Gianni Riotta

Gianni Riotta, nato a Palermo nel 1954, ha studiato all’Università di Palermo e alla Columbia University di New York. Ha lavorato come giornalista per varie testate da Roma e da New York, è stato commentatore del “Corriere della Sera”, ha condotto la serie televisiva Milano, Italia nel 1993, è stato condirettore de “La Stampa” e attualmente è inviato a New York per il “Corriere della Sera”. Feltrinelli ha pubblicato nel 1991 Cambio di stagione, che ha vinto il Premio Bergamo e il Superpremio Grinzane Cavour 1992, e Ultima dea nel 1994. Per i “Classici” ha scritto l’introduzione a Trilogia. Sei personaggi in cerca d’autore. Ciascuno a suo modo. Questa sera si recita a soggetto (2007) di Pirandello. Ricordiamo inoltre Ombra (1995), Principe delle nuvole (1997), N.Y. (2001), Alborada (2002), La prima guerra globale (2003), Le cose che ho imparato (2011), Il web ci rende liberi? (2013).

Cambio di stagione di Gianni Riotta

Attraverso tre diverse realtà, l'Italia del presente, la Germania e L'Europa di un possibile futuro e l'America come retroterra passato, i personaggi sono individui posti da situazioni di estrema violenza (agguati, terrorismo, mafie, spionaggi, sevizie sessuali) di fronte a sc…

Gianni Riotta: Quando Oriana mise al tappeto Henry Kissinger

Gianni Riotta: Quando Oriana mise al tappeto Henry Kissinger

Gli americani adoravano Oriana, agli americani raccontò del cancro, agli americani aveva affidato, rognando, brontolando, protestando, urlando, sbattendo il telefono, la propria vita.

Gianni Riotta: I caschi blu nel mirino

Il braccio destro di Osama bin Laden, Ayman al Zawahri, rivendica le stragi dell’11 settembre minacciando in un video il contingente multinazionale di pace in Libano.

Gianni Riotta: Il mondo perduto l’undici settembre

L’attacco dell’11 settembre 2001 è stato un raid contro il mondo contemporaneo, l’intreccio frenetico e fecondo di culture, commerci, comunicazione, sviluppo economico, che i vocabolari indicano con il goffo neologismo ‟globalizzazione”.

Gianni Riotta: “Terrorismo più forte”

Richard Haass, l’ambasciatore che ha coordinato la politica estera al Dipartimento di Stato per il presidente Bush, fa un amaro bilancio a cinque anni dall’11 settembre: ‟Un errore storico la guerra in Iraq. Al Qaeda è più forte”.

Gianni Riotta: San Siro e Sant’Ambrogio, parabola di un buono con la maglia numero 3

Grande eco per la scomparsa di Giacinto Facchetti, presidente del football club Internazionale di Milano un uomo che ha voluto rappresentare, nella sua squadra e ai vertici del calcio europeo, il valore del football come sport.

Gianni Riotta: Roma e Parigi chiamano Bush

La crociata contro l’America, alfieri Castro, Chavez, Ahmadinejad e i quotidiani snob inglesi, non si accorge che il mondo soffre della sindrome opposta: la mancanza di guida lascia ogni crisi senza regia.

Riotta Gianni: La Feroce Verità della Guerra

Leader confusi, diplomatici impotenti, osservatori ingenui, chiunque si illudeva di una pace a breve tra Israele ed Hezbollah libanesi si scontra a Cana con quella che lo scrittore russo Vasilj Grossman chiamava ‟La feroce verità della guerra”.

Gianni Riotta: Primo: Fermare Hezbollah

Davanti al cratere di una casa sventrata da un missile Hezbollah, il popolare sindaco di Haifa, Yona Yahav, consola le vittime e spiega: ‟Mi piacerebbe ricordare al mondo che sono stato il primo politico israeliano a proporre il ritiro dal Libano…”

Gianni Riotta: “Le sofferenze dei civili? Sono proporzionate”. Un colloquio con Shimon Peres

‟La guerra? La guerra continua. Si diceva scambiamo terra con pace, ci siamo ritirati in Libano e a Gaza da terra e mare e dov'è la nostra pace?”. Un colloquio con il premio Nobel per la Pace, Shimon Peres.

Gianni Riotta: “No a maggioranze allargate”. Un colloquio con Romano Prodi

La fiducia sull’Afghanistan, lo scontro tra Hezbollah e Israele, il decreto Bersani e gli scioperi dei tassisti sono gli argomenti ‟caldi” che stanno mettendo a dura prova il governo di centrosinistra. L’analisi del premier Romano Prodi.

Gianni Riotta: Sto con Israele perché la sola pace è nella libertà

Si può invitare Gerusalemme alla saggezza, alla moderazione, ma oggi stare con Israele è anche il solo modo per avere davvero a cuore un futuro per libanesi e palestinesi…

Gianni Riotta: Sentenza sul calcio. All'inferno

Dopo la conquista della quarta Coppa del mondo, il calcio italiano vive il giorno infelicissimo della prima, storica, retrocessione della Juventus in serie B, con 30 punti di handicap e l’azzeramento di due generazioni dell'establishment del football.

Gianni Riotta: Italia campione del Mondo. Il giorno dei puri

Siamo campioni perché italiani, abbiamo vinto con la grinta, la sorte e i difetti nazionali e nel Bar del Mondo abbiamo diritto di sfottò su tutti, bleus di Francia, carioca do Brasil, bianchi di Germania, malmostosi argentini.

Gianni Riotta: La giusta giustizia

La partita perfetta dell’Italia contro la Germania è il simbolo del lavoro ‟all’italiana” ben fatto, un misto di tradizione e innovazione, l’esatto contrario del concetto ‟all’italiana” che abbiamo esportato negli ultimi anni.

Gianni Riotta: Viva Taxi driver

Viva i tassisti! E viva il decreto del governo Prodi e del ministro Bersani con cui sono cominciate le liberalizzazioni, dall’aspirina strappata alla lobby dei farmacisti, ai taxi, alle assicurazioni. È ciò di cui abbiamo bisogno.

Gianni Riotta: George Bush e il Macellaio

Due notizie diverse mettono a confronto le democrazie, pur imperfette ma disposte ad autocorreggersi, e i regimi autoritari, che devono ogni giorno praticare la fatica del male, su una materia fondamentale come i diritti umani.

Gianni Riotta: Perché Euclide dimostra che si deve andare in Darfur e restare a Kabul

In Spagna il non euclideo Zapatero ha lasciato l’Iraq, ma ha mantenuto truppe in Afghanistan, dove la Nato si batte per pacificare il Paese. La sinistra radicale italiana, euclidea, chiede invece il ‟tutti a casa” anche da Kabul.

Gianni Riotta: Per chi suona il telefonino?

Ci siamo ormai appassionati al reality show delle intercettazioni, magnifica commedia umana dei costumi e modi della nostra classe dirigente, o meglio degli Arlecchini, Pulcinella e piacenti Sor Pantalone che si arrabattano a dirigerci.

Gianni Riotta: E il Giornalismo si Fece Storia

L'addio a Paolo Murialdi, partigiano, giornalista tra i più importanti in Italia, autore di saggi ancora oggi di riferimento sulla storia della carta stampata, è stato anche nel consiglio d’amministrazione Rai e presidente Fnsi.

Gianni Riotta: Il lupo dei giornali divorerà l'agnello dei blog. Ed è un bene

Secondo i bloggers, i giornalisti ruspanti di Internet, i new media (blog) sconfiggeranno presto gli old media (giornali e tv), ma è solo un’utopia antica, i giornali tradizionali prevarranno ancora a lungo.

Gianni Riotta: A colpi di pallone (per capire il mondo non per cambiarlo)

Il calcio non è né il toccasana del mondo, né la sua malattia infettiva. È lo specchio del pianeta, ampio e preciso, gioia ma anche squallore.

Gianni Riotta: Tps e l'anima della sinistra che sogna ricchezza lontano dalle favole

La palma del ministro più di sinistra del governo Prodi II va a Tommaso Padoa-Schioppa, TPS nel gergo della finanza, che non promette utopie socialiste ma lavora per ridurre il debito pubblico e salvare il paese dal baratro.

Gianni Riotta: Una cultura viva. Senza trucchi

Tolleranza, ecco la virtù che l’asse Mole-Langa, insegna. Imparata tra le passioni e le sconfitte del Risorgimento, tra gli ideali e la sofferenza dell’industria, nelle utopie costruite e perdute in città, nel sangue e nel vino della Langa…

Gianni Riotta: Addio alle Armi

La cultura democratica dell’intervento umanitario è, nella sinistra italiana, patrimonio di minoranze intellettuali. Havel, Michnick, il Nobel per la pace Ramos Horta, Berman, Walzer, Buruma, Ignatieff, non hanno seguaci numerosi.

