con Kerry sono molte volte al di sopra di ciò che abbiamo ascoltato dalla destra italiana in occasione dell’imprudente affacciarsi in Europa del ministro Buttiglione

“La droga è un rischio per tutti”. Furio Colombo su Lapo Elkann

Furio Colombo era presidente della Fiat negli Stati Uniti quando il nipote preferito dell’Avvocato, Lapo Elkann, apriva gli occhi al mondo sotto il cielo di New York. ‟Lo conosco da sempre. Lasciatelo in pace”.

Furio Colombo: Zapatero il codardo

C’è stato, in questo Paese, chi ha provato in tutti i modi a legare il nome di Zapatero a qualcosa di vergognoso. La vergogna sarebbe stata quella di avere deciso di ritirare dall’Iraq il contingente militare spagnolo.

Furio Colombo: Presidenziali USA. Cose di un altro mondo

Esiste un Paese grande e potente in cui un giornalista della televisione pubblica può fermare il presidente di quel Paese e dirgli: guardi che non si è capito. Può provare a ripetere ciò che ha detto in modo che tutti possano seguire il suo argomento?

Furio Colombo: E adesso ritiriamo le truppe

Fuori dalla guerra l’Italia potrebbe essere una grande potenza di pace in grado di aiutare gli americani che cercano una via d’uscita e quella vasta maggioranza di iracheni che patiscono il terrorismo e non vogliono l’occupazione.

Furio Colombo: “La gente è stanca”

Il diffuso giudizio negativo su un governo non si trasforma in una migrazione spontanea di elettori da uno schieramento all’altro. La migrazione è una risposta. La risposta richiede una offerta nettamente alternativa, diversa, opposta.

Furio Colombo: La Porta Stretta. Il rapimento di Simona Pari e Simona Torretta

È un buon segno che il governo italiano abbia avviato una trattativa per liberare donne irachene incolpevoli dal carcere di Abu Ghraib. Dimostra che con i gesti di pace (solo con i gesti di pace) si può fare qualcosa di utile.

Furio Colombo: Due Donne da Salvare. Il rapimento di Simona Torretta e Simona Pari

Abbiamo letto su una nota dell’agenzia ‟AdnKronos” che il direttore del Sismi, nella stessa giornata del sequestro avrebbe detto che c’era il pericolo di rapimento di donne in Iraq. Se lo ha detto prima del tremendo evento perché non ha agito e subito?

Furio Colombo: Se si invoca la guerra

"La guerra al terrorismo non si può vincere", ha detto George Bush, in un momento di verità che i suoi hanno subito smentito. Ha detto la cosa giusta…

Furio Colombo: Un Gran Bel Giro di Giostra. La morte di Tiziano Terzani

Erano giovani giovani Tiziano Terzani e la sua Angela quando, una sera d’estate, hanno annunciato: "Andiamo via". "Via" voleva dire fuori dall’Occidente, dal benessere, dai privilegi, da New York, verso la Thailandia, la Cina, l’India.

Furio Colombo: Radicali e radicali

Non è facile definire la fantomatica figura del ‟laico” nella vita italiana. Laico è una parola che ho sempre avuto difficoltà a tradurre e far capire ai colleghi americani, quando lavoravo in quel Paese.

Furio Colombo: La differenza

Le leggi della Thatcher erano di destra ma non incostituzionali. Le sue riforme riflettevano una visione conservatrice ma non erano state fatte per gli interessi personali della Thatcher.

Furio Colombo: Dimenticare Palermo?

Palermo è un caso a parte e qualunque cosa accada a Palermo va vista nella cornice di un fatto che si spiega solo a Palermo, oppure la distorsione è in noi che, per istinto, consideriamo "diverso" ogni evento che accade a Palermo?

Furio Colombo: Nella buona e nella cattiva sorte

Ho visto il modo in cui alcuni network televisivi americani hanno dato l’annuncio della morte di Umberto Agnelli. Non come di un necrologio ma come di un cambio d’epoca.

Furio Colombo: Campo Redenzione

L’America dei neo-conservatori, come dice Paul Krugman, "si è svincolata dalla legalità, dalla tradizione storica, dalla cultura americana. Agisce come una rivoluzione. E, come una rivoluzione, nega il passato e riconosce solo se stessa".

Furio Colombo: Promemoria per il riformista

Cari colleghi de Riformista, capisco che vi sentiate spiritosi. Ma avete impiegato 10 righe, del vostro breve editoriale, per discutere della mia digestione distraendo gli specialisti della politica, dal tema: si possono fare le riforme insieme?

Furio Colombo: A proposito di Mambro e Fioravanti

Il giorno in cui il ministro della Giustizia avrebbe dovuto presentare al Presidente della Repubblica - che la attendeva - la domanda di grazia per Adriano Sofri, Castelli ha espresso la sua intensa avversione a questo suo atto dovuto.

Furio Colombo: L'attacco a Prodi

Se fossi tra coloro che devono discutere, esaminare, confrontare, verificare, consultare, riunirsi, riunirsi ancora e poi decidere sulla proposta di Romano Prodi (lista unica dell’Ulivo per le elezioni europee del 2004) direi di sì senza esitare.

Furio Colombo: Iraq, ritorno al passato

Un rito macabro si è celebrato ieri nella parte civile e avanzata del mondo con la pubblicazione di alcune fotografie. In esse si vedono due cadaveri devastati che, ci viene detto, sono quel che resta dei due figli di Saddam Hussein.

Furio Colombo: Il lodo Schulz

Quel che è accaduto ieri al Parlamento Europeo, dove le parole maleducate e il comportamento arrogante e padronale di Silvio Berlusconi hanno suscitato una reazione indignata, svela a noi italiani che cosa è successo in questi due anni nel nostro Paese.

Furio Colombo: Luciano Berio, il Grande Concerto

L’ho sentito dire una frase che fa luce su tutto il suo lavoro: «Mi importa il momento in cui il silenzio diventa suono. Mi importa il momento in cui il suono si trasforma in silenzio».
‟Puniamo quelle frasi naziste. Iran fuori dai Mondiali”. Intervista a Furio Colombo

‟Puniamo quelle frasi naziste. Iran fuori dai Mondiali”. Intervista a Furio Colombo

Furio Colombo sull’attacco del presidente dell'Iran Ahmadinejad a Israele: ‟Non far partecipare la nazionale iraniana ai Mondiali di calcio in Germania mi sembra un passo utile e necessario per dare un segnale di fermezza”.