Gianni Riotta: Calcio. Lippi e Cannavaro, catenaccio contro il contropiede di Rossi

La grande squadra del racket pallone sta già mettendo in atto il suo catenaccio subdolo, per smorzare il contropiede di Rossi Guido: e si ripromette di neutralizzarlo come la difesa del Brasile non seppe fare nel 1982 con il suo omonimo centravanti Rossi

Gianni Riotta: Bush cambia. Fuori il “gladiatore” Karl Rove

S’è dimesso da Gianni Letta, continuerà a lavorare da Giuliano Ferrara: questo, in traduzione italiana, il destino di Karl Rove, il principale consigliere politico del presidente George W. Bush.

Gianni Riotta: Hamas. Prima la fermezza poi il dialogo

Il voto palestinese ha stanato Hamas in campo aperto. Può accettare l’invito del mondo e cambiare. O arroccarsi nell’odio.

Gianni Riotta: Hamas. Un Brindisi con il Diavolo

Nessuno tratta con Hamas, tutti trattano intorno ad Hamas. Nel giorno in cui l’Unione Europea taglia i fondi al governo palestinese, retto dalla formazione fondamentalista islamica, il no alla trattativa con Hamas guadagna le prime pagine…

Gianni Riotta: Usa-Iran. Il ritorno al realismo

Il Grande Satana Usa e l’Asse del Male iraniano tornano a parlarsi dopo la rottura delle relazioni diplomatiche nel 1980, seguita al sequestro dei 79 ostaggi Usa durato 444 giorni.

Gianni Riotta: Il maratoneta Romano contro l’acrobata Silvio E in palio c’è l’Italia

Scelta nitida dal dibattito Silvio Berlusconi Romano Prodi. Chi predilige lo status quo voterà a destra, chi teme il declino sceglierà stavolta la sinistra.

Gianni Riotta: Milosevic. Il processo che non funzionò

La morte di Milosevic appare sui giornali di Belgrado come destino vincente di un eroe. Perfino la radio storica dell’opposizione, B92, riceve messaggi di cordoglio. La famiglia si prepara a celebrare le esequie del ‟martire” e la causa nazionalista.

Gianni Riotta: Isolarsi non fa bene all’America

Porti negati a Dubai, testa dura all’Onu e toni da miles gloriosus sull’Iran sono segni di debolezza, non di forza per la superpotenza leader del mondo.

Gianni Riotta: Helmut Kohl. “Quando morì mia moglie Prodi era accanto a me”

L’ex cancelliere tedesco: ‟I congressi Dc erano un’opera lirica, applausi, comparse, urla e silenzi, ma la politica italiana resta per me incomprensibile”.

Gianni Riotta: Europa e islam. La Spada di Cartone

Sorprende nella risposta europea alla mobilitazione islamica dopo le vignette danesi il tono da salotto d’opinione, una colta e raffinata conversazione È come se i leader dell’Unione europea si fossero trasformati in columnist di prestigio.

Gianni Riotta: Attenti ai programmi. Sono peggio di una scarica di pallini

Lasciate dunque che le teste d’uovo (‟gente così raffinata da essere inutile a tutto” scriveva Goethe) ricamino sui programmi. Voi badate alla sostanza.

Gianni Riotta: Il partito democratico rischia di incollarsi sulla carta moschicida

Il dibattito sul partito democratico dovrebbe allargare l’area dei coinvolti, non solo fra gli intellettuali e i militanti, ma diretto nella nuova cultura diffusa, tra tutti coloro che hanno curiosità e interesse alla riforma della politica.

Gianni Riotta: Europa, niente sconti all’odio

La democrazia rispecchia la realtà, Hamas non nasce nelle urne e la sua forza, concordano il foglio israeliano ‟Yedioth Ahronoth” e l’arabo ‟Arab news”, è alimentata dal risentimento della popolazione per la corruzione e l’inefficienza di Fatah.

Gianni Riotta: Mozart, il geniale Don Giovanni dell’arte democratica

Sarebbe bello che il compleanno di Mozart fosse celebrato da tutti noi perché il genio non indirizzò mai le sue note all’imperatore ma scriveva per chiunque si presentasse a teatro, popolani come Zerlina e Leporello o aristocratici come il Commendatore.

Gianni Riotta: Le lingue del presente nella grammatica politica degli intellettuali italiani

L?Italia ha bisogno di conoscenza, tecnica, nuovi saperi ed è bene che i suoi intellettuali parlino le lingue del presente perché la battaglia delle idee è affidata a scuole di pensiero che incalzano i potenti con la loro visione del reale.

Gianni Riotta: Le persone perbene? Né noiose né cretine salveranno l’Italia

Tutti i guai che ci sono piovuti addosso, Tangentopoli, Parmalat, declino industriale, scalate folli contro ‟Corriere della Sera” e banche, testimoniano di un Paese che ancora non accetta le regole dure ma efficienti dell’evoluzione moderna.

Gianni Riotta: Caso Unipol. Fassino cambia musica

A novanta giorni dalle cruciali elezioni di aprile, ‟il mese più crudele” della poesia di T.S. Eliot, il segretario dei Ds Piero Fassino prova a rimettere in squadra il suo partito, squassato dalle emozioni del caso Unipol.

Gianni Riotta: La forza del presente ha travolto il piccolo mondo antico di Fazio

Mentre discettava di difendere l’italianità del ‟sistema”, Fazio non si curava dei reali problemi del sistema economico italiano, dimentico del precetto di San Tommaso di non perdere mai alla ricerca del ‟logos” la ragione umana.

Gianni Riotta: Ascoltiamo il Papa Facciamo del Natale il regalo più grande

Potiamo dal Natale il consumismo volgare, ricordiamoci nella lista dei regali di chi nulla ha, di chi, anche caro, vicino o poco amato, è solo, di chi langue in cella (con il dono dell' amnistia), di chi ha fame, in borgata e in Malawi.

Gianni Riotta: Caro Castelli, anche da colpevole è bene che Sofri lasci il carcere

Il caso di Adriano Sofri, fondatore di Lotta Continua, giornalista di successo, bibliotecario alla Normale di Pisa, è così intimamente legato alla storia d’Italia e alla falsa coscienza di una generazione, da risultare intrattabile all’opinione pubblica.

Gianni Riotta: No allo slalom tra le liti. Ai Giochi di Torino dovrà vincere l'Italia

Siamo alla vigilia delle Olimpiadi Invernali, ed è urgente che destra e sinistra richiamino i propri focosi campioni alla classica tregua olimpica, così da evitare goffe panciate sulla neve fresca per l’Italia in diretta mondiale.

Gianni Riotta: “Nessuna vendetta contro il Professore. Se riporta la Dolce Vita sono contento”. Colloquio con Bill Emmott

‟Il paziente Italia ha bisogno di tantissima medicina, e nessuna delle coalizioni, non il centrodestra, non il centrosinistra, si appresta a somministrarla”. Parla il direttore dell’‟Economist” Bill Emmott.

Gianni Riotta: Resistenza o guerra santa? Alcune domande sul futuro dell'Iraq

Domande sull’Iraq in autunno. È giusto o no che gli americani e i loro alleati si ritirino? Secondo il saggista Nir Rosen la chiave è in due vocaboli arabi, muqawama, resistenza, e jihad, guerra santa…

Gianni Riotta: La grande beffa di Milosevic

Il processo che doveva fare giustizia sulle più atroci violazioni dei diritti umani in Europa dal 1945 sta finendo in una farsa che rischia di protrarsi fino al 2008.

Gianni Riotta: Superato l'esame Iraq la sinistra deve impugnare l'arma della democrazia

Romano Prodi rompe con il ‟tutti a casa unilaterale alla Zapatero” da Bagdad e impugna la formula, saggia, del ‟calendario di ritiro”. È la svolta della sinistra sull’Iraq.

Gianni Riotta: La “volpe” Chalabi alla riconquista degli Usa. “La salvezza dell'Iraq si chiama petrolio

Ancora una volta Ahmed Chalabi, vice primo ministro in Iraq, miete successi negli Stati Uniti. Un personaggio controverso che rinasce di continuo dalle sue ceneri. Ma nessuno sembra farci caso.

Gianni Riotta: Parigi. Ideologie bruciate nelle banlieue

Parigi brucia e la Francia non sa perché, la Francia brucia e il mondo si chiede ‟quando toccherà a me?”. Per l'islamista Olivier Roy è un ‟gioco a cowboy e indiani”, il ministro Sarkozy minaccia ‟guerra alla feccia”...

Gianni Riotta: George Bush smarrito nel Labirinto

La quota dolorosa dei duemila morti in Iraq. La goffa ritirata della signora Harriet Miers, incautamente candidata alla Corte Suprema. L’incriminazione di Libby, braccio destro del vicepresidente Cheney. Tutti i motivi della crisi di Bush.

Gianni Riotta: I bus di Rosa Parks e il buon senso perduto di Bologna

Se i ragazzi di Bologna capissero che democrazia, sviluppo, integrazione e rispetto sono una rivoluzione, ecco che la sinistra tornerebbe d’incanto ‟simpatica”, capace di commuovere i bambini: come ai tempi di Rosa Parks.

Gianni Riotta: “Sinistra, convinciti: il mercato crea ricchezza per tutti”. Colloquio con Bill Emmott

‟Creare un partito democratico italiano e lasciarsi alle spalle la tradizione del socialismo europeo? E ti aspetti che dia parere favorevole, io, l’ultimo comunista, il piccolo Lenin?”. Ride Bill Emmott, direttore del settimanale ‟The Economist”.

Riotta Gianni: Epidemia e confusione. Il mondo rischia di cadere nelle fauci del pollo

Il virus H5N1 è alle porte e le scorte di farmaci antivirali, il Tamiflu della Roche, sono indispensabili e male hanno fatto quei paesi, come l’Italia, che le hanno ignorate. Adesso però la Roche deve concedere il brevetto del Tamiflu ad altre marche.

Gianni Riotta: Partito democratico e unità dell'Ulivo

I quattro milioni di elettori che hanno partecipato al voto trasmettono anche alla storia italiana lo choc primarie, riproponendo subito la prospettiva della lista unitaria del centrosinistra che sembrava ormai tramontata.

Gianni Riotta: Siamo bambini viziati. Non vogliamo giocare con il Pakistan dei poveri

Il terremoto è una sfida politica immediata, ma per capirlo dovremmo metterci nei panni dei poveri profughi del Kashmir: non ne abbiamo né la saggezza né la generosità, e ci apriamo una trappola atroce.

Gianni Riotta: La crisi all'italiana e il tenace patriottismo delle cassandre

L’Italia è azzoppata nella competitività, nell’innovazione, sui mercati d’avanguardia, nella trasparenza e nel rispetto delle regole, vedi giungla Bankitalia. La nostra crisi è strutturale e non dipende dai guai seguiti all’11 settembre 2001.

Gianni Riotta: La saggezza dell'Orso e la forza della Tigre sono le virtù del leader

La sconfitta di Angela Merkel in Germania e la vicenda Brown in Inghilterra insegnano che non basta presentarsi davanti agli elettori persuasi di avere ‟le idee giuste”, occorre muoversi con l’occhio della tigre, o si perde.

Gianni Riotta: Con la Turchia super Europa

Riparte il negoziato per accettare 70 milioni di turchi come cittadini dell’Unione europea. La maggioranza della popolazione turca, classe dirigente e lavoratori, è pronta al grande passo. Ma ci sono forti opposizioni interne.

Gianni Riotta: In Italia pochi visitatori ma i soloni criticano ancora il turismo di massa

Crisi del turismo in Italia. È la Francia ad avere il record di presenze, seguita da Spagna, Usa e la Cina che ci ha sorpassato, relegandoci al 5 posto. Il degrado ambientale e culturale tra le cause del calo dei visitatori.

Gianni Riotta: Malinconico autunno Onu. Litigi tra i ricchi, abbandonati i poveri

Solo cattive notizie dall’Onu: i Paesi sono divisi sulla riforma del Consiglio di Sicurezza, sui diritti umani e il terrorismo, e il segretario generale Kofi Annan è invischiato nello scandalo Oil for food.

Gianni Riotta: Polemica sulle banche ebraiche. È ora di prendere le distanze

Guido Crosetto, parlamentare e responsabile del settore credito di Forza Italia, ha sostenuto che le banche italiane ‟fanno gola a molti, soprattutto alla grande massoneria ebraica e americana che è già alle porte”. Ed è subito polemica.

Gianni Riotta: Promuovere democrazia nei regimi totalitari? Tutt'altro che un'utopia

Uno studio dimostra come le differenze tra cittadini europei e americani in materia di politica estera non siano poi così evidenti. Esportare la democrazia, ribaltare un regime tirannico, tutto è lecito in nome della libertà.

Gianni Riotta: Dopo l’uragano. Stati Uniti senza guida né simboli

La storica debacle di New Orleans, che a lungo animerà il dibattito politico interno e deteriorerà l’immagine internazionale degli Usa, è frutto di una progressiva paralisi della leadership di Bush.

Gianni Riotta: New Orleans. La superpotenza sconfitta in casa

New Orleans come Bagdad. Gang che sparano agli elicotteri, saccheggi, la Guardia Nazionale in armi, morti per strada, pericolo di epidemie, economia a rischio, centinaia di migliaia di profughi. Un disastro per gli Usa.

Gianni Riotta: New Orleans. Il ciclone svela agli Usa un leader che divide

La tragedia di New Orleans, con poche migliaia di cittadini ancora prigionieri delle acque e oltre mezzo milione di profughi, rischia di prendere ostaggio il presidente George W. Bush. Le calamità naturali si trasformano in fretta in crisi politiche.

Gianni Riotta: Una barzelletta racconta la morale di Greenspan. Due più due fa solo quattro

Alan Greenspan, Jean-Claude Trichet, Antonio Fazio. Sono i tre personaggi di una barzelletta che rimbalza sull’Atlantico tra gli operatori di borsa e finanza, sempre più scettici nei confronti del sistema economico italiano.

Gianni Riotta: Il diluvio sulla città dei meticci

La città meticcia in fuga davanti al diluvio. Computer e woodoo, cucina e musica: così New Orleans aspetta l’uragano.

Gianni Riotta: Pera contro "i meticci": perché il neopaganesimo disarmerà l’Occidente

Letto per intero, il discorso pronunciato dal presidente del Senato Marcello Pera al Meeting di Rimini, non appare il fantoccio contro cui i critici si vanno accanendo.

Gianni Riotta: Terrorismo. La lunga guerra

L’Ira ha invitato i suoi ultimi aderenti a deporre le armi e a usare la democrazia e la legalità per far avanzare la causa repubblicana. Questa resa contiene una lezione di strategia politica per affrontare e vincere le guerre contro il terrorismo.

Gianni Riotta: Ecco come noi “kuffar”, cani infedeli, batteremo la strategia del terrore

Per vincere la guerra contro il terrorismo, ‟falchi e colombe” devono rinunciare ai rispettivi pregiudizi, occorre ricordarsi che siamo tutti kuffar, cani infedeli, il termine con cui i siti Internet dei fondamentalisti ci insultano.

Gianni Riotta: La strategia contro il terrorismo. Vincere la guerra e la pace

La battaglia delle idee, si dice, è cruciale per vincere la guerra al terrorismo. Giusto: ma qual è la corretta strategia in uno scontro campale dove le teorie contano quanto le armi? Come misurare trionfi e sconfitte?

Gianni Riotta: “Venite a New York contro violenza e miseria”. Intervista a Bill Clinton

Bill Clinton racconta gli obiettivi delle sua Global Iniziative, un forum dove farà incontrare periodicamente i leader dei governi, dell’industria, della cultura e del volontariato per parlare di clima, povertà e terrorismo.

Gianni Riotta: Onu. Una riforma senza diktat

È alle porte la riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Germania, Giappone, India e Brasile puntano a divenire membri permanenti del Consiglio. L’Italia ha, da tempo, rinunciato alla sua candidatura. Si alleano i paesi africani.

Gianni Riotta: Le armi e le idee contro il terrorismo

Nella guerra al terrorismo la nostra maggiore debolezza è la nostra più grande forza, la breccia più ampia nelle nostre mura è l’area più preziosa e l’arma che sembra spezzata si rivelerà infine micidiale. È la democrazia che ci rende vulnerabili...

Gianni Riotta: Il Grande Vecchio alleato di Osama. Colloquio con Umberto Eco

Umberto Eco riflette sulla sindrome del complotto, dall'Iliade al terrorismo degli anni ’70, fino alla strage di Londra. ‟L'uomo spiega la realtà non con la ragione e quel che ha sotto gli occhi, ma con un segreto capro espiatorio".

Gianni Riotta: “Europa, corri alle armi contro il terrorismo”. Parla James Hoge, direttore di “Foreign Affairs”

‟La profonda differenza tra Stati Uniti ed Europa sulla strategia contro il terrorismo riguarda la sfera militare: gli europei non sono aggressivi nella risposta armata ai gruppi del terrore internazionale”. Colloquio con James Hoge

Gianni Riotta: L'America ha nove presidenti in nero

Scarsa eco ha avuto sulla stampa italiana quella che resterà una delle notizie che faranno storia nell’America del 2005: le dimissioni della signora Sandra Day O’Connor dalla Corte Suprema degli Stati Uniti.

Gianni Riotta: Live8. I sussidi nemici degli aiuti

Spenti i riflettori Live8, sull’Africa incombono, grevi, le tre cifre capestro del nostro Millennio: spendiamo 900 miliardi ogni anno in armamenti, 350 in sussidi all’agricoltura nei Paesi ricchi e diamo una mancia di 50 miliardi agli aiuti.

Gianni Riotta: Abu Omar. L'arroganza non basterà

Gli Usa hanno invitato gli alleati egiziani e sauditi ad aprirsi finalmente alla democrazia, e poi la Cia manda Abu Omar, sequestrato illegalmente in Italia, al Cairo per essere interrogato con le brutte, senza avvocati.

Gianni Riotta: Se l'Unione regala Tony alla destra

Blair lavora già sull’Europa ventura, con la democristiana Merkel cancelliere a Berlino e il gaullista Sarkozy leader a Parigi. Tra due conservatori Blair avrà bisogno di copertura da un premier italiano progressista.

Gianni Riotta: Soffrire in silenzio nel mondo in cui viviamo

Nel mondo in cui viviamo, ogni anno, 900 miliardi se ne vanno in armamenti, 300 in sussidi alla lobby agricola che impedisce ai Paesi poveri di vendere i propri prodotti sul mercato, e appena 50 miliardi sono destinati a progetti di sviluppo.

Gianni Riotta: Quando tra moglie e marito si mette la Nato

Storia di una strana famiglia americana. Lei nominata da Bush ambasciatrice Usa presso la Nato, lui, Robert Kagan, studioso reso famoso dallo slogan: ‟gli americani vengono da Marte, gli europei da Venere‟.

Gianni Riotta: Nella nuova Europa le lacrime sono idee

L’Europa come noi la conoscevamo fin da bambini, allegra, pacifica, risorta dalle macerie della guerra, grintosa di ottimismo, con lo charme francese, l’aplomb britannico, l’efficienza tedesca e la passione italiana, è morta.

Gianni Riotta: Fecondazione assistita. Il racconto di due genitori

La storia di David e Serena, diventati genitori grazie alla fecondazione assistita. ‟Ci ha depresso vederci dipingere come egoisti. Fuori dai laboratori non c’è una voglia consumistica ma solo un’attesa dolente”.

Gianni Riotta: Fecondazione. L'amaro destino del giunco sterile

Nel dibattito referendario si dimenticano padri e madri disposti a subire pratiche mediche lunghe, umilianti, spesso dolorose e con impatto grave sulla vita affettiva. Non per piacere effimero, ma per un atto d’amore, di fede nella vita.

Gianni Riotta: Watergate. Ecco chi era “Gola Profonda”

La fonte segreta dello scandalo Watergate esce dall'ombra. È Mark Felt, in quel periodo numero due dell'Fbi. Anche i due giornalisti del ‟Washington Post” che fecero l’inchiesta, Woodward e Bernstein, confermano la rivelazione.

Gianni Riotta: Il malato Italia non si cura. E se la prende col medico

Durissima analisi sullo stato dell’economia italiana da parte del periodico ‟Economist”. Italia descritta come il ‟malato d’Europa”, che si scaglia contro chiunque parli della sua malattia.

Gianni Riotta: Cuba. Ostaggi di Fidel

Un giornalista del ‟Corriere della Sera” arrestato a Cuba dalla polizia di Fidel Castro. L’accusa è avere intervistato i leader riformisti che si oppongono al regime con sul passaporto un visto turistico.

Gianni Riotta: Cardinal Martini. Il discernimento, un dono non relativo

L'omelia di Martini, pronunciata in Duomo in occasione del XXV anniversario dell’ordinazione episcopale, ci conduce verso la consapevolezza di vivere le nostre verità senza impugnarle come delle clave.

Gianni Riotta: Dopo le elezioni. Il nuovo dilemma del premier inglese

Sviluppi post elezioni a Londra. Analisi critica nel partito di Blair che perde voti a favore dei conservatori e dei liberaldemocratici.

Gianni Riotta: Quali giornali nell'era del postgiornalismo?

Crisi della carta stampata, nuovi media che avanzano. Philip Meyer, studioso dell’Università del North Carolina, prevede che l’ultima copia di un giornale quotidiano sarà composta, stampata, letta e appallottolata nella spazzatura nel 2040.

Gianni Riotta: Oil for food. L'Onu macchiata dagli scandali

Alle Nazioni Unite, la più importante e prestigiosa organizzazione multilaterale del pianeta, il segretario generale Kofi Annan è, insieme a suo figlio Kojo, sempre più impegolato nello scandalo Oil for food.

Gianni Riotta: Il giovane Joseph Ratzinger

Al Concilio Vaticano Ratzinger arriva come peritus del cardinal Frings di Colonia. Fin dal primo giorno non è un portaborse, e il 25 ottobre del 1962 lo sconosciuto sacerdote presenta la controrelazione alle tesi della Curia.

Gianni Riotta: Papa Benedetto XVI. La scelta di farsi missionario contro il pensiero dominante

Scegliendo come nome Benedetto XVI, il cardinal Joseph Ratzinger tiene fede alla fama di intellettuale, nata quando il professor Hans Küng lo prescelse per la cattedra della Facoltà teologica di Tubinga.

Gianni Riotta: Referendum in Francia. Se parigi dice no all'Europa

Se non cambia d’umore, la Francia boccerà la Costituzione europea. Le conseguenze della decisione saranno storiche, fermando il processo di unificazione del nostro continente.

Gianni Riotta: La Chiesa dopo Wojtyla. Se il sacro si nasconde in una danza mistica

E se il prossimo Papa dovesse occuparsi di danza? Tra i problemi da affrontare per il primo pontefice del Terzo Millennio ci potrebbe proprio essere la danza: è lecito, o no, impiegarla nella liturgia cattolica?

Gianni Riotta: Tasse, violenza ed etnie. Una strana Quaresima italiana

Che Paese è l'Italia di Quaresima, con Tommaso, sacrificato come agnello pasquale, l’ultima foto felice nell’abituccio da Pierrot, sorridente, ignaro del male intorno a lui e a noi?

Gianni Riotta: La morte del Papa. Le chitarre, il silenzio

Le colonne e i muri che sprizzano dalla terra schiacciano i principi della Chiesa, i ragazzi con la chitarra, le mamme con le candele, le suore filippine, i due ragazzi omosessuali che si tengono per mano e recitano il Rosario…

Gianni Riotta: Kennan, padre scomodo della guerra fredda

Scomparso a 101 anni il diplomatico che denunciò il pericolo comunista e osteggiò il militarismo. Avviò la strategia occidentale contro l’Urss. Ma poi contestò Vietnam e Iraq.

Gianni Riotta: Nel 2123 la tartaruga Ue raggiungerà la lepre Usa

L’impegno che gli europei presero a Lisbona era audace, diventare entro il 2010 la più dinamica e innovativa economia del pianeta. Da quel patto siamo ancora lontani.

Gianni Riotta: Norimberga a Bagdad

La vigilia del processo a Saddam. Può il Tribunale speciale iracheno godere della stessa credibilità di Norimberga, senza le lungaggini del Tribunale sui crimini nell’ex Jugoslavia e le contraddizioni della Corte internazionale per il genocidio in Ruanda?

Gianni Riotta: L’Ue lasci l’attendismo e si associ alla speranza

La polveriera del mondo si apre a speranze, con il voto a Bagdad e l’incontro di ieri, dopo cinque anni, tra il falco clonato in colomba Sharon e un Mahmoud Abbas che fa rimpiangere il tempo e sangue perduto per l’impotenza di Yasser Arafat.

Gianni Riotta: Darfur, la violenza trionfa mentre il mondo discute

Mentre il mondo dibatte dei cavilli giuridici, etici e politici, la gente crepa in Sudan.

Gianni Riotta: Bagdad, il voto che cambia tutto

Comunque abbiano giudicato l’assalto a Bagdad, le coscienze si emozionano davanti a milioni di polpastrelli colorati di indaco, conferma del primo voto libero di un popolo sfortunato.

Gianni Riotta: Anni di piombo. Cambio di stagione

L’Italia del 2005 è divisa da tante legittime opinioni, ma unita a sufficienza per dichiarare chiuso, con il cambio di stagione di un’amnistia generale, il tempo del sangue in strada.

Gianni Riotta: Semaforo verde ai killer della jihad

La decisione della dottoressa Forleo di scarcerare i tre militanti islamici accusati di terrorismo,è sbagliata de jure e de facto.

Gianni Riotta: La Cia scruta il futuro: sviluppo e libertà contro il terrore

Gli esperti delineano 4 scenari per l’anno 2020, dal più positivo al catastrofico L’Europa sorpassata da Cina e India, Stati Uniti unica potenza ma isolata.

Gianni Riotta: Stati Uniti. Condi dice addio ai neoconservatori

La deposizione della neo Segretaria di Stato Condoleezza Rice sarà piaciuta assai poco ai suoi amici che osservano la filosofia dei neoconservatori.

Gianni Riotta: George W. il giacobino e i sanfedisti di Bagdad

Luttwak propone quel che in America finora nessuno vuol discutere, dichiarare partita perduta a Bagdad e ritirare le truppe prima che la sconfitta "si trasformi in rotta".

Gianni Riotta: I passi falsi dell'Onu

Lo tsunami che ha ucciso almeno 150 mila esseri umani alluviona anche l’equilibrio precario seguito alla guerra in Iraq.

Gianni Riotta: Addio a un anno infelice per la giustizia e la libertà

Che la democrazia sia un valore radicale per cui battersi con coraggio, ce lo dimentichiamo troppo spesso, distratti da interessi, comodità, opportunismi.

Gianni Riotta: Quel filo della felicità tra il Bhutan e Bologna

È Bologna, a stare all’inchiesta de Il Sole 24 Ore, la città italiana con il migliore tasso di Felicità Interna Lorda. Ricca grazie al mercato libero, Bologna lo stempera con un welfare che ha rivali solo in Scandinavia.

Gianni Riotta: Bush il Temerario "uomo dell’anno"

Scommessa facile, l’Uomo dell’Anno della tradizionale copertina sul settimanale ‟Time” premia il presidente rieletto George W. Bush.

Gianni Riotta: Ricetta contro l’intolleranza

Si tutela di più l’identità europea ammettendo la Turchia nell’Unione o facendo il presepe?

Gianni Riotta: Italia, la scuola fa acqua. Dobbiamo creare sapere

L’Ocse condanna l’Italia nella classifica mondiale delle scuole, siamo nella zona retrocessione, lontani dai leader Finlandia, Hong Kong e Olanda, dietro tutti i Paesi europei storici e staccati da Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Polonia, Ungheria.

Gianni Riotta: Tra gli orfani nel Paese dell’Aids

Malawi, un sieropositivo ogni 10 abitanti. Niente letti negli ospedali, i bambini curati a terra.

Gianni Riotta: Guerra fredda. o quasi

Ucraina. Ci sono lampi di una nuova Guerra Fredda ma Stati Uniti ed Europa, divisi in Iraq, devono decidere come affrontare il mondo nuovo e le sue insidie.

Gianni Riotta: Le macchie sulla bandiera blu che offuscano il sogno di Kofi

La destra americana è decisa alla resa dei conti col segretario che non ha appoggiato la Casa Bianca. Le Nazioni Unite, figlie del dopoguerra, hanno urgente bisogno di crescere.

Gianni Riotta: Il riso, le acciughe e l’identità occidentale

Se vogliamo credere alla nostra identità dobbiamo saperne vedere le radici diverse e lontane. Chi difende i tesori del passato si affida alla cenere, dicono le Scritture, chi difende se stesso si perderà, chi accetta di vivere negli altri si ritroverà.

Gianni Riotta: Morale, i conflitti senza frontiere

La battaglia culturale del XXI secolo è colma di sorprese, illusioni, speranze, dialoghi e scontri tra fedi antiche e costumi, illusioni e ideali in formazione.

Gianni Riotta: La resa del soldato Powell, fiero dell’America

I giochi di potere piegano il vecchio militare sopravvissuto alle gang del Bronx, al razzismo, al Vietnam.

Gianni Riotta: Europa e Stati Uniti. Se l’amicizia avvizzisce

Andranno più o meno d’accordo Stati Uniti ed Europa nel secondo mandato del presidente George W. Bush? Troveranno un’intesa con la inflessibile Condoleezza Rice al posto del duttile segretario di stato Colin Powell?

Gianni Riotta: Condi, la dolce pianista che non arretra mai

Figlia di un reverendo, la bambina del Sud cresciuta in una comunità perseguitata ma unita è diventata la professoressa invidiata dagli atenei; poi la politica. Un ritratto di Condoleezza Rice.

Gianni Riotta: La comunità dei tolleranti contro (tutte) le intolleranze

Rushdie e Theo van Gogh: non chiedetevi per chi suona la campana dell’ingiustizia, suona sempre per voi.

Gianni Riotta: Il vincitore e i vinti

La vittoria di George W. Bush è cristallina. Più di 59 milioni di voti, la maggioranza alla Camera e al Senato, la possibilità di nominare un paio di giudici della Corte suprema e influenzare per una generazione la vita americana con la sua filosofia.

Gianni Riotta: Bush e Kerry, le due vie della fede

Chiesa e Stato, Dio e Cesare: anche questi fattori pesano nella corsa alla Casa Bianca che si decide martedì. Il presidente evangelico vuole redimere il mondo. Lo sfidante cattolico predica l’amore.

Gianni Riotta: Staminali, il referendum di Schwarzy l'illuminista

La California del repubblicano Arnold chiamata a votare per una legge osteggiata dal repubblicano Bush.

Gianni Riotta: L’America dovrà decidere come riconquistare il mondo

La scelta per il presidente non è solo tra due candidati ma tra due diverse visioni del futuro. Rispetto al passato i ruoli si sono invertiti: i conservatori erano concreti, oggi sono utopisti; i democratici erano idealisti, ora sono pragmatici.

Gianni Riotta: Il peso dei guru sulla roulette del voto Usa

I leader d'opinione al lavoro per convincere gli indecisi. Determinante sarà l'affluenza dei 15 milioni di elettori in più rispetto al 2000. Bush oscillerebbe tra il 48 e il 49%: vince chi persuade i neo-registrati.

Gianni Riotta: L'America tra i fantasmi di Gettysburg. Bush e Kerry al referendum della paura

Il calcolo dei grandi elettori: "La gente non è convinta del presidente, ma sospetta che il senatore non sia abbastanza duro". A decidere le elezioni non solo la sicurezza, ma timori per l'euro, il petrolio, la concorrenza.

Gianni Riotta: Kerry punta sul baseball nella finalissima con Bush

Il senatore cavalca la vittoria dei Red Sox di Boston. La Casa Bianca guarda alla squadra del Texas per la grande sfida che anticipa le elezioni.

Gianni Riotta: Il Re, nudo o vestito, ha capito il trucco

A tredici giorni dalle elezioni attese in tutto il pianeta, con Bush e Kerry testa a testa, è drammaticamente evidente che siamo ipnotizzati dalla rivoluzione tecnologica nell'informazione e ciechi davanti alla carenza di contenuti.

Gianni Riotta: L'America in fila alle urne. E partono i primi ricorsi legali

In Florida e in Ohio contestate le macchine elettroniche. Anche Bush senior vota con due settimane d'anticipo in Texas.

Gianni Riotta: Le profezie dell'oracolo di Aspen. Un algoritmo per capire il mondo

Bush o Kerry? La soluzione del dilemma ce la darà il Denver Research Group, banca dati che raccoglie tutto lo scibile umano in materia di politica, lo condensa, analizza e riduce a una pagina di previsioni per aziende, partiti, servizi di intelligence.

Gianni Riotta: George e John, divisi su tutto rispettando il galateo politico

Che cosa sanno della politica nel XXI secolo George W. Bush e il suo rivale John Kerry e invece l'ex ministro italiano Rocco Buttiglione ignora?

Gianni Riotta: Superman. E il male diventò bello

La morte di Christopher Reeve. La sua campagna per i diritti dei paraplegici ha animato il Congresso americano, l'Academy Award e gli Oscar di Hollywood, arrivando perfino alla campagna per la Casa Bianca.

Gianni Riotta: Pensaci, Italia

Invidiamo l'opportunità offerta all'opinione pubblica Usa. Viviamo ormai dal 1993 in un sistema maggioritario ma i faccia a faccia, anziché diventare tradizione si vanno estinguendo, sostituiti da siparietti con cronisti in livrea e parterre di attivisti.

Gianni Riotta: E Rumsfeld nell'angolo anticipò le critiche

Rumsfeld, con ruvida schiettezza, anticipa le critiche di una generazione di storici e prova ad aiutare il presidente a modo suo, con la fola del ritiro precoce.

Gianni Riotta: Una Biblioteca di Babele per predire il mondo futuro

Un solo mondo per tutti noi, un condominio affollato e rumoroso, che vorremmo capire e ci confonde. Con gioia ho quindi appreso che la Terra ha un citofono, una cassetta della posta, il verbale delle riunioni tra inquilini…

Gianni Riotta: Presidenziali. L'ora decisiva dei "numeri due

Per assegnare ai candidati la manciata di voti che assicura la vittoria a novembre, basta un'emozione in più. Il freddo Cheney impugnerà la paura, il caldo Edwards la rassicurazione. Per una volta nella storia americana, i numeri due contano.

Gianni Riotta: Bizzarre lezioni contro l'Italia

Il quotidiano popolare americano ‟New York Post”, della scuderia del magnate conservatore Rupert Murdoch, parla di "vergogna" per il pagamento di un milione di dollari (830.000 euro), in riscatto per le ragazze italiane.

Gianni Riotta: Presidenziali USA. La spada di George nella rete di John

La spada del presidente finisce nella rete del senatore Lo sfidante ha vinto puntando sulla razionalità dell'elettorato. Bush ha insistito sul messaggio: "In guerra non si cambia".

Gianni Riotta: Italia e America. La grande cucina

Addio alle salse e alle brutte copie del ragù New York scopre il segreto della semplicità. Gli americani erano abituati a mangiare "all'italiana", con pietanze affogate nei peperoni. Adesso invece la tradizione dei nostri piatti comincia a imporsi.

Gianni Riotta: Libere Simona&Simona. La tolleranza, la forza e i nemici dell’Occidente

La lezione è che dire "terroristi" serve solo a fare confusione e a perdere la battaglia contro il terrore. L’occidente deve imparare, con umiltà, a riconoscere il nemico.

Gianni Riotta: L'America spera nei suoi capitani per uscire dal pantano iracheno

"Gli ufficiali più giovani sono i soli a capire quello che accade al fronte". La caratteristica del nemico, ignorata dal Pentagono di Rumsfeld, è la netwar, la guerriglia senza struttura gerarchica.

Gianni Riotta: Ma la ricostruzione, lenta e dolorosa può avvenire solo intorno ai marines

"Un popolo che soffre da sempre, adesso soffre meno: questa è la verità!" grida un giornalista discutendo di Iraq. "Ci avete crocifisso alla storia, i morti americani hanno un numero, i nostri neppure quello" lamenta l'esiliato iracheno.

Gianni Riotta: La rivolta dei guerrieri del weekend costretti a combattere senza più congedi

I riservisti americani si lamentano di avere rancio e armi inferiori all'esercito. Presto le forze armate Usa si ritroveranno a corto di specialisti.

Gianni Riotta: La doppia amnesia

L'Assemblea delle Nazioni Unite si apre mentre la storia cambia il mondo senza requie e fa apparire nel suo vortice i leader piccini, schiacciati dalle sfide future.

Gianni Riotta: L'Europa, Ankara e la lezione iraniana

Nella guerra al terrorismo in cui siamo coinvolti, ricordate la lezione di Mossadegh: la campagna sarà di lunga lena e va vinta senza errori tattici. Uno grave lo sta commettendo l'Unione Europea, raggelando le speranze della Turchia…

Gianni Riotta: Se il mondo vota Kerry e gli Usa no

Il mondo vota per il democratico John Kerry, gli americani per il repubblicano George W. Bush.

Gianni Riotta: La forza e il dialogo Così si batte il terrore

Come si combatte l'insorgenza terrore, con le armi, il dialogo, la trattativa? Rispondere con esattezza significa vincere la guerra, sbagliare la soluzione perderla.

Gianni Riotta: Le scarpette bianche di Beslan

In Cecenia Vladimir Putin ha condotto una guerra senza lacrime, come nei feroci racconti di Tolstoj dal Caucaso, distruzione, vendetta e rappresaglia, nell'indifferenza occidentale. I ribelli reagiscono impugnando il terrorismo senza logica politica.

Gianni Riotta: Presidente di guerra

Per la prima volta, dal 1972 che vide la Realpolitik di Nixon battere il pacifismo di McGovern, la politica internazionale è banco di prova per la Casa Bianca. Il 2004 è anno di guerra. E a un Paese in guerra Bush chiede il voto.

Gianni Riotta: Fila B, poltrona 10: tra gli ultras di Bush c'è il regista nemico

L'Altra America. Michael Moore (Fahrenheit 9/11) alla Convention repubblicana. E a New York si sono sfidate le due Americhe.

Gianni Riotta: Una New York indifferente e sospettosa attende la sfida dell'America anti-Bush

Il 30 agosto al Madison Square Garden la Convention repubblicana: i delegati incoroneranno Bush candidato per le elezioni di novembre. «Se andrà come a Chicago 1968 quando la Convenzione democratica vide la guerriglia per strada, sarà colpa di Kerry».

Gianni Riotta: E Kerry dal palco invocò la Forza

Tono marziale e appello alla «forza». Il tenente John ritorna in guerra.

Gianni Riotta: I democratici alle prese con le bizze di Teresa

A una Convenzione democratica con perfetta regia, dove un manipolo di censori legge in anteprima i discorsi, Teresa Heinz Kerry, aspirante First Lady, è l'unica a far rumore.

Gianni Riotta: La grande sfida di Jfk: battere l'altro se stesso

Le due identità, eroe e pacifista, americano e cosmopolita, sono la chiave di John Forbes Kerry. Il partito e la politica sono per il senatore quello che non ha mai avuto nella vita.

Gianni Riotta: L'America di John Kerry si ritrova a Boston

Via alla convention democratica: parte la sfida a Bush. Le convenzioni moderne sono reality show per una distratta tv, con l'obiettivo di presentare il candidato al Paese.

Gianni Riotta: Quando Abramo Lincoln usò i falsi inviti. Le convention che hanno cambiato gli Usa

Fino al 1972 i congressi dei partiti erano campi di battaglia dove tutto era lecito. Oggi invece sono eventi prevedibili, e c'è uno spin doctor dietro ogni emozione.

Gianni Riotta: E così il "New York Times" boccia l'Italia

L'inviato del quotidiano ha ricostruito le vicende della Cap Anamur con toni duri e poco simpatizzanti. Dalle critiche del "Financial Times" a quelle dell'"Economist": come cambiano opinioni e giudizi.

Gianni Riotta: La solitudine del leader e la società in rete

La sinistra occidentale ha un compito arduo: impedire che la società a clessidra strozzi i ceti medi e il welfare, rispettare e promuovere l’originalità e l’individualità di ogni granello sociale, sapere essere attiva in ogni reticolo del presente.

Gianni Riotta: Ma l'America non subirà il "voto" di Osama

Bush: "I terroristi, spietati e ricchissimi, si stanno preparando a colpirci di nuovo". La Casa Bianca studierebbe le procedure per un rinvio delle elezioni in caso di attentato. Gli Stati Uniti sono sempre andati alle urne anche in guerra.

Gianni Riotta: Per creare un vero leader servono progetti e risultati

Un’epidemia affligge l’Occidente, chiamatela Morbo dello Statista. I Paesi sviluppati soffrono di anemia di politici capaci di agire con forza e ragione.

Gianni Riotta: L'avvocato che rifiuta le crociate

Colloquio con John Edwards, candidato democratico alla vicepresidenza. "L'America non sarà più arrogante".

Gianni Riotta: Il Novecento in un corpo

Muore con Marlon Brando il Novecento che abbiamo conosciuto, aperto dal lampo di Hiroshima nel 1945, chiuso dal lampo del World Trade Center a New York nel 2001.

Gianni Riotta: Spielberg e il suo eroe disperato Victor. L'America si commuove, Bush rischia

Victor Navorski contro George W. Bush, ecco il duello politico cinematografico dell'estate 2004. Navorski è l'eroe del nuovo film di Steven Spielberg, The Terminal, e può essere lui il vero alleato del democratico John Kerry.

Gianni Riotta: La rinascita del quartiere nero

Harlem ha inventato melodie jazz, ricette di pollo, tecniche di romanzo, cocktail di droghe, coreografie e architetture. Ora sperimenta un ibrido di destra e sinistra, pubblico e privato, scuola e famiglia, volontariato e welfare per salvare i bambini.

Gianni Riotta: Il nuovo caos mondiale porta gli Usa in attacco

L'Europa teme il futuro. Gli Stati Uniti il presente. Gli europei esorcizzano l'angoscia provando a mantenere lo status quo. Gli americani scelgono l'azzardo, gettare i dadi in Iraq e sperare in bene. Quale strategia è vincente nella guerra globale?

Gianni Riotta: Voci dell'America neocon

Tratto da ‟Corriere della Sera”, 20 giugno 2004

Gianni Riotta: Onu. Alla Risoluzione 1546 serve lo spirito di Beirut

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha detto ieri che, a suo avviso, l'Iraq è ancora troppo pericoloso perché l'Onu possa tornare a Bagdad.

Gianni Riotta: Destra e sinistra celebrano Reagan. Il mito entra in campagna elettorale

Kerry sospende i comizi. Bush padre: "Prima rivali, poi amici fraterni".

Gianni Riotta: Il sollievo e la svolta

Il sollievo per la liberazione di Salvatore Stefio, Maurizio Agliana e Umberto Cupertino rincuora nella difficile vigilia del G8 a Savannah, mentre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu vota unanime la nuova risoluzione sull'Iraq.

Gianni Riotta: "Amici italiani, anche Kerry vi chiederebbe di rimanere"

Voci dall’America. Sandy Berger, 58 anni, già consigliere per la sicurezza nazionale, è l'uomo che ispira Kerry sulla pace e la guerra e, in caso di vittoria democratica, ha in tasca il biglietto che lo porterà al Dipartimento di Stato.

Gianni Riotta: L'ultimo cowboy del Novecento. Con lui l'America tornò a sognare

La morte di Reagan. "Siate ottimisti" diceva. Infanzia povera, fu bagnino, attore e infine politico. Il suo epitaffio: se hanno la libertà di scegliere, gli uomini scelgono la libertà.

Gianni Riotta: La nuova tattica Usa: far ripartire l'economia

"Guerra al terrorismo" non definisce un'identità, ma solo il metodo di lotta usato dal nemico. E la strategia del nemico sta mutando. L'Iraq pare diventare la seconda linea rispetto all'Arabia Saudita.

Gianni Riotta: Il mea culpa della stampa americana

Armi di distruzione di massa: il ‟New York Times” fa autocritica. La direzione ha ammesso che alcuni articoli erano fuorvianti . I media Usa, accusati di costituire una conformista "macchina del consenso", si confermano libere imprese industriali e umane.

Gianni Riotta: Trentasette giorni decisivi Per Brahimi e Casa Bianca

Lo scandalo nel carcere di Abu Ghraib e lo scacco militare a Falluja e Najaf hanno privato il presidente americano George W. Bush di una solida strategia in Iraq.

Gianni Riotta: Questa sinistra moderata che non sa commuovere

Le idee della sinistra radicale commuovono in tv, ma spesso nascondono egoismo, negano diritti a chi non ce li ha, vezzeggiano dittatori decrepiti, perpetuano ingiustizie economiche e sociali con dazi e protezionismo.

Gianni Riotta: Il ribelle e il presidente: così vince sempre l'America

Se Moore vivesse in Europa accuserebbe Chirac. Con questa Palma il Festival di Cannes riconosce il potere soffice dell'egemonia culturale degli Usa. La costante polemica del regista è un inno a una patria più giusta, libera e ironica.

Gianni Riotta: L'America realista si chiede che fare

I giorni del realismo. L'esame di coscienza in tre atti degli uomini del presidente Bush.

Gianni Riotta: Le Americhe sono due, gli europei non lo vedono

Nozze gay a Boston. Non è strano che i reazionari americani, che dicono no ai trattati di Kyoto, torturano ad Abu Ghraib, censurano il film di Michael Moore sul presidente Bush e sostengono la pena di morte, diventino d'improvviso campioni di tolleranza?

Gianni Riotta: Tocca alle democrazie interrompere la faida

Una chiave di tolleranza è indispensabile per riconquistare il consenso davanti a un nemico che reagisce ad Abu Ghraib giustiziando Nick Berg.

Gianni Riotta: Il tormento dell' America "Casa Bianca senza idee"

Anche gli intellettuali neocons sferzano l'Amministrazione. Kagan: non sanno che cosa fare né domani né tra un mese. Le preoccupazioni dei generali si accompagnano a quelle degli analisti che avevano sostenuto l'attacco all'Iraq.

Gianni Riotta: Il capolinea di Rummy il lottatore

Rumsfeld per la prima volta sente i suoi 71 anni. E' finito al tappeto, stretto da una presa della Storia da cui non si libererà. Karl Rove, eminenza grigia della Casa Bianca, adesso vorrebbe fargli pagare il conto.

Gianni Riotta: Interrogatori, minacce, abusi. Gli Usa e il limite etico dei vincitori.

La violenza allontana i popoli occupati e divide le coscienze. Nella realpolitik del fuoco e del sangue la tortura non paga.

Gianni Riotta: La vergogna diventa scontro politico

Lo scandalo etico per le sevizie inflitte da secondini americani ai detenuti iracheni matura in scontro politico. Il generale Donald Ryder, ha comunicato che sono in corso inchieste su 35 casi di abusi su prigionieri, da Bagdad all' Afghanistan.

Gianni,Riotta: Torture, l' onore da riconquistare

Le torture dei soldati Usa sui prigionieri iracheni hanno impressionato gli americani più della ritirata dei marines da Falluja.

Gianni,Riotta: L' uomo senza utopie

Profilo di Lakhdar Brahimi, consigliere speciale di Kofi Annan, incaricato di negoziare un governo per l’Iraq. I suoi critici ne lamentano il realismo ai limiti del cinismo, i suoi estimatori ne esaltano il realismo e la pazienza sovrumana.

Gianni Riotta: La strategia dell' America

La prova di forza in corso tra Falluja e Najaf sarà decisiva per la seconda fase della guerra in Iraq.

Gianni Riotta: Esponete le bandiere per la nuova Europa

La festa migliore è lavorare a una Unione che parli di pace e combatta il terrorismo.

Gianni Riotta: L' ambiguo dopo Saddam e l' arduo compito Onu

L' Onu, fatica sul campo quanto la coalizione che ha abbattuto Saddam Hussein. Il suo quartier generale è stato fatto brillare in estate, lo scandalo «oil for food», dieci miliardi in fondi neri a Saddam, delegittima i caschi blu davanti a tanti iracheni,

Gianni Riotta: Altro che mercenari

Per i facinorosi dei bassifondi di Internet Filippo Quattrocchi era "uno schifoso mercenario", ma le sue ultime, stoiche, parole impressionano l' America.

Gianni Riotta:L' America risponde alla sfida col pugno di ferro e molti dubbi

La rivolta simultanea degli sciiti e dei sunniti costringe la Casa Bianca in un vicolo cieco. Non replicare sarebbe letto come una resa. Ma così la guerra d' attrito può diventare di massa

Gianni Riotta: Le armi non bastano Serve un' idea di società

Nei giorni in cui l'impegno americano in Iraq sembra alle corde è opportuno riflettere sulla doppia strategia di Kennan: non basta la forza militare in politica estera, occorrono egemonia culturale e una coalizione democratica estesa e solidale.

Gianni Riotta: Iraq, la nuova partita di Blair

"Resisteremo in questa storica battaglia; se falliremo i dittatori saranno felici e i terroristi trionfanti": così, scrivendo sull' Observer, Tony Blair ha ribadito il suo impegno, morale e politico, alla nascita d' un regime democratico in Iraq.

Gianni Riotta: Il sentiero di George W. tra le fazioni in lotta.

Il dilemma della Casa Bianca su rinforzi e guerra "pesante".

Gianni Riotta: Anno 1954, nasce il rock e regala sogni di libertà

Cinquant'anni fa cominciava l'era della nuova musica popolare. Billy Haley scatena l'America bianca con i ritmi dei neri. Da allora la musica unisce i ragazzi dagli Usa all'Iraq.

Gianni Riotta: La sfida Bush-Kerry Quanto conta la fede?

Voto usa e religione: fede o opere? La questione finisce al centro della profana, materialista, televisiva e aggressiva campagna elettorale per la Casa Bianca.

Gianni Riotta: Dalla Spagna alla Francia vince il partito Status Quo

Non ci voleva Maga Magò per prevedere che l' insoddisfazione degli spagnoli contro "il guerrafondaio" Aznar si sarebbe riverberata Oltralpe contro il "nonviolento" Chirac.

Gianni Riotta: Dietro quella festa di sangue i meticolosi registi del caos

Non la ferocia improvvisa di un gruppo di aguzzini ma un piano studiato per cacciare la coalizione tentano di replicare l' effetto "Mogadiscio ' 93".

Gianni Riotta: Disastroso ritirarsi ma l'offensiva non basta

Il sito Titanic si affolla di messaggi irti di accuse reciproche, "pacifisti imbelli", "guerrafondai!". La verità è che abbandonare l' Iraq è slogan, in malafede o ingenuo, e che la sola offensiva militare non basta.

Gianni Riotta: E il dialogo muore dai Balcani all'Iraq

La primavera 2004 ha ucciso le rondini. Nessuna trattativa di pace fa progressi e la violenza, la rottura dei negoziati, la guerra delle identità, la forza come sostituto brutale del dialogo, sono regole quotidiane.

Gianni Riotta: Iraq, ecco i segni di speranza che il caos può cancellare

Un rapporto indipendente: «Se gli Usa se ne vanno, il Paese affonderà nel panico». E' l'ora della verità: per il presidente sulle armi non trovate, per l'Onu sui suoi scandali. Così da ripartire senza perdere Madrid e recuperando Parigi e Berlino.

Gianni Riotta: Il piano di Kerry

L'anti Bush e il Medio Oriente.

Gianni Riotta: Il re cowboy contro il francese, la campagna s'infiamma

Dai paragoni con Hitler alle battute sul candidato troppo europeo. Ma sotto gli eccessi verbali c'è una battaglia di idee.

Gianni Riotta: Criticare Bush non basta: bisogna fare meglio di lui

Nel mirino ci sono tutti, anche chi non voleva la guerra a Saddam come l' Onu e la Croce rossa… La strage di Madrid, che pateticamente Aznar ha cercato di attribuire all'Eta, manda raggelante il messaggio di Al Qaeda: gli alleati di Bush saranno puniti.

Gianni Riotta: Il nuovo nemico e la strategia per combatterlo

La guerra globale apre il suo fronte in Europa con il massacro di Madrid. E la capitale Usa medita la nuova strategia.

Gianni Riotta: Tutto va male in Italia? No, è solo pessimismo

L' Italia non fa bambini, l' Italia perde terreno nella classifica dell' innovazione, l' Italia non vince un Nobel scientifico, o un titolo di calcio, da una generazione, i cervelli sono in fuga, i ceti medi perdono reddito...

Gianni Riotta: Arroganti, snob, poco amati: i media americani

Forte crisi di credibilità per i network e i giornali in Usa. E i giovani ritengono più affidabili i comici in tv e perfino i politici. L'informazione è in mano a un'oligarchia di privilegiati lontana dalla gente comune.

Gianni Riotta: Windows, il codice segreto svelato in rete

I due volti del web: Gates e il pinguino libero di Linux. Questo è un colpo di un hacker nemico di Gates o di un sostenitore della «libertà di software»?

Gianni Riotta: Il seno di Janet scuote l'Impero americano

L'America appesa al reggiseno di Janet Jackson. Lo spogliarello tv è l'immagine più cercata su Internet. E metafora del «declino dell'Impero» Il "New York Times" parla di «armi di distruzione mammarie». Il Congresso convoca commissioni sulla pornografia.

Gianni Riotta: L'Europa di Kerry

Se gli europei potessero votare alle presidenziali americane di novembre, per il senatore democratico John Kerry la vittoria sarebbe assicurata contro il presidente repubblicano uscente, George W. Bush. Ma...

Gianni Riotta: Se la sinistra rompe il tabù della guerra

Sarebbe opportuno che, in vista delle elezioni europee 2004 e in crisi internazionale ancora aperta e con nostre truppe in prima linea in Iraq e Afghanistan, la sinistra italiana riflettesse…

Gianni Riotta: Sinistra contro sinistra. Le lezioni di San Francisco

Qui i beat, qui la libreria del poeta Ferlinghetti, qui la rivolta del 1964 contro i baroni accademici, qui le libere università statali, qui il movimento pacifista, e infine qui Silicon Valley…

Gianni Riotta: La coppia della porta accanto ora sogna il Massachusetts

Gay pronti a partire, destinazione Boston, dopo la sentenza che apre ai matrimoni omosessuali.

Gianni Riotta: Prima dei «new media» c' è una tv indipendente

Le preoccupazioni sul conflitto di interessi di Silvio Berlusconi arrivano al dunque. La Gasparri è una legge pessima e va modificata, in radice.

Riotta Gianni: I fronti di Bush

I missili che hanno colpito nel Giorno dei Morti l' elicottero Chinook sul villaggio di Hasi, a sud di Falluja, capitale della guerriglia, avevano tre bersagli.

Riotta Gianni: Le scomode domande del manifesto Prodi

L'Ulivo non tornerà al governo candidandosi come l'«Antisilvio», coalizione in cui convergono i delusi dal premier Berlusconi, dal conflitto di interessi, dalle leggi ad personam, dalla fine delle privatizzazioni, dalla diplomazia umorale.

Riotta Gianni: La ragione umile ultimo traghetto

La ragione, che credevamo onnipotente, ci delude, e cadiamo preda del nichilismo.

Riotta Gianni: Gli strateghi del caos e gli ipocriti neutrali

«È impossibile! Dio non può accettarlo!», implora da Bagdad Huda Abled-Jabbar, sconvolto per i 40 morti e i quasi 300 feriti che, lunedì nella capitale irachena e ieri a Falluja, hanno funestato il Ramadan, festa sacra dei musulmani.

Gianni Riotta: Fantasmi vietnamiti per Wolfowitz

Colpendo l’albergo dove risiedeva il viceministro della Difesa americano Paul Wolfowitz la guerriglia irachena ha provato a conquistare lo scalpo del più fiero paladino della guerra a Saddam, ripetendo l’effetto dell’offensiva del Tet a Saigon nel 1968.

Gianni Riotta: Poveri ed ex poveri. Il nuovo fronte dei «non allineati»

I paesi terzi si rimettono a cercare una loro strada: stavolta però non percorrono l'utopia di una rivoluzione politica, ma la concreta, modesta e, in prospettiva assai più efficace, via dell'intesa economica.

Gianni Riotta: I «cento passi» russi. Due giornalisti liberi

Negli occhi la forza di ogni giovinezza, l'illusione fantastica di potere battersi contro le forze del male ma senza esserne toccati. Quella foto è stata presa a Togliattigrad, la città russa sul fiume Volga...

Gianni Riotta: L’ombra del Watergate, ma la stampa è cambiata

Gli scandali paralleli di Washington e Londra hanno al centro due reporter: gemelli in negativo di Woodward e Bernstein. Leader e giornalisti sono ormai partner in un gioco di interessi. Come nel nuovo caso della Casa Bianca.

Gianni Riotta: Avanti insieme per necessità

Il mondo prova a raccogliere i cocci alle Nazioni Unite, in una giornata grigia e piovosa. Nessuno fa marcia indietro, ma tutti sembrano capire che il futuro politico del pianeta è tenebroso come il cielo di Manhattan.

Gianni Riotta: Quando l’utopia sfida i regimi

Vinceranno i ragazzi delle università iraniane? Possono gli universitari, armati di libri ieri l’altro, di volantini ieri e oggi di Internet, piegare un regime con un’occhiuta polizia politica e con una fanatica milizia paramilitare?

Gianni Riotta: Ford, la rivoluzione dell'ex contadino. Così una dinastia ha cambiato l'America

Quando Henry Ford fondò la sua casa automobilistica, il 16 giugno del 1903, tre americani su quattro vivevano in campagna...

Gianni Riotta: Ora solo la nascita di un Iraq libero può legittimare il conflitto

Il caos a Bagdad dà forza alle polemiche sul mancato ritrovamento degli arsenali di distruzione di massa del regime.

Gianni Riotta: Anime inquiete a Washington

Peccato che nella mitologia antica la dea più efficace fosse sempre Atena, capace di usare forza e ragione. E’ di Atena, di saggezza militante, che il pianeta ha bisogno, non di cojones e di chiacchiere.

Gianni Riotta: L’atlante del dopo

Lo studioso Eliot Cohen ha convinto il presidente George W. Bush che stiamo vivendo la «Quarta guerra mondiale», contando come Terza la guerra fredda contro l'Urss, dal 1945 al 1989.

Gianni Riotta: La tragedia e i simboli

Povera America. In un tranquillo sabato d’inverno, l'ultima superpotenza deve nuovamente piangere i suoi astronauti perduti, personaggi che ormai nulla hanno più di eroico…

Gianni Riotta: 1998: così fu decisa la fine di Saddam

La seconda guerra a Saddam comincia già ai tempi del presidente Clinton. Si affrontavano allora tre posizioni. Quando ci si chiede, «perché George W. Bush ha deciso di bombardare adesso il raìs?», occorre partire da quei dibattiti.

Gianni Riotta: Il cow boy e l’arma della misericordia

Dicono gli esperti di televisione che in un leader la cravatta rossa è segno di potere, la cravatta azzurra icona di rassicurazione. Bush ha voluto dare un segnale di rassicurazione al suo Paese in ansia.

Gianni Riotta: Dialoghi sulla rotta per Porto Alegre

Dialogo immaginario tra la signorina No Global e Mister Global, in rotta rispettivamente verso Porto Alegre e Davos. E finale a sorpresa.

Gianni Riotta: Il ruolo dell’Onu la sua credibilità

Il direttore della rivista ‟Foreign Policy”, Moises Naim, invita a Washington un gruppo di esperti internazionali alla vigilia della guerra contro l’Iraq e nel pieno della crisi con la Corea del Nord.

Gianni Riotta: Divi di Hollywood a fianco delle nonne per la pace. Le Mille Americhe in marcia sulla Casa Bianca

C'era una volta la faccia triste dell'America, il tenente Calley che incendiava le capanne vietnamite di paglia con l'accendino Zippo. Contro marciava quella che Nanda Pivano battezzò «l'altra America».

Gianni Riotta: I ragazzi del caffè Kramer Books

Al caffe' Kramer e nelle piazze l'America che dice no alla guerra.

Gianni Riotta: La sinistra e la verità

Vaclav Havel. Ecco un leader che ha saputo impiegare lo strumento della verità, prima contro la dittatura filosovietica e poi nel tran tran quotidiano, al governo di una democrazia.

Gianni Riotta: L'Europa impari: essere una Superpotenza vuol dire soffrire

Che requisiti occorrono per l'iscrizione al club delle superpotenze? Il 2003 è un anno chiave per l'Europa, se davvero vuole entrare a far parte di questo circolo esclusivo.

Gianni Riotta: Diritti umani optional inviolabili solo se serve

Viviamo nell'era dei diritti optional. La lotta al terrorismo in America, la costruzione dell'Unione in Europa e la sopravvivenza dei regimi totalitari nel Terzo Mondo, rendono i diritti umani e civili un lusso da rispettare se e quando si può.

Gianni Riotta: Un assegno per le tossicodipendenti. Se non fanno figli

Crociata di una signorina di New York: fatevi sterilizzare. Scoppia la polemica: è la selezione della razza. Gli afroamericani: «E' il ritorno dell' eugenetica nazista».

Gianni Riotta: L' utopia del Cerutti

«Roma mi spaventa. Una volta dovevo restare per due ore in città e mi infilai in un cinema da solo. Poco dopo un bisbiglio alle spalle, "Gaber! Gaber!". Mi volto: era Enzo Jannacci, anche lui milanese, solo e spaventato a Roma»
Gianni Riotta: intervista a Bill Gates

Gianni Riotta: intervista a Bill Gates

E' possibile che sia timidezza? E' possibile che dietro gli occhi azzurri e le lenti da miope, Bill Gates, l’uomo più ricco della nostra generazione, il Creso più opulento della storia, sia rimasto lo studente fuori corso dell’università di Harvard , perplesso, un po' a disagio? Così sembra: non c’è arroganza nelle sue parole, se mai la fatica di questi anni incredibili della rivoluzione informatica, di Internet, dello scontro ciclopico contro il governo degli Stati Uniti, che accusava la sua azienda, Microsoft, di violazione della legge antitrust. E' più rotondo Gates, meglio vestito che negli anni ruggenti, la camicia a scacchi farebbe ancora inorridire il gentleman Marinella di Napoli, ma mette a proprio agio i programmisti software e ha le cifre ricamate sul cuore. Ogni volta che accendete un computer, usate un sistema operativo made in Bill Gates, tranne che non siate un artista ligio ad Apple o un pioniere del programma aperto Linux.